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LA COSTA OCCIDENTALE<br />
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struttura è sormontata da un campanile<br />
ottagonale della stessa epoca. Nell’interno<br />
si nota una differenza sensibile tra la<br />
struttura del corpo centrale (tardo<br />
rinascimentale) e le forme del presbiterio<br />
gotico cinquecentesco.<br />
MUSEO DIOCESANO D’ARTE SACRA<br />
La raccolta comprende numerosi<br />
oggetti, dipinti, marmi, gioielli,<br />
paramenti sacri e sculture di scuola<br />
catalana.<br />
VIA PRINCIPE UMBERTO<br />
Partendo dalla Cattedrale, questa<br />
stretta via fu uno degli assi<br />
principali dell’antica città murata:<br />
qui si incontrano le facciate della<br />
Casa Doria (XVI secolo), del<br />
Palazzo della Curia e, su piazza<br />
Vittorio Emanuele II,<br />
dell’ottocentesco Teatro Civico<br />
sabaudo.<br />
CHIESA E CHIOSTRO DI SAN<br />
FRANCESCO<br />
Forse la chiesa di San Francesco è il<br />
più significativo monumento catalano<br />
di tutta la <strong>Sardegna</strong>. Edificata alla fine<br />
del Trecento e poi in parte ricostruita a<br />
causa di un crollo nei primi del ’600, la<br />
chiesa mostra le diverse fasi<br />
costruttive.<br />
Il campanile è in stile gotico, con<br />
corpo esagonale su base quadrata. La<br />
cupola, rivestita di piastrelle<br />
policrome, è diventata il simbolo della<br />
città. L’interno, a tre navate in arenaria<br />
bianca, ospita ancora alcuni altari<br />
lignei d’epoca barocca e, sotto la gotica<br />
volta stellata del presbiterio, un altare<br />
settecentesco. Tra le opere vanno<br />
segnalate le statue del Cristo Morto e<br />
del Cristo alla Colonna. Dalla chiesa,<br />
attraverso la sacrestia, si può accedere<br />
al chiostro, in arenaria, costruito in<br />
diversi periodi. La parte bassa è di<br />
origine trecentesca mentre quella<br />
superiore venne aggiunta nel ’700. Le<br />
ventidue colonne sono a due ordini<br />
sovrapposti con basi circolari o<br />
poligonali e capitelli scolpiti. D’estate,<br />
il chiostro diventa scenario di concerti<br />
e manifestazioni culturali dell’Estate<br />
Musicale Internazionale di Alghero.<br />
Negli altri mesi le varie manifestazioni<br />
e le mostre si tengono invece nell’antico<br />
refettorio del convento.<br />
LE SPIAGGE<br />
Il porto di Alghero non fu mai molto<br />
importante, a causa della sua posizione<br />
e della conformazione delle basse<br />
coste. Senza inquinamento o grandi<br />
strutture industriali, quindi, il mare è<br />
di casa in città e gli stabilimenti si<br />
susseguono appena al di<br />
fuori del centro storico<br />
cittadino. La spiaggia<br />
più famosa di<br />
Alghero è la<br />
spiaggia delle<br />
Bombarde,<br />
una striscia<br />
di sabbia<br />
bianca su un mare<br />
dall’acqua trasparente. Piacevole anche<br />
la spiaggia del Lazzaretto che deve il<br />
nome alla presenza, ai tempi della<br />
peste, di un lazzaretto. Nelle belle<br />
giornate, davanti alle spiagge si staglia<br />
la sagoma verticale del promontorio di<br />
Capo Caccia.<br />
Dintorni: a pochi chilometri il centro<br />
di Fertilia, porticciolo turistico. Di<br />
fianco corre il canale di sbocco dello<br />
stagno di Calich dove si allevano<br />
anguille, orate e muggini. In zona si<br />
possono ancora vedere le 13 arcate del<br />
ponte romano dell’antico centro di<br />
Carbia, collegato con Portus<br />
Nympharum, l’odierna baia di Porto<br />
Conte. Di lì in pochi minuti si<br />
raggiunge il Nuraghe Palmavera.<br />
PORTO TORRES<br />
Il principale porto della <strong>Sardegna</strong><br />
settentrionale, nell’interno del Golfo<br />
dell’Asinara, fu in passato una fiorente<br />
colonia romana, col nome di Turris<br />
Libisonis.