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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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V isconti. Tem endo un destino simile anche per la Lunigiana orientale,<br />

i M alaspina volsero i loro sguardi verso Firenze; nel 1402 Nicolò II,<br />

m archese di Verrucola, concluse, « plaudendo i suoi comuni » 1S, un<br />

tra tta to p e r la protezione (acomandigia), per un periodo di 10 anni. Secondo<br />

il tra tta to , Firenze prometteva di salvaguardare l’inviolabilità dei<br />

possessi di Nicolò e di recare aiuto in caso di attacco; da parte sua, il<br />

signore di Verrucola doveva recare a Firenze aiuto militare e di altro<br />

genere nella guerra contro i Visconti; a Firenze, infine, era concesso il<br />

d iritto di introm ettersi negli affari interni del feudo, nel caso che ciò<br />

fosse necessario per la difesa degli interessi della Repubblica, dei suoi<br />

cittadini o dello stesso Nicolò. Poco tempo dopo, nel 1405, si associarono<br />

a questo trattato i signori di Terziere, di Olivola, di Fosdinovo e di<br />

altri feudi della Lunigiana orientale. Firenze, in tal modo, ottenne un<br />

avam posto, assai importante sotto l’aspetto strategico, nella lotta contro<br />

i V isconti, e i Malaspina nutrirono la speranza di conservare i loro possessi.<br />

N el 1415 il trattato per la protezione fu prorogato di altri 10 anni;<br />

sem pre nel 1415 tra i Malaspina della Lunigiana orientale fu conclusa<br />

u n ’alleanza interna.<br />

N el paese per qualche tempo regnò la pace, ma in seguito l’anziano<br />

m archese di Verrucola divise il suo feudo tra i figli Leonardo e Bartolom<br />

eo, riservando a sè i diritti della suprema giurisdizione. In conseguenza<br />

di questa divisione la parte superiore del feudo, con Verrucola e Fivizzano,<br />

toccò a Bartolomeo; l’inferiore, con le fortezze di Codeponte, Cresciano,<br />

E q u i, Aulla, Monzone e Vinca, a Leonardo. Quest’ultimo si ritenne<br />

offeso dalla divisione e tra i fratelli si formarono rapporti ostili, che ben<br />

p resto sfociarono in guerra aperta.<br />

Iniziò le ostilità Leonardo: il 7 luglio 1418 egli assalì Verrucola,<br />

dove fece u n a strage terribile, uccidendo non soltanto tutti i signori che<br />

si trovavano nella fortezza — tra i quali erano suo fratello e la sua fam<br />

iglia — m a anche tutti i servi, e saccheggiando le case degli abitanti di<br />

V errucola. A i rappresentanti fiorentini (dal momento della sottoscrizione<br />

del tra tta to di patrocinio Firenze ebbe a Verrucola i suoi rappresentanti<br />

p erm an en ti), Felice Brancacci e Guidaccio Pecori, toccò in sorte di salvare<br />

e trasp o rtare segretamente a Pisa, e in seguito a Firenze, due figli di<br />

B artolom eo in tenera età: Spinetta, che sarà marchese di Verrucola<br />

18 C fr. E . B r a nchi cit., 1898, III, p. 472.<br />

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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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