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GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press

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Giancarlo Pireddu – <strong>Un</strong> <strong>mondo</strong> <strong>di</strong> <strong>vinti</strong><br />

raná e da São Paulo. Gran<strong>di</strong> o piccoli produttori che fossero, li accomunava il fatto <strong>di</strong><br />

essere ‘impren<strong>di</strong>tori agricoli’, e non fazendeiros ‘tra<strong>di</strong>zionali’. I nuovi coloni hanno<br />

potuto acquistare, a parità <strong>di</strong> prezzo, estensioni <strong>di</strong> terra fino a cinque volte superiore<br />

rispetto ai loro luoghi <strong>di</strong> origine. <strong>Un</strong> prezzo così a buon mercato era dovuto alla credenza<br />

locale, errata alla prova dei fatti, che il cerrado fosse inadatto alla produzione agricola.<br />

Secondo i fazendeiros ‘tra<strong>di</strong>zionali’ la sola e unica destinazione non poteva che<br />

essere l’allevamento brado del bestiame. Pertanto l’arrivo dei gaúchos non creò in questa<br />

regione, in contrasto a quanto avvenuto in altre parti del Mato Grosso, tensioni o<br />

conflitti con i fazendeiros locali né con i conta<strong>di</strong>ni, in quanto i nuovi venuti andavano a<br />

occupare le terre ritenute peggiori e non quelle più fertili (Hogan et al. 2002, p. 191).<br />

I gaúchos, durante la decade del 1980, seppero espandere in modo impressionante<br />

le colture ad alto valore aggiunto, come ad esempio soia e cotone, da esportare verso il<br />

mercato domestico ed internazionale. Contemporaneamente avviarono l’integrazione<br />

della produzione cerealicola con quella delle carni, principalmente con moderni allevamenti<br />

<strong>di</strong> suini e pollame. Nella decade del 1990 hanno dato ulteriore impulso al loro<br />

modello produttivo consolidando un sistema agro-industriale, con attività <strong>di</strong> estrazione<br />

<strong>di</strong> oli vegetali e <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> razioni alimentari per gli allevamenti, con fabbriche<br />

per la produzione <strong>di</strong> fertilizzanti e <strong>di</strong> macchine agricole. Nel 1988 i territori degli agricoltori-impren<strong>di</strong>tori<br />

ottennero l’in<strong>di</strong>pendenza amministrativa (Figura 1.4) a suggello<br />

del loro successo economico, con l’istituzione dei municipi <strong>di</strong> Primavera do Leste e <strong>di</strong><br />

Campo Verde. 50<br />

In pochi anni questi ‘coloni-impren<strong>di</strong>tori’ hanno creato dal nulla un’isola <strong>di</strong> modernizzazione<br />

agro-zootecnica del tutto estranea alla società ‘tra<strong>di</strong>zionale’ locale. Il<br />

successo ha messo ancor più in evidenza lo stato <strong>di</strong> marginalizzazione economica<br />

dell’agricoltura <strong>di</strong> sussistenza e della zootecnia estensiva, incapace <strong>di</strong> intercettare la crescita<br />

della domanda trainata dalla globalizzazione dei mercati. 51 Il loro merito è stato<br />

quello <strong>di</strong> portare conoscenze manageriali nella gestione dell’azienda agro-zootecnica,<br />

tecnologie e sementi selezionate, capitali per finanziare investimenti in macchinari anche<br />

con il sostegno finanziario e tecnico delle istituzioni governative. Quello che fu<br />

sorprendente è stato il poco tempo da loro impiegato – appena due decenni – per collocare<br />

queste terre ai vertici della graduatoria nazionale dei municipi dell’intero Brasile,<br />

per volume e per valore economico della produzione agricola. 52<br />

50 Durante gli anni ’80 e ’90 furono istituiti questi nuovi municipi nella regione sudeste matogrossense:<br />

Jucimera (da Jaciara), Alto Taquari (da Alto Araguaia), Primavera do Leste (da Poxoréu, Cuiabá e Barra<br />

do Garça), Campo Verde (da Cuiabá e Dom Aquino), São José do Povo (da Rondonópolis), Pontal do<br />

Araguaia (da Torixoréu e Guiratinga), Ribeirãozinho (da Ponte Branca) e infine São Pedro da Cipa (da<br />

Jaciara e Dom Aquino).<br />

51 Per un’analisi degli effetti della globalizzazione dei mercati sull’economia <strong>di</strong> sussistenza, e sulle<br />

strategie in grado <strong>di</strong> intercettare lo sviluppo economico delle ‘isole’ <strong>di</strong> modernizzazione in Mato Grosso, si<br />

rimanda a Neuburger (2003, pp. 45-61).<br />

52 Il lettore avveduto avrà riconosciuto nell’agricoltore gaúcho la figura dell’impren<strong>di</strong>tore-innovatore<br />

definita dal grande economista austriaco Joseph Schumpeter: non l’immagine marxista del «parassita<br />

capitalista» bensì <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tore il quale ha la funzione <strong>di</strong> rivoluzionare il sistema produttivo con<br />

un’attività creatrice, con innovazioni <strong>di</strong> prodotto e/o <strong>di</strong> processo. La messa a coltura della soia nel cerrado<br />

è stato un esempio <strong>di</strong> questa funzione sociale dell’agricoltore-impren<strong>di</strong>tore in contrasto con quello<br />

dell’agricoltore-fazendeiro ‘tra<strong>di</strong>zionale’.<br />

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