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inchiesta<br />
di Mariacristina Righi<br />
L’obiettivo che tutti<br />
si pongono e che<br />
mai come oggi pare<br />
irraggiungibile.<br />
Un’analisi della<br />
situazione, dai<br />
consigli degli esperti<br />
alle esperienze sul<br />
campo di produttori<br />
e dettaglianti<br />
VENDERE DI PIÙ E MEGLIO<br />
Cambiano i consumi, il modo di consu<strong>mare</strong> e di conseguenza anche<br />
i consumatori. Il mondo della distribuzione deve costantemente<br />
adeguarsi a questi scenari di cambiamento e così anche i produttori.<br />
La ricerca permanente della massima soddisfazione relativa<br />
è l’approccio di Future Concept Lab all’universo del consumo.<br />
Existenz Maximum. Esistenza quotidiana e logiche del sociale,<br />
prima ancora che del consumo, sono plasmate dalla massima<br />
soddisfazione relativa.<br />
“Tutti desiderano essere felici, in occasioni, età e condizioni sociali<br />
diverse - spiega Francesco Morace di Future Concept Lab - E in<br />
questo vogliono essere riconosciuti. Un principio che stravolge tutte<br />
le logiche di segmentazione del mercato.<br />
Le valenze di Existenz Maximum sempre <strong>più</strong> vengono sperimentate<br />
nell’attività di consumo. Spesso si pensa che la relazione con gli<br />
oggetti ci induca a essere <strong>più</strong> superficiali e materialisti, sottraendo<br />
tempo ed energia alla relazione con le altre persone. Il peso dell’ideologia<br />
marxista che ha inventato la mercificazione, ci ha allontanato<br />
da una verità millenaria, peraltro molto ben conosciuta dalle culture<br />
talismaniche dei nostri <strong>più</strong> lontani antenati: gli oggetti sono straordinari<br />
portatori di memoria, relazione, immaginazione e magia.<br />
La portata emozionale degli oggetti amplifica la relazione profonda<br />
con gli altri, con le esperienze e i contesti di vita, permette alla nostra<br />
memoria di custodire momenti felici di relazione e condivisione.<br />
Le relazioni profonde con gli oggetti del consumo accompagnano<br />
relazioni felici con le persone <strong>più</strong> care, i figli, gli amici, gli amori.<br />
Sono portatori di Existenz Maximum. Il problema è non sostituire le<br />
persone con gli oggetti, ma affiancare gli uni agli altri, integrandone<br />
l’esperienza e la memoria: ma questo non dipende dalla invasività<br />
degli oggetti, ma dai nostri equilibri relazionali. Come scrive Daniel<br />
Miller nel suo bel saggio Cose che parlano di noi: qualsiasi cosa<br />
una persona faccia, l’ordine delle cose nello spazio e nel tempo<br />
rafforza le sue credenze basilari sull’ordine naturale del mondo. Il<br />
nostro orientamento verso gli oggetti quotidiani è una delle principali<br />
ragioni per cui accettiamo come naturali e indiscusse le routine e<br />
le aspettative della vita. Il rapporto con gli oggetti e con il consumo<br />
in una società della post-opulenza si organizza per cosmologie<br />
personali e familiari molto ricche e articolate, sganciandosi da<br />
visioni comunitarie, tradizionali, ma anche ideologiche e classiste.<br />
Il fulcro diventa la diversità creativa di ognuno (il nucleo caldo dei<br />
consum-autori) e non <strong>più</strong> una cultura ordinata secondo gerarchie<br />
sociali o categorie ideologiche. Le persone continuano a crescere<br />
liberamente nell’esperienza della vita attraverso il consumo e la<br />
cultura materiale. L’alternativa alla comunità non è l’individuo isolato,<br />
ma singoli soggetti consum-autori che si sforzano di creare<br />
relazioni autentiche e originali, uniche e irripetibili, sia con le altre<br />
persone che con i prodotti e quindi nelle pratiche del consumo,<br />
alla ricerca di un Existenz Maximum. La moltiplicazione del gusto<br />
alimentare, la re-invenzione della mobilità, le nuove performance<br />
domestiche o le tecnologie indossabili puntano a soddisfare proprio<br />
questa esigenza”.<br />
FARE LA DIFFERENZA<br />
Una recente conferenza organizzata al salone Who’s Next da RSO<br />
concept ha affrontato il tema Come differenziarsi nel mondo del<br />
retail oggi per ottenere migliori performance domani.<br />
“RSO concept si occupa di formazione centrata esclusivamente sul<br />
mondo del retail – ha spiegato Sophie Pereira durante la conferenza<br />
- Noi siamo partiti da due constatazioni. Oggi il mondo del retail<br />
toccato dalla crisi e dalla concorrenza d’internet si trova obbligato<br />
a rivedere la sua strategia di vendita e di servizi. Esiste anche una<br />
carenza di savoir faire da parte del personale di vendita. Secondo<br />
un sondaggio Ifop commissionato dalla Fédération Française du