la_toscana_marzo_2017 (1)

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Ritratti d’artista Giuliana Signorini di Daniela Pronestì Una figura femminile intenta a liberarsi dall’abbraccio tanto materno quanto vorace della pietra grezza. E mentre emerge dal blocco, insieme a lei anche lo spirito si affranca dal peso della materialità, dal caos dell’informe. A queste riflessioni ci guida la Prigioncina di Giuliana Signorini, opera marmorea degli anni Novanta, da poco insignita di un importante riconoscimento nell’ambito della prima edizione del Premio Leoncino Arte, indetto a Pistoia - capitale della cultura italiana 2017 - dall’associazione culturale Brigata del Leoncino. Un premio che ristabilisce il legame, mai del tutto interrotto, tra l’artista e la sua città d’origine, che per prima l’ha vista avvicinarsi al linguaggio plastico grazie agli insegnamenti dello scultore pistoiese Cleto Lapi. Un incontro scritto nelle trame del destino, quasi un segno rivelatore di una vocazione irresistibile alla forma scolpita e al segno dipinto, anime entrambe di un’espressività nutrita di forza e di grazia al medesimo tempo. Forza che, pensando alla Prigioncina, guida lo scalpello nell’eterna lotta contro l’opporsi e il resistere della materia all’intervento formatore; grazia che ammanta le forme piene e tornite del corpo di donna finalmente svelato. Nell’alternanza di finito e non finito, di chiara ascendenza michelangiolesca, risiede il senso di un processo creativo perennemente in bilico fra istintività e pensiero. Altre opere dello stesso periodo, confermano la volontà di cercare nella dialettica tra la forma compiuta e la materia sbozzata un valore poetico. Si pensi, ad esempio, al marmo Maternità, dove l’elemento figurale imprigionato nel blocco ad eccezione dei volti diventa metafora del vincolo affettivo tra madre e figlio. Oppure all’alabastro Eva, dove la levigata finitezza del profilo è accentuata dal disporsi dinamico e libero della chioma ottenuta incidendo appena la superficie. Un premio, quello conferito a Giuliana Signorini, che giunge al culmine di una vita dedita all’arte e alla bellezza, celebrandone, unitamente al talento di scultrice, gli indiscussi meriti artistici. la casa dello scultore Cleto Lapi le favorisce quell’amicizia. Presso il suo studio farà un aurorale apprendistato d’artista. Lapi è uno scultore classicista, quando sarà impegnato in una statua che celebra il leggendario generale Smuts del Sud Africa, Giuliana avrà per primo impegno - lo ricorda sorridendo – di modellare un grosso bottone della divisa militare. di Marcello Vannucci Sulla barca un dio (o una dea) superstite alla catastrofe del mondo antico mi seduce e mi scorta all’altra riva dove mi mostra quello che non vedono solitamente gli occhi, la sua voce non ho mai udita prima e riconosco: sono questi versi di Pasquale Siano che si alleano alla statua dell’Eva in alabastro che invita al puro conoscere di un mondo indebitamente sconosciuto. Ed è in parte la funzione di questa mostra di opere di Giuliana Signorini che possiede il segreto di una epifania recata in coppe dalla natura diversa, nell’incontro di colori e segni che l’artista ha mescolati assieme, alla ricerca di un suo concerto tratto da un più che privato spartito. […] E poi ecco come a misura quel pietroso “Gufo”, segno di una cercata - e forse mai da ritrovarsi! - saggezza, che serva alla ragione. Se poi serve, servire la ragione. di Pier Francesco Listri Brano tratto dalla monografia dell’artista Tracce della mia vita nell’arte (edizioni Pegaso, 2008) Giuliana Signorini nasce in una città cara agli artisti, la Pistoia di Marino Marini, di Iorio Vivarelli e di Sigfrido Bartolini, anche del poeta Bigongiari. Grazie al padre, amante delle arti e al clima della città, la piccola Giuliana respira giovanissima il senso delle forme. Ma la contiguità del villino paterno con La prigioncina, marmo, cm 34 x 21 x 25, 1996 Eva, alabastro, cm 47 x 30 x 10, 1994 Alcune opere di Giuliana Signorini, vincitrice del primo premio nella sezione scultura del Premio Leoncino Arte 2017, saranno esposte dal 4 al 18 marzo presso la Galleria del Leoncino di Pistoia (Via della Madonna 45) 54 Giuliana Signorini
Presente al primo festival nazionale del libro a Firenze Si é svolta, con grande successo ed affluenza, alla Fortezza da Basso a Firenze, il primo Festival Nazionale del Libro, una manifestazione davvero magnifica che ha visto il susseguirsi di molteplici espressioni artistiche della parola, coinvolgendo grandi scrittori, filosofi, cantautori, istituzioni, disegnatori, fumettisti, artisti, storici, filologi e linguisti, dove il grande protagonista é stato il lettore. Arkewine in questa manifestazione ha partecipato insieme all’editore Roberto Massari proponendo la lettura di interessanti libri accompagnati da degustazioni di “vini da leggere, da raccontare e per viaggiare”. Il Presidente del Consiglio della Regione Toscana Eugenio Giani con l'editore Roberto Massari ed il figlio, con il titolare dell’azienda Le Vigne Giuseppe Fulghesu, con Matteo Targioni di F.B. di Massimo Cremasco e Mario Deligia In questa tre giorni abbiamo presentato alcuni libri: - Ali-menthal Strategy nutri la mente e raggiungi l’eccellenza di Valentina Guttadauro, Matteo Sinatti e Marco Stabile...un libro che merita di essere letto o da regalare in ogni occasione. - L’uovo di Colombo che Arkiwine redigerà durante quest’anno a cura di Elena Maria Petrini, vede raccolte Nella foto, Valentina Guttadauro una serie di ricette tematiche con Matteo Sinatti e Marco Stabile dei grandi chef come Marco Stabile, Stefano Pinciaroli ed altri, che per ognuna prevede un abbinamento ad hoc con bevande e condimenti; il tutto con la supervisione di una squadra di professionisti ed esperti come l’aromatiere Donato Creti, il sommelier Paolo Bini, il giornalista Paolo Pellegrini e tanti altri che saranno invitati a partecipare come Sonia Donati di Slow Food, il sommelier Natasha Santandrea, l’Amministratore Delegato di Antinori Renzo Cotarella e il prof. Roberto Barale, dell’Universita degli Studi di Pisa, Dipartimento Biologia, Genetica del Gusto, Giuseppe Pandolfo arkiwine 55
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Toscana Cultura - Anno 5 - Numero 3
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