04.06.2016 Views

Tinarelli - 2008 - Le antiche pilerie italiane e lindustria risiera

Tinarelli - 2008 - Le antiche pilerie italiane e lindustria risiera

Tinarelli - 2008 - Le antiche pilerie italiane e lindustria risiera

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Oltre la grolla e il brillone erano utilizzati anche altri strumenti a nome: Cloèt<br />

e Glaceur che non ebbero storia, si diffusero assai poco.<br />

Il Lustrino 0 Spazzola<br />

Fu nello stesso periodo che si propose un altro utile stmmento: la spazzolatrice<br />

meccanica del riso lavorato, detta “Lustrino” о “Spazzola”. Si era resa necessaria<br />

per eliminare le untuose polveri delle farine di lavorazione che, come norma,<br />

restavano aderenti alla superficie dei grani di riso. Lo strumento era composto<br />

da un tronco di cono rovesciato di legno, sulle cui pareti era ancorata mediante<br />

chiodi una corda di canapa о altro materiale simile, a volte era un sacco tronco<br />

conico in tela a rivestirlo; poteva essere anche una pelle di montone, preferita<br />

perché lasciava il riso non solo pulito ma anche più lucido.<br />

Un secondo tronco di cono con parete a rete metallica, esterno e coassiale al<br />

primo, era disposto a involucro a filtrare le farine: il primo cono era fatto ruotare<br />

entro il secondo. Il riso raffinato, introdotto dall’alto, costretto dal moto rotatorio<br />

a scorrere verso la periferia, scendeva strisciando lungo la rete metallica. Il<br />

tessuto di canapa con il moto si allargava e il riso, nella discesa, rilasciava le farine<br />

estromesse dai fori della rete e recuperate; il riso veniva raccolto nella parte<br />

inferiore dello strumento. Chi è che non ravvisi una somiglianza del cono caratteristico<br />

della futura Amburgo!<br />

La pileria agricola dei primi tempi, è stato ricordato, era costruita nelle Cascine:<br />

piemontesi e lombarde, nelle Corti veronesi e mantovane о nei Poderi emiliani<br />

- assai nota quella del castello di Bentivoglio - dove si provvedeva a compiere<br />

la pilatura del risone prodotto nelle vicine risaie dell’azienda agricola.<br />

La pileria operava di norma soltanto al cessare della fase irrigua nei campi, in<br />

autunno fino a primavera inoltrata; la pilatura era sospesa quando l’acqua si rendeva<br />

di nuovo necessaria alle risaie e alle altre colture irrigue. Era consuetudine che<br />

la pileria si prestasse anche a lavorare il risone prodotto dai risicoltori vicini che<br />

non disponevano di una propria Pila. La pratica era definita “Motura” - da molitura<br />

о molenda - così come era antica consuetudine per la molitura dei cereali.<br />

L’interesse dei primi risicoltori pilatori nell’esercitare la lavorazione del riso<br />

non si concludeva nella economia <strong>risiera</strong> ma si perfezionava all’interno di quella<br />

agricola aziendale. I sottoprodotti della pilatura erano destinati alla “Bergamina”<br />

cioè era a beneficio alimentare del bestiame in allevamento e a quello di bassa<br />

corte. La Buia о Pula, con il “Pistino”, “Puntina” о “Risino”, come si voglia<br />

indicare questa minuta rottura del riso, era per le vacche lattifere, mescolata alle<br />

crusche di altri cereali о a foraggi poveri, anche per i cavalli. Il “Pulone”, a dire<br />

la lolla, quando non macinata e alimento al bestiame, era utilizzato come sedime<br />

per la stabulazione degli animali e nella porcilaia, oppure offerta al pollame che<br />

vi trovava residui di cui nutrirsi. Tutto utile anche a produrre letami per la fertilizzazione<br />

dei campi.<br />

Presto s’iniziò anche a macinare la lolla con la macina: la “Molazza”; nel milanese,<br />

la ruota, era ricavata dalla “breccia di Bersani”, una cava sita nei pressi di<br />

Monza. La lolla era così trasformata in farine più о meno fini, per cernita dallo<br />

“sciassetto” e poste in commercio miscelate alle crusche di altri cereali destinate<br />

37

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!