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Sardegna Turismo

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94 LA SARDEGNA ZONA PER ZONA<br />

e conserva qualche traccia interessante<br />

del passato. La parrocchiale di San<br />

Pantaleo è un esempio di architettura<br />

gotica secentesca chiara ispirazione<br />

spagnola. Sul piazzale della piccola<br />

chiesa di Santa Croce, la sera del 17<br />

gennaio in occasione della festadi “Sa<br />

Tuva”, in onore di Sant’Antonio Abate<br />

viene acceso un grande falò.<br />

Dintorni: non lontano dal centro, a<br />

poca distanza dalla strada Carlo Felice,<br />

una breve passeggiata<br />

porta fino<br />

al Nuraghe Santa<br />

Barbara, dalla<br />

mole imponente<br />

che sovrasta<br />

una serie di torri<br />

minori e di bastioni.<br />

SEDILO<br />

La roccia dell’altopiano di Abbasanta è<br />

stata la materia prima usata dagli<br />

abitanti di Sedilo: le vecchie case del<br />

paese sono caratteristiche di un’edilizia<br />

che, oramai, va scomparendo. Il centro<br />

del paese non presenta particolari<br />

motivi di interesse, a parte la chiesa di<br />

San Giovanni Battista. Sedilo è però<br />

famosa in tutta la <strong>Sardegna</strong> per il<br />

grande santuario di Santu Antine (San<br />

Costantino, paladino del Cristianesimo,<br />

molto venerato nell’isola). La<br />

chiesa sorge su un’altura che domina lo<br />

specchio del lago Omodeo e, all’interno<br />

del suo recinto - dove si trovano le<br />

cumbessias destinate ai pellegrini -<br />

sono state sistemate anche numerose

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