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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA

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339. - 5 settembre. Domenico, figlio del fu Pietro da Lusignano, e Giovanni,<br />

figlio del fu Franchino da Lusignano, vendono a Peregrino, figlio del fu Fedrighello<br />

da Collegnago, un pezzo di terra (orto, campo e oliveto) al prezzo di 35 fiorini.<br />

340. - 5 settembre. Testamento di Pietro, figlio del fu Franceschino da Col<br />

legnago.<br />

341. - 14 settembre. Giacomo, figlio del fu Giovanni Lombardi da Guardasone,<br />

abitante di Fivizzano, conciatore, vende a Landò, figlio del fu Paolo da Ugliano,<br />

pezzo di terra (campo) al prezzo di 29 fiorini.<br />

342. - 14 settembre. Biasio, figlio del fu Andrea da Valcussio, p r e n d e a prestito<br />

da Andriolo, figlio del fu Valentino da Mommio, 36 lire per 3 anni e si impeg<br />

a restituirle in 3 rate.<br />

343-344. - 14 settembre. Biasio, figlio del fu Andrea da Valcussio, dà in pegn<br />

per 1 anno a Giacomo, figlio del fu Pietro Ghiberti da Po, un pezzo di terra<br />

stagneto e prato) per la somma di 24 lire.<br />

345. - 24 settembre. Poluccio, figlio del fu Giacomo da Terenzano, rilascia quietanza<br />

a Bartolo, figlio del fu Pinuccio da Spicciano, della somma di 40 fiorini,<br />

n aro e b e n i m o b ili, ricevuta com e d o te della m oglie, figlia d e l d e tto B a rto lo .<br />

346. - 18 ottobre. Pietro, figlio del fu Giovanni da Castelletto, prende a près ^<br />

da Bartolo, figlio del fu Giacomo Zanotti da Collegnago, 11 fiorini doro e 6 so ,<br />

questa somma sono compresi 5 fiorini d’oro spesi per un terreno (campo) preso 1,<br />

pegno dal detto Pietro. Pietro si impegna a restituire a Bartolo 11 fiorini e 6 so<br />

347. - 21 ottobre, Niccolò, figlio del fu Bartolino da Pognana, convalida la ven<br />

dita di un terreno, compiuta precedentemente da suo fratello Pietro.<br />

348. - 31 ottobre. I fratelli Giorgio e Marco, figli del fu Tomeo, rilascian<br />

quietanza a Giovanni Vannucci da Signano della somma di 40 lire, ricevuta un tempo<br />

da Giovanni come dote della moglie, sorella dei detti Giorgio e Marco, e ora re<br />

stituita.<br />

349-350. - 14 novembre. Agostino, figlio del fu Giovanni da Po, dà in pegno per<br />

2 anni ai fratelli Antonio e Marco, figli del fu Giovanni Piastroni, un pezzo di terra<br />

(castagneto, prato e macchia) per la somma di 8 lire.<br />

351. - 16 novembre. Biasio, figlio del fu Andrea da Valcussio, e Giovanni da<br />

Castelletto si accordano sulla nomina di arbitri che risolvano le loro liti sulla proprietà.<br />

352. - 16 novembre. Martino, figlio del fu Pietro da Asti, abitante di Verrucola,<br />

nobile, dà in locazione per 8 anni a Pietro, figlio del fu Bentivegna, mercante di<br />

Pognana, tre pezzi di terra (1 - prato e castagneto con tre piedi di olivi; 2 - campo;<br />

3 - vigneto), un orto accanto ad un mulino, due pascoli montani, metà di una casa<br />

e due botti per il vino, con l’obbligo di pagare ogni anno per il prato e il castagneto<br />

8 fiorini. Se 1 affittuario lo desidera, può lavorare metà della terra a mezzadria e l’altra<br />

metà al fitto di 4 fiorini l’anno.<br />

— 170 —<br />

Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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