GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press
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Capitolo 4 – Fazendeiros vs. impren<strong>di</strong>tori<br />
numero <strong>di</strong> occupanti e dall’altro l’evidenza <strong>di</strong> occupanti in attesa del titolo definitivo <strong>di</strong><br />
proprietà, ai quali risulterebbe assegnata una superficie me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 28 ettari. <strong>Un</strong> quarto<br />
elemento strutturale riguarda la modalità <strong>di</strong> acquisizione delle terre agricole avvenuta in<br />
833 casi per compraven<strong>di</strong>ta tra privati, in 244 casi per effetto <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong><br />
rassegnazione o <strong>di</strong> attestazione del titolo <strong>di</strong> proprietà nell’ambito della riforma agraria. Il<br />
passaggio <strong>di</strong> proprietà per ere<strong>di</strong>tà ha riguardato 189 casi, la donazione 12 casi e<br />
l’usucapione 3 casi.<br />
4.1.2. Modalità <strong>di</strong> utilizzo della terra<br />
Fino alla decade del 1980 convivevano sul territorio agricolo municipale fazendas<br />
‘tra<strong>di</strong>zionali’ e ‘moderne’. Le prime, ancora maggioritarie, rappresentavano il passato,<br />
mentre le seconde avevano seguito il processo modernizzatore portato nella regione dagli<br />
agricoltori-impren<strong>di</strong>tori gaúchos. Nella fazenda tra<strong>di</strong>zionale la coltivazione <strong>di</strong> cereali,<br />
fagioli, manioca, etc., era fondamentalmente praticata per il sostentamento dei propri<br />
abitanti, perché la commercializzazione degli eccedenti produttivi era massima solo<br />
durante i primi anni <strong>di</strong> costituzione dei pascoli. La prima semina sulle terre fertili era a<br />
cereali e fagioli da destinare alla popolazione della fazenda. Solo dopo il primo raccolto<br />
si seminava il foraggio (capim) nelle varietà più adatte alle con<strong>di</strong>zioni locali (braquiara,<br />
colonião, jaragui), ma non tutte le terre fertili erano condotte a pascolo, perché una parte<br />
doveva essere utilizzata per produrre gli alimenti.<br />
Il riso (arroz sequeiro) e il mais, non in grado <strong>di</strong> competere in termini <strong>di</strong> produttività<br />
con le rese del riso irrigato (arroz irigado) e del mais irrigato, erano prodotti con tecniche<br />
a bassa produttività anche nelle fazendas e non solamente nei campi dei piccoli conta<strong>di</strong>ni<br />
(proprietari, affittuari, mezzadri, ‘occupanti’) su scala <strong>di</strong> produzione piccola e non<br />
meccanizzata.<br />
Le attività agricole erano condotte prevalentemente secondo la ‘tra<strong>di</strong>zione’, nel senso<br />
che l’azienda era gestita senza particolari competenze manageriali o scientifiche o senza<br />
moderne tecniche <strong>di</strong> coltura. In mancanza <strong>di</strong> concimi naturali (stallatico) o chimici,<br />
l’unico modo <strong>di</strong> fertilizzare i campi era la pratica <strong>di</strong> bruciare le sterpaglie (queimada),<br />
non praticandosi la rotazione delle colture con la coltivazione delle piante leguminose,<br />
che hanno la proprietà <strong>di</strong> fissare l’azoto nel terreno. Inoltre, la coltura delle leguminose<br />
veniva praticata principalmente per l’alimentazione e non piuttosto per contrastare<br />
l’impoverimento del suolo causato dalla coltivazione delle graminacee foraggere.<br />
La bassa produttività, che caratterizzava il settore agro-zootecnico tra<strong>di</strong>zionale,<br />
<strong>di</strong>pendeva da alcune concause: scarsa fertilità del suolo, sfruttamento eccessivo dei<br />
pascoli naturali, basso potenziale genetico degli animali che possono essere allevati nei<br />
climi tropicali. 1<br />
1 Le caratteristiche della zootecnia nel Poxoréu erano per molti versi simili a quelle del Nordeste durante la<br />
decade del 1960, cfr. il saggio <strong>di</strong> Calcaterra (1969). Si veda anche Carvalho, Country Pasture/Forage<br />
Resource Profiles. Brazil.<br />
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