20.03.2017 Views

la_toscana_marzo_2017 (1)

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Itinerari<br />

Insoliti<br />

a cura di<br />

Barbara Santoro<br />

La<br />

Scarzuo<strong>la</strong><br />

Marco So<strong>la</strong>ri e<br />

Barbara Santoro<br />

di Barbara Santoro<br />

Una città ideale in<br />

terra umbra<br />

La Scarzuo<strong>la</strong> è un luogo incantato in provincia di Terni,<br />

tra le verdi colline dell’Umbria. Si narra che nel 1218 San<br />

Francesco di Assisi trovandosi in quel<strong>la</strong> zona si costruì<br />

una capanna fatta con <strong>la</strong> “scarsa”( pianta palustre tipica del<strong>la</strong><br />

zona). Innamoratosi del luogo, il Santo vi fondò un Convento<br />

piantando un alloro e una rosa da cui miracolosamente era<br />

sgorgata una fonte al<strong>la</strong> quale ancora <strong>la</strong> gente del luogo porta<br />

devozione. Nel<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> chiesa del convento è custodito un<br />

affresco del<strong>la</strong> prima metà del XIII secolo, uno dei primi ritratti<br />

del Santo in “levitazione”.<br />

I Conti di Marciano fecero costruire <strong>la</strong> chiesa e i Frati Minori<br />

tennero il convento fino agli ultimi anni del ‘700, quando<br />

passò nei possedimenti dei Marchesi Misciatelli di Orvieto.<br />

Nel 1956 fu acquistato e poi restaurato da Tomaso Buzzi noto<br />

architetto mi<strong>la</strong>nese, artista e designer. Anche il terreno intorno<br />

al convento fu acquistato dal Buzzi che volle costruire un<br />

complesso architettonico scaturito dal<strong>la</strong> sua fervida immaginazione.<br />

Così nacque questa città ideale scenograficamente<br />

spettaco<strong>la</strong>re, strutturata come una grande “macchina teatrale”<br />

con un itinerario surreale di monumenti qui rappresentati<br />

in scale ridotta. Il Colosseo, il Partenone, il Pantheon,<br />

l’Arco di Trionfo, <strong>la</strong> Piramide, <strong>la</strong> Torre dei Venti, il Tempio<br />

di Vesta e l’Acropoli appaiono davanti ai nostri occhi facendoci<br />

gridare al “miracolo”. Labirinti, camminamenti, creature<br />

fantastiche, architetture provocatorie, simboli esoterici e<br />

massonici, strutture circo<strong>la</strong>ri come osservatori astronomici<br />

arabi, costruzioni zoomorfe, tebaidi e pozzi di meditazione<br />

sono alcune delle zone realizzate sul rilievo del terreno e collegate<br />

fra loro da gradinate e grandi vasche, e sono questi<br />

che accolgono i visitatori.<br />

La città ideale di Buzzi, che ha intrigato artisti e psicanalisti,<br />

appare come una sedimentazione di scienza e mistero, di segreti<br />

millenari e memorie recondite che offrono spazi mentali<br />

illuminati a chi è incline a meditare sull’infinito o ad immaginare<br />

“mondi paralleli”.<br />

Il complesso architettonico proietta a tal punto le nostre fantasie<br />

e le nostre angosce da suscitare sensazioni di straniamento<br />

e meraviglia. Questo fu ispirato all’Hypnerotomachia Poliphili<br />

ovvero quel Polifilo di Francesco Colonna, un romanzo allegorico<br />

del 1499 che ha tormentato generazioni di studiosi.<br />

Tomaso Buzzi non riuscì a vedere terminata <strong>la</strong> sua città ideale<br />

ma <strong>la</strong> sua eredità artistica è stata raccolta dal nipote Marco<br />

So<strong>la</strong>ri che ha completato <strong>la</strong> parte mancante.<br />

Ma chi era Tomaso Buzzi?<br />

Tomaso Buzzi, nato a Sondrio nel 1900 e morto a Rapallo<br />

nel 1981, è stato un noto architetto designer e arredatore<br />

italiano, dotato di una personalità fuori del comune. Dopo <strong>la</strong><br />

<strong>la</strong>urea in architettura al Politecnico di Mi<strong>la</strong>no, entrò nel 1927<br />

a far parte dell’Associazione “il Labirinto” con Paolo Venini,<br />

Giò Ponti, Car<strong>la</strong> Visconti di Modrone, Emilio Lancia e Pietro<br />

Chiesa. Dal ’28 al ’34 pubblicò molti articoli su progetti contemporanei<br />

e sul tema dei giardini su Domus e su Dedalo<br />

rivista di Ugo Ojetti. Tra il 1932 e il 1934 divenne direttore<br />

artistico del<strong>la</strong> Venini & C. per <strong>la</strong> quale ideò una serie di<br />

vasi dal<strong>la</strong> forme c<strong>la</strong>ssiche ottenuti attraverso l’e<strong>la</strong>borazione<br />

di tecniche tradizionali. Col<strong>la</strong>boratore di Giò Ponti, contribuì<br />

nell’organizzazione di diverse manifestazioni nazionali ed internazionali<br />

di carattere artistico tra cui <strong>la</strong> Triennale di Mi<strong>la</strong>no<br />

e <strong>la</strong> Mostra nazionale dello Sport.<br />

Dopo il 1945 <strong>la</strong>vorò per le più note famiglie del<strong>la</strong> nobiltà e<br />

dell’industria italiana (dai Volpi di Misurata agli Agnelli, dai<br />

Cini ai Contini- Bonacossi, dai Necchi-Campiglio ai Pirelli, dai<br />

Crespi agli Olivetti).<br />

Snob, dandy, partigiano, bibliofilo colto, ironico e tormentato custode<br />

del bon ton, dopo anni di crisi trovò nel<strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong><br />

Scarzuo<strong>la</strong> <strong>la</strong> spinta per creare quasi un Museo del<strong>la</strong> Memoria.<br />

Se decideremo di visitare questo luogo magico aperto in<br />

esclusiva per noi, saremo accolti dal nipote Marco So<strong>la</strong>ri che<br />

ci aprirà il convento, <strong>la</strong> vil<strong>la</strong> e ci guiderà nel percorso intellettuale<br />

e nel verde dell’affascinante giardino.<br />

www.<strong>la</strong>scarzuo<strong>la</strong>.com<br />

Sabato 1 aprile partenza ore 9,00 con pullman privato<br />

da Viale Verga (accanto al parcheggio gratuito del<br />

Museo del Calcio), pranzo seduto in ambiente raffinato<br />

con cibo tipico del<strong>la</strong> cucina umbra.<br />

Rientro in serata (max 25 persone).<br />

Per informazioni chiamare il numero: 328/6577705<br />

(Giorgia)<br />

52<br />

LA SCARZUOLA

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!