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Tinarelli - 2008 - Le antiche pilerie italiane e lindustria risiera

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PROSPEZIONE STORICA DELLA LAVORAZIONE<br />

DEL RISO IN ITALIA<br />

Origine dei metodi di lavorazione dei riso grezzo<br />

Il periodo in cui ebbe origine la coltivazione del riso in Italia resta ancora controverso<br />

nell’assenza di notizie accertate. Un primo documento, ritrovato nel 1879<br />

da Targioni Tozzetti, documento che precede di qualche anno quello degli Sforza, i<br />

Signori di Milano, ricorda che in quel di Pisa, nella piana del Serchio, fu coltivato<br />

riso nel 1468. Un certo <strong>Le</strong>onardo Colto dei Colti chiedeva ai Signori Priori della<br />

Libertà e Gonfalonieri della Giustizia del popolo fiorentino di avere facoltà di coltivarlo:<br />

'‘Veduto che li seminandovi del riso ve lo farebbe in grande quantità”.<br />

I termini con cui fu espressa la domanda invitano a presupporre che la coltivazione<br />

fosse nota e da tempo in atto, in quella piana о altrove; se la coltivazione<br />

era esercitata, è certo che anche l’elaborazione del prodotto era in un qualche<br />

modo in predicato о già a compimento.<br />

Il mortaio dell’antichità per lo sfarinamento dei cereali (museo del Louvre).<br />

<strong>Le</strong> origini della lavorazione del riso grezzo e i metodi in uso per renderlo bianco<br />

sono anch’essi oscuri nei loro primi passi. Alcune delle <strong>antiche</strong> raffigurazioni<br />

d’arte, d’origine asiatica, ricalcano immagini tese ad illustrare il millenario impiego<br />

del mortaio nelle sue forme le più differenti, strumento in uso pure in occidente<br />

agli speziali e agli antichi cerusici, quando disposti alla preparazione di<br />

pozioni medicali.

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