GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press
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Giancarlo Pireddu – <strong>Un</strong> <strong>mondo</strong> <strong>di</strong> <strong>vinti</strong><br />
convocare un mutirão senza altro obbligo per il beneficiato se non quello <strong>di</strong> rendersi<br />
<strong>di</strong>sponibile a una sua chiamata. Questo mutirão era detto ‘sêco’, perché ognuno portava<br />
con sé la propria colazione. <strong>Un</strong> mutirão realizzato secondo tra<strong>di</strong>zione è descritto in<br />
questa cronaca:<br />
[…] questo mutirão consiste in un giorno <strong>di</strong> lavoro intercalato da due notti <strong>di</strong> festa.<br />
Di sera i vicini, con le loro famiglie, i cani, ecc., si riuniscono nella casa del<br />
fazendeiro che organizza il mutirão. Durante la notte danzano la Catyra, ogni tanto<br />
intervallata da un valzer o da una polka. La Catyra è una danza caratteristica cantata<br />
e allo stesso tempo ritmata battendo i pie<strong>di</strong> sul terreno; la musica <strong>di</strong><br />
accompagnamento è fatta con la chitarra. Si forma un cerchio. Il chitarrista canta<br />
una serie <strong>di</strong> quattro strofe (quadra) <strong>di</strong>nnanzi al suo vicino con cui fa il duetto;<br />
successivamente il suono della chitarra rifà la melo<strong>di</strong>a delle strofe. Il gruppo dei<br />
danzatori, in cerchio, batte le mani e i pie<strong>di</strong> sul terreno. Il chitarrista fa un’elegante<br />
riverenza <strong>di</strong> fronte al vicino con cui ha duettato e poi, con movimenti amorosi, si<br />
colloca davanti al successivo duettante. Cantano e battono i pie<strong>di</strong> per terra<br />
nuovamente. Le quattro strofe sono sempre le stesse e la danza termina quando il<br />
chitarrista ha cantato con tutti i ballerini. Le quattro strofe che ho ascoltato sono le<br />
seguenti:<br />
«matula dei ricchi / è formaggio con marmellata;<br />
matula dei poveri / è manioca fritta»<br />
Così passano gran parte della notte. Il giorno seguente lavorano. La notte successiva<br />
cantano nuovamente la Catyra, festeggiando il lavoro fatto. 10<br />
10 A Estrada de Ferro Norte de Matto-Grosso. Mutirão (1926), «Gazeta Oficial», 20 de Março.<br />
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