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Intimo più mare n° 200 - Luglio 2015

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la designer. La tradizione artistica dell’arte<br />

naïf prende vita nell’intera collezione beachwear<br />

dove i colori accesi, rincorrendosi<br />

sul cotone e i tessuti stretch, ridisegnano<br />

la silhouette per una linea di costumi che<br />

conferisce un’irresistibile allure rétro-chic<br />

alla donna che li indossa. Costumi interi,<br />

bikini e capi d’abbigliamento dialogano in<br />

un linguaggio fatto di contaminazioni sociali<br />

sofisticate, esplorando epoche e latitudini<br />

alla ricerca di un nuovo equilibrio.<br />

È nell’ottica di quest’arte quale espressione<br />

di vita, natura e spirito che si animano le<br />

corti di donne al mercato alle prese con la<br />

loro quotidiana vanità multicolore e la grande<br />

dignità. Così come i Tap-Tap: tradizionali<br />

mezzi di trasporto comune definiti arte<br />

popolare su ruote, dove vengono dipinti<br />

soggetti della tradizione religiosa, popolare<br />

e storica di Haiti, frasi ironiche, e messaggi<br />

o proverbi haitiani. Questi sono gli elementi<br />

ricorrenti sia nelle stampe che nei dipinti a<br />

mano. La tradizione artistica dell’arte naïf si<br />

manifesta anche negli accessori, realizzati<br />

ad Haiti. Alcune delle creazioni nascono<br />

nel segno del proseguimento della collaborazione<br />

tra la designer e il progetto Ethical<br />

Fashion Initiative dell’agenzia dell’ONU<br />

International Trade Center (ITC), che ha<br />

favorito l’introduzione dei tessuti in canvas<br />

rigato realizzati a telaio a mano dalle donne<br />

dei villaggi del Burkina Faso, oltre che proprio<br />

dei gioielli creati da artigiani haitiani.<br />

Ethical Fashion Initiative è uno dei programmi<br />

principali dell’International Trade<br />

Centre, un’agenzia gestita in comune da<br />

Nazioni Unite e World Trade Organization.<br />

Permette agli artigiani che vivono in una<br />

situazione di povertà rurale o urbana di<br />

connettersi alla catena della moda globale.<br />

Il progetto collabora inoltre con la crescente<br />

generazione di talenti della moda africana,<br />

incoraggiando la creazione di partnership<br />

creative con gli artigiani del continente che<br />

siano valide a livello ambientale, sostenibili<br />

ed efficaci. Ethical Fashion Initiative<br />

produce articoli di lusso in collaborazione<br />

con le maggiori case di moda. Tra queste<br />

Stella McCartney, Vivienne Westwood, Chan<br />

Luu, Sass & Bide, Osklen, United Arrows<br />

e Karen Walker. Stella Jean ha deciso di<br />

prendere parte al progetto e ha visitato il<br />

Burkina Faso per scegliere in prima persona<br />

stoffe tessute a mano per le sue collezioni.<br />

Per Ethical Fashion Initiative, Stella Jean è<br />

un partner chiave che condivide la stessa<br />

filosofia etica.<br />

La tradizione artistica dei naïf e quella<br />

NELLA FOTO,<br />

COSTUME DI<br />

GUSTO FIFTIES<br />

DELLA COLLEZIONE<br />

BEACHWEAR<br />

FIRMATA STELLA<br />

JEAN.<br />

artigianale prendono vita anche nei gioielli<br />

sviluppati ad Haiti durante il viaggio di ricerca<br />

di Stella Jean con il team di ITC Ethical<br />

Fashion Initiative.<br />

I frutti di cartapesta sono prodotti a Jacmel,<br />

capitale culturale di Haiti e sede del <strong>più</strong><br />

grande Carnevale del paese, in occasione<br />

del quale gli artigiani locali creano coloratissime<br />

maschere e decorazioni in cartapesta.<br />

La collezione di Stella Jean è stata prodotta<br />

dai <strong>più</strong> abili artigiani di Jacmel. I pezzi di<br />

frutta sono composti interamente da un<br />

mix di sacchi di cemento riciclati e amidi<br />

di origine vegetale, come la manioca, e ogni<br />

pezzo è dipinto a mano con cura.<br />

Per quanto riguarda l’osso di bue è prodotto<br />

in un atelier di Port-au-Prince da<br />

una cinquantina di artigiani specializzati<br />

nella lavorazione di corna e ossa. Questo<br />

sottoprodotto animale viene lavato, tagliato,<br />

sagomato e lucidato alla perfezione per<br />

ottenere una superficie liscia e lucida. Stella<br />

Jean ha direttamente progettato questi<br />

pezzi con gli artigiani locali durante il suo<br />

viaggio di ricerca ad Haiti con l’ITC Ethical<br />

Fashion Initiative.<br />

La collezione di gioielli in fer forgé di Stella<br />

Jean è stata realizzata in diversi atelier<br />

che fanno parte di una vasta comunità di<br />

artigiani specializzati nella lavorazione del<br />

metallo, localizzata in Croix-des-Bouquets,<br />

nei sobborghi di Port-au-Prince. Qui, i fabbri<br />

del luogo hanno forgiato ciondoli e bracciali<br />

fornendosi di fusti di olio riciclato e usando<br />

esclusivamente un martello e la loro forza<br />

fisica per la realizzazione di ciascun pezzo.<br />

Il prodotto finale è stato successivamente<br />

dipinto a mano, rendendo in tal modo unico<br />

ogni esemplare.<br />

Stella Jean<br />

Spazio 38<br />

Alzaia Naviglio Grande, 38<br />

Milano<br />

tel. +39 0289410030<br />

showroom@spazio38.com

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