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Progetto SIMEA - Automatica - Università degli Studi di Padova

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<strong>SIMEA</strong> Stato dell’arte energetica <strong>degli</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

2.3. Termocamera<br />

127<br />

Doc.No 20100610.<strong>SIMEA</strong>.MR.03<br />

Versione 1<br />

La termografia IR (a raggi infrarossi) rileva il flusso ra<strong>di</strong>ante <strong>di</strong> energia e può misurare la temperatura<br />

superficiale e i flussi termici:<br />

• senza contatto in modo non-<strong>di</strong>struttivo,<br />

• produce un’immagine dell’oggetto esaminato,<br />

• lavora in tempo reale.<br />

Vantaggi:<br />

• metodo ottico, quin<strong>di</strong> non invasivo e non interferisce in modo apprezzabile con la misura della<br />

temperatura,<br />

• integra fenomeni termici legati al trasferimento <strong>di</strong> calore e <strong>di</strong> massa,<br />

• caratteristiche ottiche della superficie (emissività, riflettività).<br />

Svantaggi:<br />

• limite principale, l’oggetto deve essere visibile,<br />

• per corpi opachi si osserva la superficie,<br />

• per corpi semi-trasparenti la misura è complessa.<br />

La termografia IR è la tecnica, che consente l’acquisizione e visualizzazione <strong>di</strong> mappe spaziali <strong>di</strong><br />

ra<strong>di</strong>anza nella banda dell’infrarosso termico. La termografia IR usa tipicamente le bande spettrali tra 1-2.5<br />

µm (SW); 3-5 µm (MW) e 8-13 µm (LW), contrad<strong>di</strong>stinte da <strong>di</strong>fferenti tecnologie e influenza dell’ambiente<br />

<strong>di</strong> misura.<br />

2.3.1. La termografia per il CND (Controllo Non Distruttivo)<br />

In generale, la <strong>di</strong>stribuzione della temperatura superficiale sarà in funzione dei flussi termici e delle<br />

<strong>di</strong>fferenti proprietà termofisiche dei materiali.<br />

Esistono due modalità <strong>di</strong> base per eseguire la rilevazione termografica e cioè:<br />

• le tecniche passive: sfruttano le con<strong>di</strong>zioni operative, i flussi termici naturali dei cicli giornalieri e<br />

microclimatiche, la temperatura superficiale varia abbastanza lentamente, sono molto efficienti e<br />

particolarmente adatte alle superfici esterne;<br />

• le tecniche attive: usano sorgenti termiche artificiali, per un determinato tempo, con qualche grado <strong>di</strong><br />

incremento della temperatura, richiedono <strong>di</strong> elaborare una sequenza <strong>di</strong> immagini della superficie<br />

sollecitata (alcuni m 2 ), sono affidabili.<br />

Fig. 2.3.1 Visualizzazione della struttura in esame sulla termocamera.

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