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Intimo più mare n° 200 - Luglio 2015

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inchiesta<br />

di Mariacristina Righi<br />

L’obiettivo che tutti<br />

si pongono e che<br />

mai come oggi pare<br />

irraggiungibile.<br />

Un’analisi della<br />

situazione, dai<br />

consigli degli esperti<br />

alle esperienze sul<br />

campo di produttori<br />

e dettaglianti<br />

VENDERE DI PIÙ E MEGLIO<br />

Cambiano i consumi, il modo di consu<strong>mare</strong> e di conseguenza anche<br />

i consumatori. Il mondo della distribuzione deve costantemente<br />

adeguarsi a questi scenari di cambiamento e così anche i produttori.<br />

La ricerca permanente della massima soddisfazione relativa<br />

è l’approccio di Future Concept Lab all’universo del consumo.<br />

Existenz Maximum. Esistenza quotidiana e logiche del sociale,<br />

prima ancora che del consumo, sono plasmate dalla massima<br />

soddisfazione relativa.<br />

“Tutti desiderano essere felici, in occasioni, età e condizioni sociali<br />

diverse - spiega Francesco Morace di Future Concept Lab - E in<br />

questo vogliono essere riconosciuti. Un principio che stravolge tutte<br />

le logiche di segmentazione del mercato.<br />

Le valenze di Existenz Maximum sempre <strong>più</strong> vengono sperimentate<br />

nell’attività di consumo. Spesso si pensa che la relazione con gli<br />

oggetti ci induca a essere <strong>più</strong> superficiali e materialisti, sottraendo<br />

tempo ed energia alla relazione con le altre persone. Il peso dell’ideologia<br />

marxista che ha inventato la mercificazione, ci ha allontanato<br />

da una verità millenaria, peraltro molto ben conosciuta dalle culture<br />

talismaniche dei nostri <strong>più</strong> lontani antenati: gli oggetti sono straordinari<br />

portatori di memoria, relazione, immaginazione e magia.<br />

La portata emozionale degli oggetti amplifica la relazione profonda<br />

con gli altri, con le esperienze e i contesti di vita, permette alla nostra<br />

memoria di custodire momenti felici di relazione e condivisione.<br />

Le relazioni profonde con gli oggetti del consumo accompagnano<br />

relazioni felici con le persone <strong>più</strong> care, i figli, gli amici, gli amori.<br />

Sono portatori di Existenz Maximum. Il problema è non sostituire le<br />

persone con gli oggetti, ma affiancare gli uni agli altri, integrandone<br />

l’esperienza e la memoria: ma questo non dipende dalla invasività<br />

degli oggetti, ma dai nostri equilibri relazionali. Come scrive Daniel<br />

Miller nel suo bel saggio Cose che parlano di noi: qualsiasi cosa<br />

una persona faccia, l’ordine delle cose nello spazio e nel tempo<br />

rafforza le sue credenze basilari sull’ordine naturale del mondo. Il<br />

nostro orientamento verso gli oggetti quotidiani è una delle principali<br />

ragioni per cui accettiamo come naturali e indiscusse le routine e<br />

le aspettative della vita. Il rapporto con gli oggetti e con il consumo<br />

in una società della post-opulenza si organizza per cosmologie<br />

personali e familiari molto ricche e articolate, sganciandosi da<br />

visioni comunitarie, tradizionali, ma anche ideologiche e classiste.<br />

Il fulcro diventa la diversità creativa di ognuno (il nucleo caldo dei<br />

consum-autori) e non <strong>più</strong> una cultura ordinata secondo gerarchie<br />

sociali o categorie ideologiche. Le persone continuano a crescere<br />

liberamente nell’esperienza della vita attraverso il consumo e la<br />

cultura materiale. L’alternativa alla comunità non è l’individuo isolato,<br />

ma singoli soggetti consum-autori che si sforzano di creare<br />

relazioni autentiche e originali, uniche e irripetibili, sia con le altre<br />

persone che con i prodotti e quindi nelle pratiche del consumo,<br />

alla ricerca di un Existenz Maximum. La moltiplicazione del gusto<br />

alimentare, la re-invenzione della mobilità, le nuove performance<br />

domestiche o le tecnologie indossabili puntano a soddisfare proprio<br />

questa esigenza”.<br />

FARE LA DIFFERENZA<br />

Una recente conferenza organizzata al salone Who’s Next da RSO<br />

concept ha affrontato il tema Come differenziarsi nel mondo del<br />

retail oggi per ottenere migliori performance domani.<br />

“RSO concept si occupa di formazione centrata esclusivamente sul<br />

mondo del retail – ha spiegato Sophie Pereira durante la conferenza<br />

- Noi siamo partiti da due constatazioni. Oggi il mondo del retail<br />

toccato dalla crisi e dalla concorrenza d’internet si trova obbligato<br />

a rivedere la sua strategia di vendita e di servizi. Esiste anche una<br />

carenza di savoir faire da parte del personale di vendita. Secondo<br />

un sondaggio Ifop commissionato dalla Fédération Française du

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