GIANCARLO PIREDDU, Un mondo di vinti - Pavia University Press
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Giancarlo Pireddu – <strong>Un</strong> <strong>mondo</strong> <strong>di</strong> <strong>vinti</strong><br />
4.2.2. Struttura della produzione zootecnica<br />
Le fazendas del municipio si erano specializzate nella monocoltura zootecnica bovina,<br />
che poteva essere combinata con la produzione cerealicola. Infatti, in base ai dati del<br />
censimento 2005-2006, la superficie a pascolo rappresentava il 73% della superficie<br />
agraria complessiva (432.191 ettari), mentre quella destinata alle colture annuali (cereali,<br />
fagioli, etc.) solamente il 23%; la zootecnia <strong>di</strong> animali <strong>di</strong> grossa taglia era dominata<br />
dall’allevamento bovino (291.000 capi bovini su 300.000 complessivi), quella <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a<br />
taglia era composta principalmente da suini (circa 24.000 capi su poco più <strong>di</strong> 29.000<br />
complessivi) e infine l’allevamento <strong>di</strong> animali <strong>di</strong> piccola taglia era composto da pollame<br />
(poco più <strong>di</strong> 171.000 galline ovaiole e 57.000 polli). Il municipio era ancora privo <strong>di</strong><br />
strutture per la macellazione degli animali in scala industriale o impianti frigoriferi per la<br />
loro conservazione, anche perché la zootecnia bovina consisteva essenzialmente<br />
nell’allevamento e nella commercializzazione <strong>di</strong> vitelli (bezerros). Ma con questa scelta<br />
produttiva le aziende zootecniche lasciavano la parte più ricca della creazione del valore,<br />
lungo la catena produttiva del settore zootecnico, agli agenti economici esterni<br />
all’economia municipale.<br />
Pur con un parco zootecnico <strong>di</strong> tutto rispetto, al vertice tra i municipi della<br />
mesoregione sudeste del Mato Grosso, la produttività del settore era con<strong>di</strong>zionata dal tipo<br />
<strong>di</strong> allevamento fatto secondo ‘tra<strong>di</strong>zione’, perché vi era da un lato la tendenza ad allevare<br />
un numero <strong>di</strong> capi massimo in senso assoluto, dall’altro la scelta <strong>di</strong> rinunciare, salvo<br />
poche eccezioni, ad ogni specializzazione produttiva tra il settore dell’allevamento e<br />
quello della produzione <strong>di</strong> latte. Il settore lattiero poteva essere <strong>di</strong> fatto considerato<br />
piuttosto come un sottoprodotto del primo. L’alternarsi della stagione secca a quella<br />
piovosa ha sempre con<strong>di</strong>zionato la modalità <strong>di</strong> alimentazione del bestiame, praticato con<br />
un metodo detto «engorda na invernada» quando si poteva <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> terre fertili.<br />
Questo metodo consentiva <strong>di</strong> preservare al meglio i pascoli, data la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />
ricostituzione della vegetazione erbacea connessa all’azione <strong>di</strong> calpestio degli animali e<br />
alla composizione agronomica del suolo, e <strong>di</strong> favorire la crescita spontanea dell’erba.<br />
<strong>Un</strong>’azione molto prolungata <strong>di</strong> danneggiamento <strong>di</strong>venta, in certe con<strong>di</strong>zioni,<br />
irreversibile e favorisce fenomeni erosivi. Alla lunga questa situazione comporta un<br />
fenomeno <strong>di</strong> sovraccarico del pascolo che rompe l’equilibrio tra quantità <strong>di</strong> bestiame e<br />
risorse foraggere <strong>di</strong>sponibili. <strong>Un</strong> modo <strong>di</strong> contrastare efficacemente l’esaurimento<br />
progressivo della fertilità del suolo sarebbe quello <strong>di</strong> coltivare le leguminose come<br />
foraggere da rotazione, ma una trasformazione ancor più ra<strong>di</strong>cale dell’allevamento<br />
‘tra<strong>di</strong>zionale’ richiederebbe l’utilizzo <strong>di</strong> mangimi integrativi per fornire al bestiame una<br />
<strong>di</strong>eta alimentare bilanciata e ad alto valore proteico, a base <strong>di</strong> mais e soia.<br />
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