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48 LA SARDEGNA ZONA PER ZONA<br />
strada è stato tagliato nella roccia dai<br />
carbonai piemontesi che tra la metà e<br />
la fine dell’Ottocento frequentavano<br />
(unici stranieri) queste valli impervie,<br />
tagliando gli alberi che caricavano poi<br />
sulle navi per il Continente. Un<br />
disboscamento poi rivelatosi<br />
irreversibile.<br />
ARBATAX<br />
Questo centro sorge ai<br />
piedi di Capo<br />
Bellavista, una falesia<br />
di porfido rosso che termina in mare<br />
con le celebri rocce del medesimo<br />
colore, di grande effetto cromatico. Il<br />
porto, protetto da una torre spagnola,<br />
è il capolinea dei treni a scartamento<br />
ridotto che arrivano da Cagliari. La<br />
costa vanta acque limpidissime e baie<br />
incantevoli, come Cala Moresca, dove<br />
il porfido rosso contrasta con alcuni<br />
blocchi di granito grigio e con<br />
l’azzurro delle acque. Più a sud Porto<br />
Frailis, protetto anch’esso da una torre<br />
spagnola, e la lunga spiaggia di Orrì.<br />
Dal Faro di Capo Bellavista si gode un<br />
bel panorama sul mare e<br />
sugli isolotti<br />
dell’Ogliastra. Nella baia<br />
una strada privata<br />
porta al club Vacanze<br />
di Cala Moresca,<br />
ricostruzione di un<br />
tipico villaggio<br />
mediterraneo, con<br />
portoni in legno<br />
massiccio e inferriate<br />
provenienti dalle case che furono<br />
abbandonate a Gairo Vecchia dopo un<br />
terremoto.<br />
SANTA MARIA<br />
NAVARRESE<br />
Piccolo centro balneare costruito<br />
intorno a una bella chiesa campestre<br />
da cui ha preso il nome. La chiesa, a<br />
tre navate con abside semicircolare,<br />
sembra sia stata costruita nella prima<br />
metà dell’XI secolo dalla figlia del re di<br />
Navarra come ringraziamento per uno<br />
scampato naufragio. Sul sagrato sorge<br />
un gigantesco olivastro, che dicono<br />
vecchio di oltre mille anni. La bella<br />
spiaggia è delimitata da una pineta e<br />
protetta da una torre aragonese del<br />
’600. Di fronte il grande scoglio a<br />
forma di piramide<br />
dell’Agugliastra, o Sa<br />
Pedra Longa,<br />
un sottile<br />
pinnacolo<br />
calcareo che sporge dal mare per 128<br />
m. Si raggiunge in pochi minuti di<br />
navigazione dal porticciolo da dove<br />
partono anche i barconi per Cala Luna,<br />
Cala Sisine e Cala Goloritzè.<br />
IL PARCO DEL GENNARGENTU<br />
I 73.935 ettari di questo parco nazionale,<br />
i cui confini sono indicati da<br />
un’intesa del 1992, si trovano in<br />
provincia di Nuoro (esclusa l’isola<br />
dell’Asinara). I comuni interessati<br />
dall’area protetta sono Aritzo, Arzana,<br />
Baunei, Belvì, Desulo, Dorgali,<br />
Fonni, Gairo, Gavoi, Lodine,<br />
Meana Sardo, Oliena, Ollolai,<br />
Olzai, Ovodda, Orgosolo,<br />
Seui, Seulo, Sorgono,<br />
Talana, Tiana, Tonara,<br />
Urzulei, Ussassai e<br />
Villagrande. Per visitare la<br />
zona, bisogna tener<br />
presente che la diversità<br />
degli ambienti consiglia<br />
differenti stagioni. In generale, però, a<br />
meno di non aver mete esclusivamente<br />
balneari, le stagioni di mezzo rappresentano<br />
il compromesso migliore tra il<br />
caldo dell’estate e il gelo dell’inverno.<br />
Mete interessanti sono la salita ai 1834<br />
m della Punta La Marmora e, sul<br />
Supramonte, oltre alle rovine di<br />
Tiscali, le gole di Su Gorroppu e la<br />
sorgente di Su Gologone. Verso il mare<br />
si può scegliere tra la visita alla Grotta<br />
del Bue Marino e la discesa a piedi<br />
della Codula di Luna.