SUONO n° 524
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Venyl 2017<br />
Testo Salvatore Nocerino - foto Geme Omar De Lazzari<br />
Non solo musica, non solo vinile, non solo la solita fiera del disco, bensì Venyl! Pensata più come evento<br />
a suo modo unico che come una semplice fiera del disco.<br />
Èquesta l’impronta che hanno voluto<br />
dare gli organizzatori Jonatha Balliera<br />
e Marco Mazzolin a Venyl, un evento<br />
immortalato quest’anno dalla foto di rito a<br />
opera di Geme Omar De Lazzari; al tre di Jonatha<br />
(sul palco con il suo megafono) tutto il<br />
pubblico di Venyl alza il disco che ha acquistato<br />
e il momento viene catturato dall’otturatore<br />
di Omar. Momento rappresentativo di un’atmosfera<br />
goliardica che va ben oltre la ricerca<br />
e il puro collezionismo. La quinta edizione di<br />
Venyl (3 dicembre a Marghera, VE) ha visto<br />
cinquanta tra i migliori espositori in Italia (e<br />
qualcuno estero) che hanno riempito oltre<br />
250 metri lineari di banchi dando spazio a<br />
tutti i generi musicali in tutti i formati (33/45<br />
giri, mix, CD, nastri). L’evento, inoltre, è stato<br />
rinforzato da interventi a ritmo di musica in<br />
cui si sono esibiti Dj e musicisti di vario genere,<br />
dall’hip hop al funky, e che hanno accompagnato<br />
Venyl per tutta la giornata.<br />
Questa edizione ha visto un flusso di 1.650<br />
persone: considerando la tipologia di evento,<br />
un flusso così ampio di persone fa di Venyl<br />
una fiera da record nel veneziano. Il pubblico<br />
si divide tra collezionisti e giovani (circa<br />
l’80-90%), focalizzati meno sull’acquisto e<br />
principali destinatari dell’evento. Molti hanno<br />
appena finito il liceo o sono studenti universitari,<br />
quindi difficilmente hanno un lavoro o<br />
sufficiente potere economico da potersi permettere<br />
il vinile. Di conseguenza la tendenza<br />
di Venyl non è quella della più classica fiera del<br />
disco dove il cliente spende centinaia di euro<br />
per un solo disco, ma mira più alla quantità,<br />
ovvero alla vendita di più dischi a un prezzo<br />
più contenuto, venti o trenta euro circa. Non si<br />
distacca però completamente dalle altre fiere<br />
del disco: resta comunque un posto fatto anche<br />
per collezionisti... Tra le tante copie è stato<br />
venduto anche un disco dei Beatles al prezzo di<br />
400 euro! Gli organizzatori sono stati i primi a<br />
voler dare a questa fiera un’impronta diversa,<br />
come dice Jonatha: “Non è la solita noia, la<br />
gente deve entrare e divertirsi”. E Venyl è, a<br />
tutti gli effetti, un evento musicale: uno dei<br />
momenti topici è l’estrazione alla quale partecipano<br />
tutti i frequentatori di Venyl. All’ingresso<br />
viene distribuito un numero che per<br />
cinque estrazioni nell’arco dell’intera durata<br />
dell’evento può far vincere ai clienti un vinile.<br />
Tra gli altri espositori di Venyl spicca Breno<br />
Corrado della Punishment 18 Records,<br />
espositore abbastanza settoriale che si occupa<br />
principalmente di Metal. Il suo cliente di riferimento<br />
non è il semplice collezionista ma<br />
l’ascoltatore: come sostiene lo stesso Corrado il<br />
Metal è un vero e proprio stile di vita che vede<br />
la musica parte attiva e non si limita né può<br />
in nessun caso ridursi al solo oggetto fisico.<br />
Corrado nota una grande affluenza soprattutto<br />
di giovani a questa quinta edizione di<br />
Venyl, appassionati soprattutto all’Hip Hop<br />
e ai grandi classici del Rock; gira molto e fa<br />
molte fiere e per lui l’LP rappresenta un ascolto<br />
diverso, che richiede tempo, ed è consapevole<br />
che questa grande affluenza così giovane sia<br />
spesso anche frutto di una moda vintage. Sostiene,<br />
infatti, che anche la musicassetta stia<br />
tornando e troverà il suo spazio in un mercato<br />
in cui tutto è più facilmente fruibile attraverso<br />
l’mp3 e gli smartphone. Per Corrado un<br />
aspetto importante che è venuto a mancare<br />
con l’e-commerce e l’ascolto via mp3 che si<br />
ritrova invece in una fiera del disco è il dialogo<br />
e l’incontro; manca il lato umano del dialogare<br />
con il commerciante che ti aiuta nella scelta<br />
e a trovare quello che stai cercando. Una fase<br />
da cui poi nasce il confronto e la trasmissione<br />
della passione per questo o quell’altro artista<br />
o genere.<br />
Marco è un espositore privato ed è più carico<br />
ed entusiasta che mai! Tra i suoi banchi d’esposizione<br />
erano presenti moltissimi dischi di<br />
ogni genere e tante rarità con tirature limitatissime<br />
che facevano gola a tutti! La maggior<br />
parte dei suoi clienti, sostiene, compra il disco<br />
per nostalgia. Comprano soprattutto musica<br />
che richiama emozioni legate, ad esempio, a<br />
eventi di quand’erano piccoli o più giovani;<br />
dischi che riportano a quel tempo e che magari<br />
già possedevano in CD o audiocassetta e che<br />
appartenevano a un periodo per loro rilevante.<br />
Uno spazio che ti riporta a un momento<br />
della tua vita. Poi ha anche moltissimi clienti<br />
che acquistano per curiosità, per ascoltare<br />
qualcosa che non hanno mai sentito. Anche<br />
Marco riconosce un’affluenza principalmente<br />
molto giovane e ricorda che anni addietro<br />
<strong>SUONO</strong> marzo 2018 95