GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press
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Capitolo 2<br />
I garimpeiros<br />
2.1. Ricerca ed estrazione dei <strong>di</strong>amanti<br />
Il termine ‘garimpo’ designa genericamente un’area <strong>di</strong> estrazione, a volte composta <strong>di</strong><br />
numerose cave (catas); può anche designare il nome dello scopritore o il proprietario<br />
dell’area e in questi casi è comune far seguire alla parola ‘garimpo’ il nome dello<br />
scopritore o del proprietario. La presenza del <strong>di</strong>amante nei depositi fluviali o nei depositi<br />
delle terrazze alluvionali ha dato origine nel Poxoréu a due tecniche <strong>di</strong> base per<br />
l’estrazione, dette rispettivamente ‘garimpo nell’acqua’ (garimpo-no-golfo) e ‘garimpo a<br />
secco’ (garimpo-a-seco) detto anche monchão quando localizzato in terreni elevati<br />
rispetto al livello del fiume. Varianti nella tecnica <strong>di</strong> base <strong>di</strong>pendevano sia dalla<br />
localizzazione della ghiaia <strong>di</strong>amantifera sia dalla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> acqua. La<br />
concentrazione del minerale utile e la fase finale <strong>di</strong> centrifugazione richiedono l’impiego<br />
dell’acqua. L’acqua può essere <strong>di</strong>sponibile in loco oppure deve essere portata a mezzo <strong>di</strong><br />
canali (garimpo-com-rego-d’água). In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza ragionevole il materiale da<br />
esaminare è portato fino al più vicino corso d’acqua; se affiora acqua quando la cava è<br />
profonda in quantità tale da permettere sul luogo le operazioni finali <strong>di</strong> estrazione, il<br />
garimpo è detto grupiara.<br />
Tutte queste tecniche impiegavano un metodo ru<strong>di</strong>mentale <strong>di</strong> estrazione me<strong>di</strong>ante<br />
lavaggio manuale della ghiaia <strong>di</strong>amantifera. Si procedeva a eliminare a poco a poco<br />
quanta più massa sterile possibile, con o senza l’ausilio dell’acqua, concentrando i granuli<br />
<strong>di</strong> minerale utile in pochi centimetri cubi <strong>di</strong> materiale, in cui l’eventuale presenza <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>amanti potesse essere facilmente rilevata <strong>di</strong>rettamente a occhio nudo. Verso il 1980<br />
sono comparse le prime pompe idrovore (dragas) per la raccolta del materiale ghiaioso e<br />
i concentratori (gradas de aço) del minerale utile al fine <strong>di</strong> accelerare la fase preliminare<br />
all’accertamento finale.<br />
2.1.1. Garimpo-no-golfo<br />
L’estrazione delle ghiaie <strong>di</strong>amantifere dal letto del fiume iniziava con lo scavo <strong>di</strong> un<br />
pozzo nel fiume stesso o lungo la sua riva per costringere la ghiaia a entrarvi trascinata<br />
con forza dalla corrente. Durante questa fase il garimpeiro si doveva tuffare nell’acqua<br />
per estrarre le pietre più grosse, altrimenti il pozzo sarebbe stato ostruito in breve tempo<br />
pregiu<strong>di</strong>cando il lavoro. Questa rischiosa operazione poteva essere fatta anche senza<br />
maschera, cioè in apnea, o con l’aiuto <strong>di</strong> un casco a scafandro. Dopo che nel pozzo si era