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LA COSTA OCCIDENTALE<br />
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colori pastello, sulla riva destra del<br />
fiume Temo, l’unico navigabile della<br />
<strong>Sardegna</strong>, un paio di chilometri prima<br />
della foce. Le origini della città<br />
risalgono ai Fenici, anche se il centro<br />
era più arretrato, sulla riva sinistra. In<br />
epoca medievale, per sfuggire alle<br />
incursioni piratesche, il borgo si spostò<br />
alle pendici del colle di Serravalle<br />
cercando la protezione dei Malaspina.<br />
Dichiarata dagli Spagnoli città reale,<br />
Bosa ha sempre mantenuto stretti<br />
contatti con la Penisola iberica. Il suo<br />
fascino è indiscutibile, con i fabbricati<br />
di Sas Conzas che si specchiano nelle<br />
acque calme del fiume e il quartiere di<br />
Sa Costa tutto stradine e scalinate dove<br />
ancora qualche donna siede sull’uscio<br />
a lavorare il filet. Il suo mare è stato<br />
dichiarato dalle associazioni<br />
ambientaliste tra i più puliti d’Italia.<br />
CATTEDRALE<br />
Via De Gasperi.<br />
Dedicata all’Immacolata,<br />
è stata ristrutturata nell’Ottocento in<br />
tardo stile barocco piemontese di cui<br />
conserva tutta la maestosità. All’interno<br />
la statua policroma della Madonna<br />
col Bambino di scuola catalana,<br />
risalente al XVI secolo. Ai lati dell’altare<br />
due leoni di marmo che uccidono i<br />
dragoni. Gli altari laterali hanno<br />
decorazioni<br />
in marmi policromi.<br />
CORSO VITTORIO EMANUELE II<br />
La via principale di Bosa, dal fondo<br />
lastricato in pietra, corre parallela al<br />
fiume. Su di essa si affacciano<br />
palazzetti signorili e i negozi degli<br />
artigiani orafi che lavorano la filigrana<br />
d’oro e il corallo.