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la designer. La tradizione artistica dell’arte<br />
naïf prende vita nell’intera collezione beachwear<br />
dove i colori accesi, rincorrendosi<br />
sul cotone e i tessuti stretch, ridisegnano<br />
la silhouette per una linea di costumi che<br />
conferisce un’irresistibile allure rétro-chic<br />
alla donna che li indossa. Costumi interi,<br />
bikini e capi d’abbigliamento dialogano in<br />
un linguaggio fatto di contaminazioni sociali<br />
sofisticate, esplorando epoche e latitudini<br />
alla ricerca di un nuovo equilibrio.<br />
È nell’ottica di quest’arte quale espressione<br />
di vita, natura e spirito che si animano le<br />
corti di donne al mercato alle prese con la<br />
loro quotidiana vanità multicolore e la grande<br />
dignità. Così come i Tap-Tap: tradizionali<br />
mezzi di trasporto comune definiti arte<br />
popolare su ruote, dove vengono dipinti<br />
soggetti della tradizione religiosa, popolare<br />
e storica di Haiti, frasi ironiche, e messaggi<br />
o proverbi haitiani. Questi sono gli elementi<br />
ricorrenti sia nelle stampe che nei dipinti a<br />
mano. La tradizione artistica dell’arte naïf si<br />
manifesta anche negli accessori, realizzati<br />
ad Haiti. Alcune delle creazioni nascono<br />
nel segno del proseguimento della collaborazione<br />
tra la designer e il progetto Ethical<br />
Fashion Initiative dell’agenzia dell’ONU<br />
International Trade Center (ITC), che ha<br />
favorito l’introduzione dei tessuti in canvas<br />
rigato realizzati a telaio a mano dalle donne<br />
dei villaggi del Burkina Faso, oltre che proprio<br />
dei gioielli creati da artigiani haitiani.<br />
Ethical Fashion Initiative è uno dei programmi<br />
principali dell’International Trade<br />
Centre, un’agenzia gestita in comune da<br />
Nazioni Unite e World Trade Organization.<br />
Permette agli artigiani che vivono in una<br />
situazione di povertà rurale o urbana di<br />
connettersi alla catena della moda globale.<br />
Il progetto collabora inoltre con la crescente<br />
generazione di talenti della moda africana,<br />
incoraggiando la creazione di partnership<br />
creative con gli artigiani del continente che<br />
siano valide a livello ambientale, sostenibili<br />
ed efficaci. Ethical Fashion Initiative<br />
produce articoli di lusso in collaborazione<br />
con le maggiori case di moda. Tra queste<br />
Stella McCartney, Vivienne Westwood, Chan<br />
Luu, Sass & Bide, Osklen, United Arrows<br />
e Karen Walker. Stella Jean ha deciso di<br />
prendere parte al progetto e ha visitato il<br />
Burkina Faso per scegliere in prima persona<br />
stoffe tessute a mano per le sue collezioni.<br />
Per Ethical Fashion Initiative, Stella Jean è<br />
un partner chiave che condivide la stessa<br />
filosofia etica.<br />
La tradizione artistica dei naïf e quella<br />
NELLA FOTO,<br />
COSTUME DI<br />
GUSTO FIFTIES<br />
DELLA COLLEZIONE<br />
BEACHWEAR<br />
FIRMATA STELLA<br />
JEAN.<br />
artigianale prendono vita anche nei gioielli<br />
sviluppati ad Haiti durante il viaggio di ricerca<br />
di Stella Jean con il team di ITC Ethical<br />
Fashion Initiative.<br />
I frutti di cartapesta sono prodotti a Jacmel,<br />
capitale culturale di Haiti e sede del <strong>più</strong><br />
grande Carnevale del paese, in occasione<br />
del quale gli artigiani locali creano coloratissime<br />
maschere e decorazioni in cartapesta.<br />
La collezione di Stella Jean è stata prodotta<br />
dai <strong>più</strong> abili artigiani di Jacmel. I pezzi di<br />
frutta sono composti interamente da un<br />
mix di sacchi di cemento riciclati e amidi<br />
di origine vegetale, come la manioca, e ogni<br />
pezzo è dipinto a mano con cura.<br />
Per quanto riguarda l’osso di bue è prodotto<br />
in un atelier di Port-au-Prince da<br />
una cinquantina di artigiani specializzati<br />
nella lavorazione di corna e ossa. Questo<br />
sottoprodotto animale viene lavato, tagliato,<br />
sagomato e lucidato alla perfezione per<br />
ottenere una superficie liscia e lucida. Stella<br />
Jean ha direttamente progettato questi<br />
pezzi con gli artigiani locali durante il suo<br />
viaggio di ricerca ad Haiti con l’ITC Ethical<br />
Fashion Initiative.<br />
La collezione di gioielli in fer forgé di Stella<br />
Jean è stata realizzata in diversi atelier<br />
che fanno parte di una vasta comunità di<br />
artigiani specializzati nella lavorazione del<br />
metallo, localizzata in Croix-des-Bouquets,<br />
nei sobborghi di Port-au-Prince. Qui, i fabbri<br />
del luogo hanno forgiato ciondoli e bracciali<br />
fornendosi di fusti di olio riciclato e usando<br />
esclusivamente un martello e la loro forza<br />
fisica per la realizzazione di ciascun pezzo.<br />
Il prodotto finale è stato successivamente<br />
dipinto a mano, rendendo in tal modo unico<br />
ogni esemplare.<br />
Stella Jean<br />
Spazio 38<br />
Alzaia Naviglio Grande, 38<br />
Milano<br />
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