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PCB06_Copertina (200x267).indd - B2B24 - Il Sole 24 Ore

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Particolare della parete interna della camera anecoica<br />

Immunità alle scariche elettrostatiche<br />

(EN 61000-4-2)<br />

Per immunità alle cariche elettrostatiche<br />

si intende la capacità di mantenere<br />

un funzionamento continuo delle<br />

apparecchiature in prova in presenza<br />

di scariche elettrostatiche generate artificialmente.<br />

L’apparato che permette<br />

questo genere di prova è il generatore<br />

di cariche elettrostatiche e i terminali<br />

con cui i disturbi sono inviati al dispositivo<br />

in prova.<br />

Dove nascono i disturbi<br />

nei cavi di connessione<br />

EMI - Rumori Induttivi<br />

Quando la sorgente del rumore è<br />

di origine esterna al cavo, può essere<br />

provocata da linee di potenza, motori,<br />

trasformatori, ecc. <strong>Il</strong> cavo d’interconnessione<br />

tra due unità viene a<br />

trovarsi immerso in un campo magnetico<br />

variabile. Quando è presente<br />

lo schermo, vi sono indotte correnti<br />

e tensioni che provocano delle<br />

distorsioni nel circuito del cavo.<br />

L’efficacia dello schermo normalmente<br />

viene misurata mediante l’impedenza<br />

di trasferimento, definita in<br />

una elementare lunghezza di cavo<br />

come il rapporto tra la tensione misurata<br />

lungo lo schermo e la corrente<br />

che attraversa il sistema pertur-<br />

bante. Per esperienza si può definire<br />

che per frequenze fino a 100 KHz,<br />

l’impedenza di trasferimento rimane<br />

pressoché costante e il valore è determinato<br />

dal tipo di schermo utilizzato,<br />

nel quale si deve tener conto della<br />

sua resistenza elettrica.<br />

Nel campo di frequenze che spazia<br />

da 100 KHz a 10 MHz, a parità<br />

di schermi, c’è un incremento della impedenza<br />

di trasferimento. Al salire nella<br />

fascia di frequenza, nell’intervallo da<br />

10 MHz a 300 MHz, il valore dell’impedenza<br />

di trasferimento permane influenzato<br />

dal tipo di schermo, oltre che<br />

dalla frequenza.<br />

Nel caso dei cavi di alimentazione<br />

si ricorre al filtro EMI: è un filtro<br />

passivo presente nella gran parte<br />

delle apparecchiature elettroniche,<br />

per permettergli di adeguarsi alle<br />

normative sulla compatibilità elettromagnetica,<br />

e in particolare a quelle<br />

riguardanti le emissioni condotte.<br />

Al lato pratico si tratta di un filtro<br />

passa basso che viene collegato come<br />

ultimo stadio tra l’apparecchiatura e<br />

la rete di alimentazione, in modo da<br />

attenuare le componenti di disturbo<br />

che ogni dispositivo elettronico tenderebbe<br />

a emettere. <strong>Il</strong> filtro EMI risulta<br />

trasparente alla frequenza di<br />

alimentazione (50-60 Hz) per permettere<br />

il corretto funzionamento<br />

del dispositivo, ma agisce nel campo<br />

delle frequenze 150 kHz-30 MHz<br />

come stabilito dalla normativa.<br />

ESI (electrostatic interferences) o rumori<br />

elettrostatici<br />

La sorgente del rumore è di origine<br />

esterna al cavo. <strong>Il</strong> disturbo è causato<br />

dall’accoppiamento del campo elettrico<br />

esterno con il circuito, nel cavo<br />

d’interconnessione. In questo caso<br />

l’accoppiamento capacitivo è ostacolato<br />

dall’alta copertura dello schermo,<br />

mentre la sua resistenza elettrica non<br />

è preminente. Importante è la messa a<br />

terra. Per disturbi di tipo ESI si presta<br />

molto bene lo schermo a nastro di<br />

alluminio/poliestere che ha rumori intorno<br />

allo 0,1 mV. Sono invece sconsigliati<br />

schermi a treccia di rame o a spirale<br />

di rame, che possono raggiungere<br />

valori fino a 5 mV.<br />

ESD (electrostatic discharge) o scariche<br />

elettrostatiche<br />

Anche in questo caso la sorgente del<br />

rumore è di origine esterna al cavo. <strong>Il</strong><br />

disturbo causa sullo schermo del cavo<br />

un impulso di corrente a basso tempo di<br />

salita, con componenti fino a 100 MHz.<br />

Gli schermi che si prestano meglio sono<br />

quelli composti da alluminio/poliestere<br />

più treccia di rame, ripetuti anche<br />

più volte nei casi ritenuti critici.<br />

PCB giugno 2012<br />

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