la_toscana_marzo_2017 (1)

Rime
Sparse
Anna
Balsamo
La poesia narrante della poetessa fiorentina
tra estasi per l’arte e impegno civile
Una comitiva di Carnevale
(Ispirazione da un quadro del
Guercino)
Scena antica in campi lunghi.
Festaioli in comitiva
personaggi d’invitati
lontani in un parco
vanno verso l’uscita del giardino
dispersi dalla fine della veglia,
già sta crescendo il sole,
lasciano la villa:
son trascorse anche queste ore
della vita tra candelabri
di sogni e desideri
e la festa era ed è stata
l’isola che non c’è.
Bei colori delle vesti
delle maschere, nel primaticcio
giorno, come coriandoli in fuga
nel vento per nascondere alla luce
la fine della fantasmagoria.
S’immagina che non visibile
nel quadro, non lontano,
un contadino guidi
un carro che è trainato
da un grosso cavallo
verso le pesanti ore del lavoro
e che, sempre non visibili,
dei cocchi attendano
i festaioli stracchi
verso pesanti ore
di sonno nei letti,
sotto baldacchini, in coltri di piume.
Eccola
E ora, eccola!
Lei non si muove più:
non pensa, non esce, non parte,
non danza, non corre, non ride,
non piange, non piace, non grida,
non canta, non chiede,
non lavora, non parla.
Hai vinto, uomo!
Lei è come tu la volevi: “supina”.
Una piccola smorfia / che parola non è
le sta sul viso contratta,
marmata…
SILENZIO! Le hai regalato per ultimo
un gran rosso vestito lustro viscido
sul pavimento, lago di sangue:
così quello che le costò
partorirti i figli.
Come sei stato “bravo”!
Il tuo coltivato furore
in un solo gesto ha polverizzato
lunga fatica d’evoluti secoli.
Chi? Lei, libera ?! Eccola!
Bastava, hai dimostrato,
“l’ardimento” di fare
scattar l’ultimo anello / della catena Vita
e, con la Morte, addio
conclamate libertà!
Nel lago del suo bel vestito
rosso da sera
– che tu, di Vita e Morte padrone, le hai donato –
nella stanza si specchia / il lampadario acceso.
(Contro il femminicidio)
24 Anna Balsamo