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22 PCB giugno 2012<br />

Fig. 3 - Con 151 mld. di €, il volume esportato nel 2010<br />

dall’industria elettrica germanica è risultato secondo solo<br />

a quello dell’industria automobilistica (159 mld. di €). Nella<br />

graduatoria delle importazioni essa, invece, è nettamente<br />

al primo posto nell’intera industria tedesca (fonte: Destatis,<br />

VDMA, VCI, VDA e ZVEI)<br />

hanno esercitato un’attività lavorativa<br />

in Germania è stato di 40,55 mln.,<br />

vale a dire quasi esattamente la metà<br />

dell’intera popolazione residente<br />

(81,757 mln.). Nel 2011 il numero di<br />

occupati è aumentato di 541.000 unità<br />

ragiungendo i 41,09 mln.<br />

Nel 2009, tuttavia, anche il settore<br />

elettrico tedesco aveva, a causa della<br />

crisi economica globale, ridotto il<br />

numero dei propri dipendenti che era<br />

temporaneamente sceso ad 800.000. <strong>Il</strong><br />

buon andamento degli affari, nel 2011<br />

e nelle prime settimane del 2012 (il<br />

turnover di gennaio è stato di 13,3 mld.<br />

di €, con un aumento annuo del 5,1%)<br />

ha fatto sì che il numero degli occupati<br />

sta continuando ad aumentare.<br />

Ma c’è di più, visto che l’industria<br />

elettrica tedesca dà lavoro anche a ben<br />

Fig. 5 - La produttività dell’industria elettrica germanica – intesa come rapporto<br />

fra la produzione reale netta ed il numero totale dei dipendenti – è, dal 2004,<br />

sempre stata la maggiore fra tutti i rami dell’industria di trasformazione. Fra il<br />

1993 ed il 2008 essa è cresciuta mediamente del 6% annuo (fonte: Destatis e ZVEI)<br />

Fig. 4 - L’industria elettrica è stata l’unica ad aver<br />

incrementato il numero dei propri dipendenti (+0,8%)<br />

nel 2010. Nel suo complesso, l’intera industria di<br />

trasformazione, con 5,642 mln. di occupati, ha invece fatto<br />

registrare una riduzione dello 0,3% (fonte: Destatis, VDMA,,<br />

VDA e ZVEI)<br />

630.000 persone in varie regioni del<br />

mondo. Per l’intera economia tedesca<br />

sia gli organismi governativi competenti<br />

sia numerosi istituti di analisi<br />

economiche e l’Associazione dei datori<br />

di lavoro tedeschi pronosticano per<br />

il 2012 un’ulteriore riduzione del numero<br />

dei disoccupati che dovrebbe attestarsi<br />

sotto i 2,9 - 2,8 mln., con un<br />

calo di ca. 130.000 - 200.000 unità rispetto<br />

al 2011.<br />

Particolarmente alto<br />

il numero dei laureati<br />

nel settore elettrico<br />

Da notare, inoltre, l’elevato livello<br />

di istruzione degli occupati nel settore<br />

elettrico: un quinto di essi sono infatti<br />

laureati (in massima parte ingegneri<br />

e fisici), mentre tre quinti di essi sono<br />

tecnici specializzati. Ciò contribuisce<br />

a spiegare il fatto che la produttività<br />

del settore elettrico dal 2004 in poi<br />

risulta ininterrottamente essere la più<br />

alta nell’intera industria di trasformazione<br />

(Fig. 5). Nel 2010 il suo indice,<br />

per il settore elettrico, è stato pari a<br />

214 – sensibilmente superiore, quindi,<br />

al valore registrato nell’intera industria

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