cs in primo piano Chi crede nel di Laura Tarroni Bel paese? INCHIESTA Come i brand esteri vedono l’attuale mercato italiano? Quanto sono disposti ad investirci? 10 CASASTILE THE SURVEY How do foreign companies see the current Italian market? How much are they willing to invest in it?
L’Italia sembra non trovare la propria vocazione di terra d’approdo per gli investimenti esteri, passando da un gradimento del 3% nel 2010 al minimo storico del 2% quest’anno: è quanto emerge dall’annuale indagine svolta all’interno dell’European Attractiveness Survey 2012 di Ernst & Young, che tra febbraio e marzo scorso ha chiesto a 840 top manager di livello internazionale (il 45% financial directors, principalmente dell’est Europa e Nord America) di indicare tre Paesi del vecchio Continente che considerano attrattivi ai fini di un investimento nel medio termine. Questo sentimento è confermato dai dati effettivi: nel 2011 gli investimenti esteri in Italia sono calati del 53% e si tratta per la maggior parte di investimenti in commercio e servizi alla clientela (48%) e in altri settori, come i servizi alle imprese, le infrastrutture e la logistica (34%). Mentre limitati risultano essere gli investimenti industriali. In realtà il settore tavola cucina e regalo sembra essere sotto questo aspetto in controtendenza. La notizia clou della fine 2012 è infatti proprio l’acquisizione da parte di un gruppo internazionale, Lenox-Apulum, della storica Richard-Ginori. Ma non solo, i grandi brand del settore continuano a credere nel mercato Italia, come ribadiscono i 13 testimonial che vi proponiamo in queste pagine. Damiene Dodane, direttore commerciale di Cristel, traccia con precisione il bilancio dell’andamento dell’azienda nel 2012: «I risultati sui mercati globali sono stati leggermente in crescita. Infatti, a dispetto di un chiaro rallentamento nell’Europa meridionale e in Francia (che rimane comunque il nostro principale mercato), abbiamo riscontrato una forte ripresa in Giappone e in Russia. Inoltre lo scorso anno abbiamo aperto una filiale commerciale negli Stati Uniti , da cui ci attendiamo importanti risultati. In Italia, complice l’attuale situazione economica, i risultati sono in leggera contrazione, tuttavia il mercato italiano, per noi, resta fondamentale, prima di tutto per la vicinanza culturale oltre che geografica. Inoltre, l’Italia è un paese fortemente legato a una cultura gastronomica molto ricca. La gente ama cucinare, il concetto di piacere collegato con la cucina è molto forte. Per questo motivo, riteniamo che il mercato abbia ancora un grande potenziale. Ci posizioniamo nella fascia alta, insieme ai marchi tedeschi, i nostri principali competitors a livello internazionale, siamo molto orgogliosi della awareness acquisita, in un mercato che si connota per una grande attenzione nei confronti della CRISTEL STATE Who believes in the Italian market? Italy has touched an all-time low 2% in the foreign investment rating, dropping from a 3% in 2010, based on the annual European Attractiveness Survey 2012 by Ernst & Young. Last February, 840 top managers (45% of which Finance Directors, mainly from Eastern Europe and North America) were asked to indicate three European countries they find attractive in terms of medium-term investment. Foreign investment in Italy dropped by 53% in 2011; it was mainly investments in trade and customer service (48%), business services, infrastructure and logistics (34%), with low industrial investments. Despite these results, the tableware and giftware industry seems to be moving in the opposite direction: 2012 closes with the news of the acquisition of historic Richard Ginori by the multinational Lenox-Apulum group. Moreover, the big brands still believe in the Italian market, as you can read in the 13 interviews in the next few pages. CASASTILE 11