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SUONO n° 524

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SELECTOR<br />

di Carlo D’Ottavi<br />

Grandi classici<br />

Due dischi di recentissima uscita dedicati a celebri pagine che la bontà delle interpretazioni rendono ancora stimolanti<br />

ed emozionanti all’ascolto.<br />

“La sfida di questa musica è<br />

ancora viva perché si possono<br />

approfondire sempre di più i<br />

misteri del pezzo. È infinito sia<br />

dal punto di vista musicale che<br />

emotivo. Tutto in esso è connesso.<br />

Non c’è una nota casuale, eppure<br />

sembra improvvisata. Quindi è<br />

un mistero che incuriosirà e occuperà<br />

i musicisti per sempre”<br />

Murray Perahia<br />

BEETHOVEN<br />

Piano Sonatas Op.106<br />

Hammerklavier & Op.27/2<br />

Moonlight<br />

Murray Perahia pianoforte<br />

DG No. 4798353<br />

Dopo anni di studio dei<br />

manoscritti originali,<br />

degli schizzi di lavoro e<br />

delle edizioni pubblicate durante<br />

la vita del compositore, e dopo<br />

aver editato la nuova edizione<br />

di Henle Urtext delle sonate per<br />

pianoforte di Beethoven complete,<br />

Perahia presenta due delle<br />

sonate più famose di Beethoven<br />

come una rivelazione. Perahia<br />

affronta la sonata Hammerklavier<br />

per la prima volta quando<br />

aveva venticinque anni ma, solo<br />

quarant’anni dopo, ha deciso di<br />

registrarla, insieme a un altro<br />

caposaldo della scrittura pianistica<br />

beethoveniana, la sonata Al<br />

Chiaro di Luna. L’Hammerklavier<br />

è considerata una sfida non<br />

solo perché è una delle pagine<br />

pianistiche tecnicamente più<br />

impegnative ma anche per la sua<br />

lunghezza, che richiede un livello<br />

di concentrazione psicofisica<br />

fuori dal comune. La prolungata<br />

gestazione ha prodotto benefici<br />

facilmente udibili in questa nuova<br />

registrazione.<br />

I quaranta minuti dell’interpretazione<br />

di Perahia ne fanno una<br />

delle interpretazioni più veloci,<br />

eppure non risulta mai affrettata<br />

o troppo veloce, in parte grazie<br />

alla chiarezza e convinzione che<br />

Perahia porta, con una grande<br />

attenzione al bilanciamento delle<br />

diverse voci, in parte per l’attenzione<br />

che presta alla chiusura<br />

delle frasi. Allineato con questa<br />

flessibilità del fraseggio, Perahia<br />

cattura tutti gli umori e i colori<br />

cangianti, principalmente attraverso<br />

l’uso intelligente di una<br />

vasta gamma di dinamiche, in<br />

particolare nel secondo movimento,<br />

dove riproduce gli accenti<br />

con grande effetto. Il terzo movimento,<br />

un Adagio sostenuto esteso,<br />

ancora una volta, è affrontato<br />

da Perahia con la giusta fluidità,<br />

senza mai perdere la concentrazione<br />

sulla direzione generale. È<br />

così anche per Al chiaro di Luna.<br />

Il primo movimento di questa<br />

sonata è sicuramente uno dei<br />

più noti nel repertorio, difficile<br />

dunque immaginarsi qualcosa<br />

di nuovo. È affascinante, quindi,<br />

sentire come Perahia riesca a<br />

trovare momenti di luce e ombra<br />

interpretativa; non è certamente<br />

solo un caso di tocco. Ci sono<br />

diversi momenti di sottigliezza<br />

che implicano cambiamenti improvvisi<br />

di dinamica che Perahia<br />

fa in modo di evidenziare, e fa la<br />

differenza mostrando la sua matura<br />

sensibilità. Poiché il pezzo è<br />

così familiare al giorno d’oggi, è<br />

facile dimenticare quali idee ed<br />

effetti nuovi Beethoven abbia<br />

introdotto in questo movimento,<br />

sia in termini di forma, non a<br />

caso è sottotitolata Sonata quasi<br />

una Fantasia, sia per l’innovativo<br />

utilizzo del pedale per creare<br />

nuove trame. Perahia si appoggia<br />

a questa idea di essere più di una<br />

fantasia, e aggiunge una meravigliosa<br />

libertà al suo modo di suonare.<br />

Allo stesso modo l’ultimo<br />

movimento non è semplicemente<br />

un esercizio per suonare arpeggi<br />

molto veloci, abilità che non<br />

manca davvero a Perahia, che<br />

però si concentra anche sui piccoli<br />

dettagli, che sfociano poi in<br />

un arpeggio simile a una scossa<br />

elettrica.<br />

Da segnalare che questo disco è<br />

disponibile in CD, LP, in download<br />

fino all’Hi-Res 24 bit / 96 kHz.<br />

86 <strong>SUONO</strong> marzo 2018

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