la_toscana_marzo_2017 (1)
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Arte del<br />
a cura di<br />
Vino Paolo Bini<br />
Presentiamo in anteprima <strong>la</strong> nuova<br />
annata produttiva dei vini toscani che<br />
stanno per entrare sul mercato<br />
foto di Guido Or<strong>la</strong>ndi<br />
Mese di grande suggestione e viatico verso <strong>la</strong> nuova<br />
annata produttiva, febbraio rappresenta per il vino toscano<br />
<strong>la</strong> presentazione in anteprima dei nuovi prodotti<br />
che saranno presto messi sul mercato.<br />
Spazi esclusivi allestiti in tutta <strong>la</strong> regione con Firenze al centro<br />
di una settimana interamente dedicata agli appassionati e<br />
esperti internazionali del bere eccelso.<br />
Il Consorzio vino Chianti, il 12 febbraio, ha accolto i suoi numerosi<br />
“lovers” al<strong>la</strong> Fortezza da Basso con un riscontro impressionante<br />
di adesioni sia da parte degli operatori che dei<br />
normali consumatori. Oltre 100 aziende espositrici per 500<br />
etichette da assaggiare e valutare al<strong>la</strong> luce di una vendemmia<br />
2016 dalle grandi aspettative.<br />
Fermiamoci un attimo a riflettere…conoscete realmente il<br />
significato enoico di Chianti?<br />
Sveliamo il nostro progetto “Arte del Vino” che nasce oggi<br />
come rubrica di avvicinamento al<strong>la</strong> cultura del buon bere, al<strong>la</strong><br />
riscoperta del<strong>la</strong> nostra tradizione con qualche pillo<strong>la</strong> di conoscenza<br />
e un po’ di suggerimenti per saperne di più sul mondo<br />
del vino: come degustarlo al meglio, come eventualmente<br />
abbinarlo e, soprattutto, come poterlo realmente apprezzare<br />
in tutta <strong>la</strong> sua qualità a partire dai nostri territori.<br />
Il Chianti, dicevamo, significa vino storico delle nostre colline<br />
centrali che idealmente racchiudono e cingono quel nucleo<br />
ancor più tradizionale del territorio che da Firenze arriva fino<br />
a Siena, conosciuto da tutti come Chianti C<strong>la</strong>ssico.<br />
Colli fiorentini, aretini, senesi, pisani e poi l’areale di Montespertoli,<br />
del Montalbano pratese e del<strong>la</strong> Rufina: il Chianti<br />
oggi unisce le varie province toscane in un prodotto che fa<br />
del<strong>la</strong> bevibilità gioiosa e fruttata <strong>la</strong> sua arma vincente anche<br />
sul mercato internazionale dove sta vivendo un momento di<br />
forte ripresa dopo anni di luce altalenante pur rimanendo stabilmente<br />
fra i vini italiani più esportati all’estero.<br />
L’ottimo Chianti deve portare con sé i profumi del<strong>la</strong> ciliegia e<br />
dei fiori rossi, in bocca non deve aggredire ma al tempo stesso<br />
permanere con il suo gusto ed un finale piacevolmente<br />
agrumato che invita a un nuovo sorso.<br />
L’uva Sangiovese è l’artefice del<strong>la</strong> sua qualità nonché il trait<br />
d’union con il più nobile e tradizionale vino del<strong>la</strong> Toscana: il<br />
Chianti C<strong>la</strong>ssico.<br />
Sono passati più di 300 anni dal 1716 quando il Granduca<br />
Cosimo III determinò il territorio fra Firenze e Siena come<br />
uno dei migliori per produrre il vino toscano. Lo storico marchio<br />
del Gallo Nero si è evoluto nei tempi affinando il suo<br />
gusto grazie all’opera di mani sapienti e nobili appassionati<br />
come Bettino Ricasoli che nel 1872 definì <strong>la</strong> giusta ricetta<br />
a base di uve Canaiolo, Malvasia, Trebbiano ma soprattutto<br />
il Sangiovese che oggi rappresenta almeno l’80% dell’uvaggio<br />
richiesto con l’eventuale aggiunta di succo proveniente<br />
esclusivamente da vitigni a bacca nera.<br />
La grande potenzialità dei suoi acini rega<strong>la</strong> un vino che, soprattutto<br />
nel<strong>la</strong> versioni Gran Selezione e Riserva, se degustato<br />
giovane deve avvolgere con sapori di amarena e profumi<br />
di vio<strong>la</strong> chiudendo con un po’ di astringenza data dai tipici<br />
tannini fondamentali per <strong>la</strong> longevità del vino e <strong>la</strong> sua conservazione<br />
per anni in bottiglia.<br />
Sono state quasi 700 le etichette degustate il 13 e 14 febbraio<br />
al<strong>la</strong> Stazione Leopolda a Firenze, un grande successo per <strong>la</strong><br />
Chianti C<strong>la</strong>ssico Collection dove i vini del<strong>la</strong> nuova annata 2015<br />
hanno confermato all’assaggio le grandi aspettative di una<br />
vendemmia eccellente e sicuramente migliore del<strong>la</strong> difficoltosa<br />
2014. Ottimo auspicio per proseguire <strong>la</strong> notorietà ottenuta<br />
recentemente attraverso <strong>la</strong> sinergia con i territori dello Champagne<br />
di Reims ed il mondo cinese.<br />
Chianti C<strong>la</strong>ssico Collection <strong>2017</strong>, Stazione Leopolda, Firenze<br />
Chianti Lovers, Fortezza da Basso, Firenze<br />
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Arte del Vino