DELLA SOCIETÃ LIGURE DI STORIA PATRIA
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È interessante, per completare nei particolari la nostra presentazione<br />
sull’azienda rurale del possidente terriero di media agiatezza, l’atto<br />
n. 61 riguardante la locazione di una casa con tutti i suoi beni, dove sono<br />
elencati m inutam ente i mobili, le stoviglie e gli attrezzi agricoli.<br />
E sam inando il cartulare di Antonio Bonizi salta subito agli occhi<br />
la straordinaria mobilità della proprietà terriera: in 7 anni — dall’aprile<br />
1419 all’o tto b re 1425 — furono conclusi contratti riguardanti più di<br />
300 appezzam enti; senza considerare che un numero simile o superiore<br />
di contratti potè essere stato rogato da altri notai. Alcuni appezzamenti,<br />
in questo breve periodo, riuscirono a cambiare due o tre volte padrone;<br />
si dà il caso in cui il terreno, appena comperato, alla presenza dei medesimi<br />
testim oni, è rivenduto ad una terza persona per un prezzo maggiore<br />
M.<br />
La tendenza al movimento della proprietà terriera ha la sua base in<br />
un lento, m a incessante spossessamento dei piccoli produttori diretti, nella<br />
perdita da parte loro dell’indipendenza economica e nella concentrazione<br />
della terra nelle mani dei più facoltosi membri del comune, di solito artigiani<br />
e com m ercianti. Nel novero delle numerose persone che ricorrono<br />
ai servizi del nostro notaio si può isolare un piccolo gruppo, che è invariabilm<br />
ente form ato da compratori di terra: contemporaneamente costoro<br />
appaiono anche come creditori, avendo prestato denaro o grano;<br />
la cauzione del prestito, di regola, è sempre la terra. Il conciatore Cristoforo,<br />
i suoi fratelli e il vicino Giacomo, anch’egli conciatore, tutti abitanti<br />
di Fivizzano, a partire dal 1419, quando essi per la prima volta appaiono<br />
nelle pagine del nostro cartulare, fino al 1425, acquistano in piena proprietà,<br />
assiem e e separatamente, 7 appezzamenti di terra in diversi luoghi<br />
del feudo per la somma di 98 fiorini (il valore dei terreni varia dai 9 ai<br />
29 fio rin i)65; inoltre custodiscono terre, in qualità di pegno, per diversi<br />
periodi, per un valore di quasi 200 fiorini66. Tra le persone alle<br />
quali essi prestarono denaro sotto pegno della terra vi è anche il marchese<br />
di V errucola, Giacomo Malaspina67.<br />
64 Cfr. nn. 124, 125.<br />
65 È possibile stabilire le dimensioni degli appezzamend soltanto per mezzo<br />
del raffronto del loro costo, poiché la loro unica definizione, che ci dà il nostro notaio,<br />
— pecia — aveva perso nel sec. XV ogni precisione.<br />
66 Cfr. nn. 12, 23, 100, 101, 112, 137, 211, 214, 218, 240, 321.<br />
67 Cfr. nn. 23-24.<br />
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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012