GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press
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Capitolo 3 – I conta<strong>di</strong>ni e l’agricoltura <strong>di</strong> sussistenza<br />
ancora privi dell’assistenza fornita dal Servizio Sanitario Nazionale, ma la popolazione<br />
conta<strong>di</strong>na poteva contare sull’assistenza del FUNRURAL, giu<strong>di</strong>cata pessima e del tutto<br />
inadeguata rispetto a quella dei me<strong>di</strong>ci a pagamento (assistenza pagata con <strong>di</strong>nheiro<br />
vivo). I più benestanti ricorrevano all’ospedale <strong>di</strong> Rondonópolis piuttosto che a quello<br />
<strong>di</strong> Poxoréu, ma chi non aveva denaro si appoggiava a parenti e amici per avere un<br />
prestito al fine <strong>di</strong> coprire le spese del me<strong>di</strong>co, dell’ospedale e quelle <strong>di</strong> viaggio. La<br />
maggioranza della popolazione sostituiva infusi con erbe ai farmaci, facendo<br />
affidamento sul consiglio dei vicini per la <strong>di</strong>agnosi delle malattie o per la<br />
somministrazione delle me<strong>di</strong>cine.<br />
Non esisteva alcun concetto <strong>di</strong> prevenzione, in particolare per le donne gravide. La<br />
maggioranza si avvaleva del farmacista del villaggio, abilitato al commercio <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>cine, ma privo <strong>di</strong> istruzione universitaria. Per l’insufficiente livello delle<br />
con<strong>di</strong>zioni igienico-sanitarie e per un inadeguato sistema <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina preventiva, erano<br />
molto elevati i casi <strong>di</strong> mortalità infantile. Tutte le famiglie avevano la contabilità<br />
precisa dei bimbi morti: dal 1957 al 1977 vi furono 210 decessi, <strong>di</strong> cui 44 nati-morti, 36<br />
nel primo mese <strong>di</strong> vita e complessivamente 173 fino al primo anno <strong>di</strong> età. La mortalità<br />
infantile nel 1977 fu del 20%.<br />
3.3.4. Alimentazione<br />
Le usanze alimentari, e in particolare gli alimenti che compongono la <strong>di</strong>eta abituale,<br />
sono un aspetto della vita conta<strong>di</strong>na che merita <strong>di</strong> essere ricordato. I conta<strong>di</strong>ni brasiliani<br />
hanno incorporato nella propria <strong>di</strong>eta piante in<strong>di</strong>gene come il fagiolo, il mais e la<br />
manioca. Pochi alimenti hanno conservato il modo in<strong>di</strong>o <strong>di</strong> cucinare, come ad esempio<br />
la manioca o la crema <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> mais o <strong>di</strong> manioca con il latte (mingau). Il riso ha<br />
sostituito la manioca nel piatto-base, che è composto <strong>di</strong> due ingre<strong>di</strong>enti: la comida e la<br />
mistura. La comida è il cibo per eccellenza ed è costituita da una porzione <strong>di</strong> ‘riso e<br />
fagioli’: riso lessato e fagioli cotti con sale e strutto <strong>di</strong> maiale. Con l’aggiunta <strong>di</strong><br />
pezzetti <strong>di</strong> carne <strong>di</strong> maiale si ottiene la famosa fagiolata (feijoada). In alternativa, la<br />
farina <strong>di</strong> manioca tostata, con l’aggiunta <strong>di</strong> burro o strutto <strong>di</strong> maiale, mischiata con<br />
uova o carne prende il nome <strong>di</strong> farofa. Tutto ciò che si accompagna alla comida prende<br />
il nome <strong>di</strong> mistura e può essere uova, carne <strong>di</strong> gallina, <strong>di</strong> maiale o <strong>di</strong> vacca,<br />
cacciagione. Raramente sono usati la verdura o il pane <strong>di</strong> frumento. Per i più poveri il<br />
con<strong>di</strong>mento ideale imponeva l’abuso <strong>di</strong> grasso <strong>di</strong> maiale per rallentare la <strong>di</strong>gestione,<br />
dando quin<strong>di</strong> l’illusione dello stomaco pieno. Da un punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>etetico<br />
l’alimentazione era molto carente e anche causa <strong>di</strong> gravi forme <strong>di</strong> denutrizione.<br />
La tabella seguente considera il comportamento delle 202 famiglie censite, in base<br />
a una sistematica osservazione, che bene rappresenta la normale <strong>di</strong>eta alimentare, sia<br />
per la prima colazione, sia per pranzo e cena. La ricerca ha verificato che l’83% delle<br />
famiglie non coltivava l’orto e pochissimi erano in grado <strong>di</strong> sostenere la spesa per le<br />
verdure. Per quanto riguarda il consumo <strong>di</strong> frutta, pur fornendo la zona varia e<br />
abbondante frutta, <strong>di</strong>versi pregiu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>gestivo ne limitavano il consumo. Per<br />
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