GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press
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Capitolo 3 – I conta<strong>di</strong>ni e l’agricoltura <strong>di</strong> sussistenza<br />
Data l’arretratezza delle tecniche produttive, il problema della ‘razionalità’<br />
economica dell’unità conta<strong>di</strong>na consisteva da un lato nel rendere minime le ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong><br />
cereali da impiegare per acquisti <strong>di</strong> oggetti <strong>di</strong> consumo, strumenti <strong>di</strong> lavoro o per<br />
liquidare i debiti, dall’altro lato nell’allentare i vincoli – rappresentati dalle necessità del<br />
consumo alimentare della famiglia conta<strong>di</strong>na e degli animali allevati, nonché dalla resa<br />
delle sementi – all’espansione della produzione e delle ven<strong>di</strong>te. L’organizzazione<br />
dell’economia conta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> sussistenza è determinata dal numero e dalla composizione<br />
del nucleo familiare e dalla coor<strong>di</strong>nazione tra le sue esigenze <strong>di</strong> consumo e il numero<br />
delle braccia <strong>di</strong>sponibili per il lavoro. 6<br />
Per comprendere questo aspetto proce<strong>di</strong>amo con questo esempio. <strong>Un</strong> conta<strong>di</strong>no<br />
destina il raccolto secondo i bisogni della famiglia: ricostituzione delle scorte, sia per la<br />
semina dell’anno successivo, sia per l’alimentazione della famiglia fino al prossimo<br />
raccolto, monetizzazione <strong>di</strong> parte del raccolto per l’acquisto dei beni <strong>di</strong> prima necessità<br />
(vestiti, strumenti <strong>di</strong> lavoro, sale, cherosene, me<strong>di</strong>cinali, etc.), per il pagamento in denaro<br />
<strong>di</strong> un eventuale affitto al proprietario del fondo (o, in alternativa, con parte della sua<br />
produzione) e per il rimborso <strong>di</strong> eventuali debiti e pagamento <strong>di</strong> imposte. La regola <strong>di</strong><br />
comportamento del conta<strong>di</strong>no agli stimoli del mercato, <strong>di</strong>ametralmente opposta a quella<br />
del fazendeiro, recita: «se aumentano i prezzi si può vendere meno produzione, se invece<br />
i prezzi <strong>di</strong>minuiscono occorre venderne <strong>di</strong> più».<br />
Per verificare questa regola, consideriamo la destinazione della produzione <strong>di</strong> un<br />
‘ideale’ conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> sussistenza che dopo aver seminato 120 kg <strong>di</strong> riso in un campo poco<br />
più grande <strong>di</strong> due ettari ha un raccolto <strong>di</strong> 80 sacchi <strong>di</strong> riso da 60 kg, per un totale <strong>di</strong> 4800<br />
kg <strong>di</strong> riso. 7 Dalla produzione totale detrae: due sacchi per la semina successiva, due<br />
sacchi per contribuire alle spese della festa del santo patrono, 20 sacchi per pagare<br />
eventualmente l’affitto al proprietario del terreno, altri 20 sacchi da tenere <strong>di</strong>sponibili per<br />
la ven<strong>di</strong>ta il cui ricavato sarebbe servito a pagare le spese correnti e anche quelle<br />
impreviste della sua famiglia. Alla fine rimangono 34 sacchi <strong>di</strong> riso per l’alimentazione<br />
familiare fino al raccolto dell’anno successivo.<br />
Ipotizziamo il prezzo <strong>di</strong> mercato <strong>di</strong> un sacco <strong>di</strong> riso pari a 12 cruzeiros (Cr$) e<br />
l’affitto del fondo pari 240 Cr$: la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> 20 sacchi realizza l’importo richiesto. Con<br />
un prezzo a 10 Cr$ occorre vendere 4 sacchi in più; ma con un prezzo a 20,00 Cr$ si<br />
riduce <strong>di</strong> ben 8 sacchi la quantità <strong>di</strong> riso da vendere per procurarsi 240 Cr$. Questo<br />
calcolo economico guida il conta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> sussistenza ogni qual volta deve procurarsi<br />
denaro per le spese or<strong>di</strong>narie. Quin<strong>di</strong> nel caso <strong>di</strong> un aumento dei prezzi il conta<strong>di</strong>no<br />
<strong>di</strong>minuisce la quantità <strong>di</strong> riso da vendere in cambio <strong>di</strong> denaro. Se il conta<strong>di</strong>no è oberato <strong>di</strong><br />
debiti non può aspettare il momento a lui più favorevole, perché il rialzo del prezzo si<br />
manifesta in modo sostenuto solo alcuni mesi dopo il raccolto. Pertanto è costretto a<br />
vendere il suo raccolto nei mesi <strong>di</strong> maggio-giugno, quando nella regione è massima<br />
l’offerta <strong>di</strong> riso e minimo il prezzo <strong>di</strong> mercato.<br />
6 Questo stesso concetto è proposto da Kula (1970, pp. 30, 43-44) nel suo modello <strong>di</strong> analisi per l’economia<br />
feudale.<br />
7 La proporzione, realistica perché verificata dall’autore ‘sul campo’, tra il quantitativo seminato e quello<br />
raccolto <strong>di</strong> riso (arroz sequeiro) è pari a 40 volte, un rapporto inferiore alle 50-60 volte in<strong>di</strong>cate per l’anno<br />
1801 nel libro <strong>di</strong> Santos (1956).<br />
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