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CRITERI e INDIRIZZI per la TUTELA del PAESAGGIO - Regione ...

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Figura 46 - Inserimento di vegetazione ingabbionata di sassi fluvialiCOMPONENTE ANTROPICO-CULTURALE DEL <strong>PAESAGGIO</strong>Figura 47 – Il Fiume Po nel contesto urbano <strong>del</strong><strong>la</strong>città di TorinoCOMPONENTE NATURALE DEL<strong>PAESAGGIO</strong>Figura 48 - In condizioni come queste in <strong>per</strong>iodidi magra è impossibile <strong>per</strong> l’ittiofauna risalire ilcorso <strong>del</strong> torrente.parte più interna <strong>del</strong> manufatto;• in caso di realizzazione di o<strong>per</strong>e in cls, rivestire lestesse in pietra locale di adeguato spessore;• nei casi di utilizzo <strong>del</strong> cls a vista, prevedere sempreil trattamento su<strong>per</strong>ficiale di finitura attraversoidonei trattamenti chimici meccanici, fisici qualiadditivi ritardanti, fiammature, bocciardature,martellinature, uso di casseri speciali (gomma epolistirolo), ecc.• prevedere sempre, lungo le sponde, puntualiinterventi di mitigazione nei punti di ammorsamento<strong>del</strong>le o<strong>per</strong>e da realizzare (Figura 46).Per quanto riguarda gli aspetti connessi con <strong>la</strong>componente antropico-culturale <strong>del</strong> paesaggio, si reputanecessario che:• <strong>la</strong> progettazione tecnico-costruttiva sia mirata al<strong>la</strong>corretta integrazione <strong>del</strong>l'o<strong>per</strong>a con il contesto e nonlimitata al<strong>la</strong> mera funzionalità (ad esempio si dovràtener conto <strong>del</strong>l’inserimento <strong>del</strong>le o<strong>per</strong>e in contestinaturali non antropizzati o al contrario in contestiurbani – (Figura 47);• il progetto sia basato anche sull’analisi e conoscenza<strong>del</strong><strong>la</strong> tradizione locale, re<strong>la</strong>tivamente al tipo di o<strong>per</strong>ae in questo dovrà essere privilegiato l’impiego dimateriali e tecniche tradizionali.E’ necessario:• prevedere tipologie d'intervento che corrispondano acriteri di basso impatto ambientale, conservazione<strong>del</strong>le caratteristiche di naturalità <strong>del</strong>l'alveo fluviale eil rispetto <strong>del</strong>le aree di espansione, meandri, <strong>la</strong>nche ere<strong>la</strong>tive zone umide collegate. Tali tipologie devonoessere preferibilmente improntate a tecniche diingegneria naturalistica;• restituire il più possibile al fiume <strong>la</strong> fascia fluviale,salvaguardandone al massimo <strong>la</strong> libertà didivagazione, ridurre al minimo le interferenze nel<strong>la</strong>dinamica evolutiva <strong>del</strong> fiume e degli ecosistemifluviali;• evitare, <strong>per</strong> quanto tecnicamente opportuno, <strong>la</strong>manomissione o <strong>la</strong> riduzione <strong>del</strong><strong>la</strong> vegetazioneripariale, ripristinandone <strong>la</strong> continuità <strong>del</strong><strong>la</strong>vegetazione ed evitando presenze di su<strong>per</strong>fici sterilicontinue;• realizzare tutti gli intervento in alveo, salvo quellicondotti in somma urgenza nel caso di fenomenialluvionali, in modo da interferire il meno possibile97

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