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cs progetti&prodotti<br />
La nuova era<br />
della bomboniera<br />
FIERE Aumento del 10%<br />
di presenze per Vebo,<br />
la rassegna napoletana<br />
impegnata a rilanciare<br />
un settore che oggi punta<br />
su made in Italy e servizio<br />
personalizzato<br />
di Carla Cavaliere<br />
80 CASASTILE<br />
Una fiera che segna un aumento di afflusso<br />
dei visitatori del 10%, di questi tempi,<br />
è davvero da segnalare. <strong>Il</strong> dato positivo<br />
arriva da Napoli, dall’edizione 2012 di Vebo<br />
(rassegna internazionale dedicata alla<br />
bomboniera, all’articolo da regalo e alla<br />
casa) che si è svolta alla Fiera d’Oltremare<br />
dal 12 al 15 ottobre, con oltre 33mila visitatori<br />
(il 72% di operatori da fuori regione,<br />
una percentuale che è andata progressivamente<br />
crescendo, anno dopo anno,<br />
dalla nascita del salone) che hanno visitato<br />
i 270 espositori distribuiti su 25.600<br />
mq. Un successo non annunciato, vista<br />
l’attuale congiuntura, quello dell’undicesima<br />
edizione del Vebo, ma chiaramente<br />
percepibile da chi l’ha visitato e che, soprattutto<br />
nella giornata di domenica, ha<br />
visto i corridoi e gli stand particolarmente<br />
animati. Conferma l’appassionato patron<br />
della manifestazione, Luciano Paulillo:<br />
«Siamo particolarmente soddisfatti dei<br />
numeri di partecipanti e della qualità degli<br />
scambi commerciali avvenuti a Napoli,<br />
proprio in un anno nel quale la crisi ha<br />
cancellato circa 2.000 esercizi in tutta Italia».<br />
Oggi il settore della bomboniera conta<br />
circa 1.500 aziende di produzione in<br />
Italia, piccole e piccolissime realtà, con un<br />
totale di quasi 30.000 operatori che registra,<br />
secondo stime Firb (Federazione Italiana<br />
Regalo e Bomboniera) un fatturato di<br />
circa 750 milioni di euro.<br />
L’impressione più significativa, ricavata<br />
dopo la visita al Vebo, è che il settore<br />
della bomboniera, a dispetto della crisi,<br />
conservi una straordinaria vitalità,<br />
soprattutto nel Centro-Sud: chi resta sul<br />
mercato (aziende industriali e commerciali)<br />
lo fa reinventandosi, puntando tutto su<br />
qualità e servizio, che si tratti di riproporre<br />
l’artigianato 100% made in Italy o gli oggetti<br />
di nuova generazione. Guerra dichiarata<br />
all’invasione asiatica, dunque, che ha<br />
abbassato il livello percepito dell’oggetto<br />
bomboniera, e via invece a cavalcare l’onda<br />
di rinnovato interesse per il matrimo-