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Sardegna Turismo

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IL NORD E LA COSTA SMERALDA<br />

133<br />

intravedere scorci di cortili e interni<br />

un tempo sontuosi: è la via dello<br />

shopping su cui si aprono negozi<br />

di ogni genere, da quelli<br />

d’abbigliamento ai ferramenta.<br />

MOSTRA PERMANENTE<br />

DELL’ARTIGIANATO<br />

Affacciato sui giardini<br />

pubblici dell’Emiciclo<br />

Garibaldi, un moderno<br />

edificio ospita la Mostra dell’Artigianato<br />

Sardo che espone i pezzi migliori<br />

delle varie cooperative artigiane sparse<br />

in tutta l’isola. Le sale corrono lungo<br />

un giardino interno che dà luce alle<br />

vetrine nelle quali sono esposti gli<br />

oggetti più preziosi: collane, orecchini<br />

e braccialetti in filagrana, gioielli in<br />

corallo eseguiti secondo gli<br />

antichi disegni tradizionali,<br />

vasi e terrecotte antiche<br />

riprodotte dagli artigiani<br />

moderni secondo le<br />

tecniche in uso all’epoca.<br />

Sulle pareti, i bei tappeti<br />

sardi dai caratteristici<br />

disegni geometrici sembrano<br />

quadri di pittori moderni. Non<br />

mancano poi i merletti tessuti al<br />

tombolo e, forse meno preziosi ma<br />

sempre interessanti, cesti in palma<br />

nana, pentole in terracotta, oggetti di<br />

uso quotidiano i cui modelli si<br />

perdono nella notte dei tempi.<br />

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE<br />

“G. A. SANNA”<br />

Donato allo Stato dalla famiglia Sanna<br />

che lo fece erigere nel 1931 per<br />

conservare i reperti archeologici<br />

raccolti da Giovanni Antonio Sanna, il<br />

museo rappresenta una tappa fondamentale<br />

per chiunque voglia avvicinarsi<br />

a comprendere la storia dell’isola.<br />

Due piani sono infatti dedicati ai vari<br />

periodi della storia della civiltà sarda<br />

dal Neolitico al Medioevo: frammenti<br />

di frecce, bronzi nuragici, anfore,<br />

suppellettili, armi,<br />

ceramiche,<br />

utensili e<br />

gioielli<br />

sono<br />

esposti<br />

secondo<br />

un ordine<br />

cronologico<br />

preciso; al pianterreno, ampie tavole<br />

sinottiche illustrano l’evoluzione<br />

storica della <strong>Sardegna</strong> mentre ogni sala<br />

è corredata dalle relative tavole<br />

cronologiche e didattiche. Interessante<br />

la ricostruzione dei vari ambienti<br />

(capanne, domus de janas, tombe dei<br />

giganti). Nell’ultima sala, tra piante,<br />

sarcofagi e statue è stato ricostruito il<br />

pavimento in mosaico di una villa<br />

patrizia romana, proveniente dalla<br />

vicina Turris Libisonis (l’attuale Porto

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