DELLA SOCIETÃ LIGURE DI STORIA PATRIA
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tulare; di ciò testimoniano alcune loro registrazioni36. Ma, dopo il 1428,<br />
incontriam o a tti rogati soltanto da Franceschino; evidentemente Iacopino<br />
aveva o tte n u to un posto di notaio in un altro luogo; 1ultima registrazione<br />
di Iacopino fu fatta il 18 marzo 1428, l’attività di Franceschino a<br />
V errucola si prolungò non oltre il 1446 37.<br />
A ntonio non era l’unico a lavorare al cartulare. La grafia di Iacopino<br />
si incontra non soltanto negli atti stesi da lui dopo la morte di Antonio,<br />
m a anche in quelli di Antonio; inoltre possiamo distinguere nel cartulare<br />
alm eno altre due mani. Evidentemente Antonio aveva una specie di<br />
ufficio notarile, dove lo aiutavano i notai più giovani, che non avevano<br />
ancora d iritto ad una propria clientela. Di regola, essi stendevano, sotto la<br />
guida di A ntonio, gli atti che si potrebbero definire complementari; per<br />
esem pio, l ’i l febbraio 1422, Antonio stese un contratto di locazione di<br />
una terra posseduta dalla chiesa di Santa Maria di Pognana; contemporaneam<br />
ente l ’affittuario prese in prestito da uno dei testimoni 4 fiorini: la<br />
registrazione del prestito fu fatta dall’aiutante di Antonio e, poi, minuziosam<br />
ente rivista dallo stesso Antonio. Si incontrano anche piccole correzioni<br />
e aggiunte, fatte di mano del nostro notaio, in atti stesi dai suoi<br />
aiutanti. C osì, per esempio, al n. 241 è aggiunta di suo pugno la formula:<br />
E t si plus v a le r e t. . . e sono registrati i testimoni; al n. 162 e aggiunto<br />
un testim one; al n. 163 è aggiunta la somma dell’affitto. Sotto questo<br />
aspetto è interessante l’atto n. 170: esso fu scritto fino alla metà da<br />
A ntonio, p oi proseguito da un suo aiutante; inoltre la parte conclusiva<br />
d ell’atto appare scritta in modo completamente errato: Antonio, dapprim<br />
a, ten tò di correggerlo, poi lo cancellò e riscrisse.<br />
36 T u tte figurano come note agli atti corrispondenti del nostro notaio: nn. 8, 24,<br />
50, 66, 70, 154, 217, 233 ecc.<br />
37 Sulla rilegatura si è conservata la seguente iscrizione mezzo cancellata: Contra<br />
tti di Franceschino, notaio di cita Verucula. Nel XVII secolo il cartulare toccò<br />
ad u n certo B ernardo Bartoli, e di ciò testimonia l’iscrizione sulla rilegatura: Bernardus<br />
Bartoli. Protocolli di Bonizis\ di sua mano, nei margini del manoscritto, e<br />
stata segnata la trascrizione italiana di un elenco di nomi propri. In seguito il manoscritto<br />
capitò nelle mani di uno studioso anonimo, che lascio nelle sue pagine<br />
delle annotazioni, in italiano, con una grossa scrittura tondeggiante; del loro carattere<br />
si può giudicare dal seguente esempio, alla carta 3: Volute di due sorti di<br />
fiorini: fi. 25 - soldi 52 d’uno e fi. 28 - soldi 47 d’uno = 53 fi. Della collezione di<br />
N.P. Lichacev il manoscritto è entrato a far parte agli inizi del sec. XX.<br />
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Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012