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104 LA SARDEGNA ZONA PER ZONA<br />
ne atmosferica alle navi<br />
che arrivavano cariche di<br />
merci da tutto il<br />
Mediterraneo. Già nel<br />
VI e V secolo a.C.<br />
Tharros era diventata<br />
un fiorente centro<br />
portuale e l’espansione<br />
continuò anche con i<br />
Romani, dal 238 d.C. Dell’antica città<br />
sono stati riportati fino a oggi alla luce<br />
i tre quinti. L’area archeologica,<br />
sospesa tra i due mari, è una delle più<br />
affascinanti del Mediterraneo. Una<br />
visita nella parte meridionale porta<br />
alla città punica e romana con le<br />
abitazioni, le terme e i santuari; più a<br />
nord, permette di visitare il tophet, le<br />
capanne nuragiche del villaggio Murru<br />
Mannu e la cinta muraria di età<br />
romana.<br />
ORISTANO<br />
Al limite settentrionale<br />
del Campidano,<br />
tra la foce del Tirso<br />
e lo stagno di<br />
Santa Giusta,<br />
Oristano è il<br />
centro più<br />
importante della<br />
<strong>Sardegna</strong> occidentale.<br />
La sua<br />
origine risale al<br />
1070, e<br />
all’abbandono<br />
della ricca e<br />
potente<br />
Tharros, troppo<br />
esposta alle incursioni dei pirati. Il<br />
periodo tra il 1100 e il 1400 vede una<br />
città guidata da sovrani illuminati<br />
come Mariano IV e la figlia Eleonora<br />
che arrivarono a controllare quasi tutta<br />
l’isola. Al centro di una pianura<br />
fertilissima e di un sistema di stagni<br />
che producono grandi quantità di<br />
pesce, è diventato capoluogo di<br />
provincia solo nel 1974. Il centro<br />
storico, corrispondente ai quartieri<br />
all’interno delle mura, ormai abbattute,<br />
è piccolo e facile da girare a piedi,<br />
anche perché in buona parte isola<br />
pedonale.<br />
CATTEDRALE<br />
Dedicata alla Beata Vergine Assunta,<br />
venne realizzata nel 1228 per volere di<br />
Mariano di Torres con l’apporto di<br />
maestranze lombarde. Ricostruita<br />
completamente nel XVII secolo in stile<br />
barocco, si presenta oggi come un mix<br />
di diversi elementi. Dell’epoca<br />
giudicale rimangono il campanile<br />
ottagonale, staccato dal corpo centrale<br />
sul sagrato, con cupola a cipolla e<br />
maioliche dai colori brillanti, e anche i<br />
battenti in bronzo e la Cappella del<br />
Rimedio dalla balaustra in marmo con<br />
bassorilievi pisani raffiguranti Daniele<br />
nella fossa dei leoni. Importante anche<br />
il coro in stile rinascimentale sardo<br />
dietro l’altare maggiore. Ricco e vario il<br />
Tesoro del Duomo, conservato<br />
nell’aula Capitolare: argenterie,<br />
paramenti sacri e antichi codici<br />
miniati si possono ammirare su<br />
richiesta. La piazza del Duomo è<br />
chiusa dal Palazzo Arcivescovile e dal<br />
Seminario Tridentino.<br />
TORRE DI MARIANO II<br />
Chiamata anche torre di San<br />
Cristoforo o Porta Manna, è una torre<br />
in blocchi di arenaria fatta erigere nel<br />
1291 dal giudice Mariano II che allora<br />
guidava il Giudicato d’Arborea ed è,<br />
insieme allatorre opposta di<br />
Portixedda, l’unica<br />
traccia dell’antica<br />
cerchia muraria.<br />
Sovrastata da una<br />
grande campana<br />
del 1430, è aperta<br />
sul lato interno. Ai<br />
suoi piedi si stende<br />
piazza Roma, il<br />
punto più animato<br />
della città, con<br />
negozi alla moda e<br />
bar all’aperto.