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Atti Diversity Management - Università degli Studi di Torino

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che le persone conoscano gli elementi culturali <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> altri popoli con cui entrano in relazione.<br />

Quin<strong>di</strong> questo corso in particolare offre l’opportunità ai team allargati <strong>di</strong> avere un confronto culturale <strong>di</strong><br />

base e consentire un’integrazione che li porti a lavorare meglio rispetto a quelli che sono gli obiettivi <strong>di</strong><br />

produzione.<br />

L’altra offerta che viene data si configura in piccoli input, soprattutto per i colleghi che hanno necessità <strong>di</strong><br />

andare a lavorare all’estero per un periodo contenuto, su quelle che sono le caratteristiche culturali dei<br />

paesi con cui si confrontano, per cui per esempio una serie <strong>di</strong> informazioni su filmati dei telegiornali nel<br />

mondo e quin<strong>di</strong> delle specifiche country nelle quali le persone si in<strong>di</strong>rizzano, piuttosto che le pubblicità,<br />

perché anche questi elementi consentono a chi viene da fuori <strong>di</strong> conoscere, <strong>di</strong> approcciare innanzitutto<br />

quel paese, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> cominciare a capire quali sono le somiglianze e soprattutto le <strong>di</strong>fferenze tra una<br />

cultura e l’altra.<br />

Come evitare il rischio dello stereotipo? Ci sono <strong>degli</strong> elementi culturali che sono talmente visibili che<br />

vanno trattati senza nasconderli, partendo da quello che è l’elemento <strong>di</strong> modello categorizzato,<br />

stereotipico e cercando poi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il modo più efficace per lavorare assieme. Quin<strong>di</strong> l’attività è<br />

molto pratica, si parte da alcuni principi <strong>di</strong> livello generale, teorico e si prosegue con attività pratiche<br />

quali roleplay, esercitazioni e con<strong>di</strong>visione in gruppo. Si cerca quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> trarre dalle persone che sono in<br />

aula il materiale, le esigenze che consentono al collega trainer <strong>di</strong> elaborare insieme le soluzioni a<br />

problematiche o e sollecitare il confronto tra coloro che devono gestire un problema.<br />

Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che è l’elemento <strong>di</strong> tipo formativo, informativo, comunicativo, che è appunto quello che<br />

viene dato in ST, ho elaborato ulteriori in<strong>di</strong>cazioni insieme ad una collega che si occupa <strong>di</strong> HR in una<br />

specifica organizzazione: ci siamo chieste quali siano le problematiche che soprattutto gli HR <strong>di</strong><br />

organizzazione incontrano nel momento in cui vogliono supportare le persone dell’organizzazione<br />

nell’espatrio, nel cambiamento. Ne è venuto fuori un quadro abbastanza interessante su che cosa può<br />

essere utile nel favorire il passaggio <strong>degli</strong> espatriati da un paese all’altro.<br />

Distinguiamo tra lunga <strong>di</strong>stanza e breve <strong>di</strong>stanza: sostanzialmente <strong>di</strong>ceva questa collega una delle cose<br />

fondamentali è la possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la sede dell’espatrio. Ad esempio in un Paese molto grande<br />

dove ci siano molte se<strong>di</strong>, come gli USA, <strong>di</strong>re all’interessato che potrebbe spostarsi in una sede<br />

californiana piuttosto che nella sede <strong>di</strong> Chicago, comporta una <strong>di</strong>fferenza. Occorre pensare a quelle che<br />

sono le caratteristiche della persona ma anche a quelle che sono le esigenze della famiglia: questo è un<br />

altro passaggio fondamentale perché la serenità e il ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una persona passa attraverso la<br />

serenità della propria famiglia. Tenete conto che me<strong>di</strong>amente stiamo parlando <strong>di</strong> colleghi maschi, che<br />

portano la loro famiglia dall’altra parte del mondo, quin<strong>di</strong> è un passaggio fondamentale riuscire a<br />

supportarli nel farli sentire sereni da questo punto <strong>di</strong> vista. L’attenzione alle esigenze della famiglia, la<br />

sod<strong>di</strong>sfazione dei familiari contrad<strong>di</strong>stingue in qualche modo la stabilità e la capacità <strong>di</strong> produrre in<br />

maniera serena dei colleghi, quin<strong>di</strong> la loro performance. Altre utili azioni <strong>di</strong> supporto, se possibili, sono:<br />

• prima <strong>di</strong> partire, facilitare i corsi <strong>di</strong> lingua, che sono molto importanti non tanto per quanto riguarda<br />

la gestione delle relazioni all’interno <strong>di</strong> ST quin<strong>di</strong> tra colleghi, perché la lingua che viene parlata è<br />

l’inglese, ma soprattutto per chi si trasferisce per più <strong>di</strong> un anno per entrare a contatto con quella che è<br />

la cultura locale;<br />

• consentire un viaggio preventivo <strong>di</strong> un 7-10 giorni per familiarizzare con il contesto;<br />

SAA - Scuola <strong>di</strong> Amministrazione Aziendale - Via Ventimiglia, 115 - 10126 <strong>Torino</strong> - Tel. +39-011-63991<br />

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