Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
CAGLIARI E IL SUD<br />
25<br />
Cagliari e il Sud<br />
Dune costiere alte fino a 50 metri,<br />
stagni salmastri dove nidificano colonie<br />
di fenicotteri rosa, foreste di macchia<br />
mediterranea in cui sopravvivono gli<br />
ultimi esemplari di cervo sardo. Ma in<br />
questa zona dell’isola ci sono anche i più<br />
interessanti siti archeologici della<br />
regione, come quelli di Nora e<br />
Barumini.<br />
“granaio” dell’isola, anche se oggi al<br />
lavoro dei campi si unisce quello delle<br />
fabbriche, che sono concentrate<br />
principalmente nell’area di Cagliari. Il<br />
capoluogo della regione deve la sua<br />
origine sempre ai navigatori fenici. Ma<br />
l’impronta più indelebile in questa<br />
città l’hanno lasciata i dominatori<br />
aragonesi che hanno costruito il<br />
quartiere fortificato in cima alla rupe,<br />
tuttora chiamato Castello.<br />
CAGLIARI<br />
Per non parlare dell’archeologia<br />
industriale dell’area mineraria<br />
dell’Iglesiente che dopo anni di crisi<br />
dovrebbe essere riconvertita al<br />
turismo. Nel Sulcis e nell’Iglesiente le<br />
bellezze naturali si sposano<br />
sapientemente con gli edifici minerari<br />
del secolo scorso, simili a castelletti<br />
gotici ora invasi dalla macchia<br />
mediterranea. La storia mineraria della<br />
regione è antica e risale a 7000 anni fa,<br />
quando l’isola era abitata da un popolo<br />
che aveva scoperto come estrarre e<br />
fondere rame e argento. Poi arrivarono<br />
i Fenici che trasportarono in tutto il<br />
Mediterraneo le ricchezze del<br />
sottosuolo sardo. Nel Medioevo furono<br />
i Pisani a dare nuova linfa alle miniere<br />
d’argento, mentre il fascismo puntò<br />
tutto sul carbone, in nome dell’autonomia<br />
energetica. Poco distanti dalla<br />
costa, San Pietro e Sant’Antioco, isole<br />
non solo in senso geografico.<br />
I centri di Calasetta e Carloforte sono<br />
abitati dai discendenti di quei pescatori<br />
liguri che furono costretti a lasciare<br />
l’Africa del Nord dove erano tenuti in<br />
ostaggio dai corsari barbareschi e che,<br />
della lontana Liguria, hanno mantenuto<br />
parlata, tradizioni culinarie e<br />
architettura delle case. Alle spalle delle<br />
montagne del Sud si apre la pianura<br />
del Campidano bordata da siepi di<br />
fichi d’India e da filari di eucalipti.<br />
Questa zona da sempre è stata il<br />
Capoluogo della regione e importante<br />
porto al centro del Golfo degli Angeli,<br />
Cagliari si è sviluppata<br />
ai piedi della collina di Castello, il<br />
quartiere pisano-aragonese. Furono i<br />
Fenici, nell’VIII-VI secolo a.C., a<br />
scegliere la riva orientale della laguna<br />
di Santa Gilla come approdo per<br />
rifornire le navi nelle rotte tra Libano e<br />
Penisola iberica. Kàralis, che significa<br />
città rocciosa, diventò presto uno dei<br />
centri commerciali più importanti del<br />
Mediterraneo. A dare a Cagliari<br />
l’aspetto attuale furono i Pisani, che<br />
risiedevano in Castello. Ai Sardi, cui<br />
era consentito l’ingresso solo durante il<br />
giorno, erano riservati i borghi murati<br />
di Stampace e Villanova, oggi quartieri<br />
centrali. Nel 1862 le fortificazioni<br />
vennero abbattute. La città moderna,<br />
circondata su tre lati dal mare e dagli<br />
stagni, si è espansa solo verso nord.<br />
VISITANDO CAGLIARI<br />
Via Roma è il primo impatto con la<br />
<strong>Sardegna</strong> per chi arriva dal mare. Il<br />
viale corre parallelo alla banchina del<br />
porto, con palazzi signorili costruiti