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CRITERI e INDIRIZZI per la TUTELA del PAESAGGIO - Regione ...

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quindi dal<strong>la</strong> interazione tra fattori fisico-biologici e attività umane, viste come parteintegrante <strong>del</strong> processo di costruzione storica <strong>del</strong>l’ambiente e può essere definito <strong>la</strong>complessa combinazione di oggetti e fenomeni legati tra loro da mutui rapportifunzionali, oltre che da posizioni, sì da costituire un’unità organica” 24L’accezione ecologica compendia tutti questi aspetti: il paesaggio è visto come l’insieme di tuttigli elementi presenti nell’ecosfera, considerati un tutt’uno <strong>per</strong> le re<strong>la</strong>zioni che li legano e lidefiniscono come un complesso organico di ecosistemi, comprensivo sia <strong>del</strong>l’uomo che <strong>del</strong>le sueattività.Tra gli indicatori di effettivo funzionamento <strong>del</strong> paesaggio inteso come “sistema di ecosistemi” 25 ,e tra gli elementi che <strong>la</strong> progettazione deve tenere in considerazione <strong>per</strong> integrare le istanzeambientali e paesaggistiche ai processi di trasformazione <strong>del</strong> territorio, troviamo:• <strong>la</strong> biodiversità: diversità e varietà di elementi e specie che compongono gli ecosistemi; l’uomotende a cercare <strong>la</strong> massima produttività nello sfruttamento <strong>del</strong>le risorse naturali creando sistemielementari poco diversificati, fragili e vulnerabili, mentre al contrario indici di qualitàambientale sono <strong>la</strong> ricchezza, <strong>la</strong> varietà di componenti e <strong>la</strong> diversità dei paesaggi;• <strong>la</strong> stabilità e l’equilibrio: organizzazione stabile che nel complesso <strong>per</strong>mette un più vasto campodi esistenza <strong>del</strong> paesaggio in grado di incorporare eventi esterni di disturbo (naturali e antropici)tornando in tempi più o meno rapidi alle condizioni iniziali;• l’introduzione di elementi di naturalità e di connessioni ecologiche che consentano passaggi espostamenti di materia ed energia 26 .3.4. Le componenti <strong>del</strong> paesaggio e le loro criticitàOccupandosi di interventi di modificazione <strong>del</strong> paesaggio, si ritiene utile evidenziare i diversiapprocci attraverso i quali viene letto ed interpretato. L’esame <strong>del</strong>le sue componenti <strong>per</strong>mette dicomprendere in maniera più completa le necessità di tute<strong>la</strong> e salvaguardia.24 Vittoria Calzo<strong>la</strong>ri (1969)25 La disciplina che si occupa di studiare il paesaggio definendolo “sistema di ecosistemi interagenti che si ripete con una strutturariconoscibile in un intorno definito” (Forman e Godron, 1986), è propriamente l’ecologia <strong>del</strong> paesaggio (<strong>la</strong>ndscape ecology), nata inEuropa al<strong>la</strong> fine degli anni Sessanta e diffusa in Italia a partire dagli anni Ottanta: essa, in base al<strong>la</strong> definizione di Vittorio Ingegnolisi “occupa <strong>del</strong>lo studio dei sistemi di ecosistemi come specifico livello di organizzazione biologica successivo all’ecosistema [e] deifenomeni ecologici in rapporto ai cambiamenti di sca<strong>la</strong> e di configurazione multidimensionale e gerarchica degli ecosistemi”.26 L’Unione Europea ha individuato tra i temi prioritari <strong>del</strong>le proprie politiche, azioni che <strong>per</strong>seguano <strong>la</strong> formazioni di“reti ecologiche”(intese come infrastrutture naturali e ambientali che consentono di interre<strong>la</strong>zionare e di connettereambiti territoriali dotati di naturalità) dove si o<strong>per</strong>i <strong>per</strong> <strong>la</strong> valorizzazione e lo sviluppo dei valori naturali e culturali alfine di tute<strong>la</strong>re <strong>la</strong> biodiversità esistente e <strong>la</strong> qualità <strong>del</strong>l’ambiente nel suo complesso.26

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