GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press
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Giancarlo Pireddu – <strong>Un</strong> <strong>mondo</strong> <strong>di</strong> <strong>vinti</strong><br />
materiale sterile da parte della corrente; l’alterazione e anche la totale <strong>di</strong>struzione della<br />
bio<strong>di</strong>versità dell’area dopo l’abbandono della miniera; l’impatto visivo; l’intercettazione<br />
della falda freatica con eventuale abbassamento del suo livello naturale; l’accelerazione<br />
dei processi <strong>di</strong> erosione favoriti anche dalle forti precipitazioni durante la stagione delle<br />
piogge.<br />
Sebbene i garimpeiros procedano nelle attività <strong>di</strong> esplorazione e <strong>di</strong> scavo con<br />
geometrica precisione, anche per non compromettere la sicurezza del lavoro e per non<br />
pregiu<strong>di</strong>care la scoperta delle pietre preziose, le <strong>di</strong>fferenze nell’impronta ecologica delle<br />
<strong>di</strong>verse tecniche <strong>di</strong> ‘garimpare’ sono evidenti. La tecnica che ha meno impatto<br />
sull’ambiente è quella del singolo cercatore (faiscador), che lava le ghiaie sul greto del<br />
fiume. Il materiale <strong>di</strong> risulta rimane ammonticchiato ai margini del corso d’acqua in<br />
quantità relativamente modeste. Le piene durante la stagione delle piogge trascinano<br />
questo materiale nel letto causando il progressivo innalzamento del fiume. Quando lungo<br />
il fiume operano decine <strong>di</strong> cercatori l’impatto ambientale <strong>di</strong>venta allora rilevante.<br />
Gli alberi abbattuti durante le operazioni preliminari <strong>di</strong> apertura della cava sono<br />
impiegati come materiale d’opera. Occorrono decine <strong>di</strong> alberi, da cui ricavare tronchi da<br />
4/5 metri <strong>di</strong> lunghezza e da 25 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro, nel caso della costruzione <strong>di</strong> una piccola<br />
<strong>di</strong>ga per deviare il corso del fiume o del torrente. La tecnica più drammatica per la<br />
<strong>di</strong>struzione dell’ambiente è quella che impiega canali per far scorrere acqua al fine <strong>di</strong><br />
provocare una prima fratturazione e lo sbriciolamento del terreno. In tal modo si accelera<br />
il processo <strong>di</strong> eliminazione del materiale sterile: pietre, ghiaia e sabbia. Tutto questo<br />
materiale rimane impilato; le gran<strong>di</strong> pietre vengono gettate in cave vicine e abbandonate.<br />
Il suolo, formato da buche e collinette, è ridotto a un’estesa pietraia.<br />
Questo tecnica, la più invasiva assieme a quella meccanizzata che si avvale <strong>di</strong> idrovore<br />
per aspirare dalle cave colme d’acqua la ghiaia <strong>di</strong>amantifera, era molto <strong>di</strong>ffusa e ricercata<br />
per la sua efficacia e rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> esecuzione. Si stima che nel periodo 1973-74 fossero stati<br />
costruiti dai garimpeiros nel municipio <strong>di</strong> Poxoréu circa 114 km <strong>di</strong> canali e che la superficie<br />
dei garimpos, in<strong>di</strong>pendentemente dalle tecniche utilizzate, fosse pari a circa 52 km 2 ,<br />
inferiore all’1% dell’area del municipio, ma concentrata in poche località, accrescendo<br />
l’impronta ecologica con l’effetto negativo dell’impatto visivo e paesaggistico. 20<br />
Sebbene i proprietari dei terreni lavorati, quanto gli stessi garimpeiros, fossero<br />
consapevoli dei danni ambientali causati dall’attività mineraria, non è mai stata realizzata<br />
alcuna misura <strong>di</strong> ripristino dell’equilibrio ambientale del terreno: riforestazione,<br />
rimozione dei detriti (anche da impiegare come materiale da costruzione, in particolare la<br />
ghiaia, un’attività eseguita in modo sistematico da poco tempo). La natura impiega anni<br />
prima <strong>di</strong> riconquistare, seppur parzialmente, l’area <strong>di</strong>amantifera abbandonata. In questo<br />
atteggiamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sprezzo verso la preservazione dei beni ambientali, e le azioni <strong>di</strong><br />
mitigazione volte a contrastare gli effetti dell’inquinamento e della <strong>di</strong>struzione<br />
dell’ambiente, ha sempre influito in modo profondo l’aspettativa <strong>di</strong> cogliere la ricchezza<br />
dei <strong>di</strong>amanti estratti. <strong>Un</strong>a ricchezza monetaria che avrebbe rappresentato per il<br />
proprietario del terreno una red<strong>di</strong>tività imme<strong>di</strong>ata e superiore al danno ambientale<br />
arrecato al terreno.<br />
20 Baxter (1988, pp. 251 e 259).<br />
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