08.03.2018 Views

SUONO n° 524

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Secondo noi la classica<br />

DEBUSSY & FAURÉ<br />

Ariettes Oubliéess, La Mer &<br />

Prelude to Pénélope, Pélleas et<br />

Melisande<br />

Dir. Robert Ticciati – Deutches Symphonie<br />

Orchester Berlin<br />

Linn Records CKD 550 in formato<br />

CD e download Hi Res 24/192 Studio<br />

Master<br />

Un direttore d’orchestra<br />

inglese di scuola italiana<br />

che dirige un’orchestra<br />

tedesca con un solista<br />

ceco in un programma di musica<br />

francese: uno splendido esempio<br />

di Europa unita. Un disco che<br />

accosta due compositori francesi<br />

contemporanei che ben rappresentano<br />

le due opposte tendenze<br />

della musica classica francese a<br />

cavallo del ’900. Una fortemente<br />

influenzata dalla imperante<br />

scuola germanica e l’altra spinta<br />

dal desiderio di affermare una via<br />

alternativa veramente francese.<br />

Non si tratta di un’aspirazione<br />

meramente nazionalistica quanto<br />

della volontà di superare le conquiste<br />

della scuola dominante del<br />

tempo in favore di nuovi percorsi,<br />

nuovi linguaggi musicali che in<br />

grado di allargare gli orizzonti artistici,<br />

dunque non solo musicali,<br />

all’alba del nuovo secolo.<br />

Il Preludio da Pénélope di Fauré,<br />

il suo secondo lavoro, fino ad<br />

oggi era disponibile solo in disco<br />

diretto da Dutoit. È un pezzo triste,<br />

con alcuni suoni sorprendentemente<br />

wagneriani. Fauré era<br />

stato un appassionato wagneriano<br />

e in questo caso suona ancora<br />

più wagneriano, suonato da<br />

un’orchestra tedesca con i suoi<br />

fiati e gli ottoni pieni e ricchi, in<br />

contrasto con i timbri piccanti<br />

più caratteristici della tradizione<br />

francese. Ciò non toglie nulla alla<br />

sua efficacia. La Suite da Pélleas<br />

et Mélisande è una delle opere<br />

più note di Fauré. Fu incaricato<br />

di scrivere musiche di scena per<br />

una produzione del dramma di<br />

Maeterlinck e scrisse diciannove<br />

numeri. Successivamente ne<br />

è discesa una suite in quattro<br />

movimenti, per un organico orchestrale<br />

rinforzato, comprese<br />

due arpe, togliendo però il basso<br />

tuba e i tromboni. Ciò che si<br />

ascolta è molto affascinante.<br />

Il movimento più noto è chiamato<br />

Sicilienne, in realtà scritto<br />

precedentemente, talmente<br />

noto da dare l’impressione di<br />

conoscerlo da sempre.<br />

Una particolare attrazione di<br />

questo disco sono le raramente<br />

registrate Ariettes Oubliées di<br />

Debussy in un’orchestrazione<br />

del compositore australiano<br />

Brett Dean. Sono ambientazioni<br />

del poeta simbolista francese<br />

Verlaine, nel suo umore più<br />

languido e decadente. Con la sua<br />

voce sensuale Magdalena Kožená<br />

adotta in questo delicato repertorio<br />

un tono confidenziale e carezzevole,<br />

che sale dove serve per<br />

raggiungere grandi vertici emotivi.<br />

L’orchestrazione di Dean<br />

è impressionante, rimanendo<br />

vicino all’idioma di Debussy ma<br />

occasionalmente andando leggermente<br />

al di là di esso, in una<br />

direzione wagneriana.<br />

La Mer, una delle opere più registrate<br />

nel repertorio francese.<br />

Difficile dunque realizzarne una<br />

che si distingua ma Ticciati è<br />

tutt’altro che insignificante.<br />

La sua interpretazione possiede<br />

sia raffinatezza, come dimostra<br />

la sua meticolosa osservanza<br />

dei molti piccoli dettagli nella<br />

partitura, che grande slancio e<br />

potenza. L’ultimo movimento,<br />

in particolare, ha un’apertura<br />

davvero minacciosa e sale<br />

inarrestabile verso i due grandi<br />

climax. Rimarchevole e coraggiosa<br />

l’enfasi che ottiene dagli<br />

ottoni nella fanfare del finale.<br />

La Mer ha molte alternative<br />

di riferimento assoluto, alcune<br />

delle quali includono Karajan<br />

(versione DG 1964), Haitink<br />

(versione Philips 1976), Colin<br />

Davis e Dutoit, ma Ticciati ben<br />

figura, anche in questa illustre<br />

compagnia. La registrazione,<br />

realizzata nella Jesus-Christus-<br />

Kirche di Berlino, scena di molte<br />

registrazioni di Karajan, ha<br />

una bella fioritura e risonanza.<br />

La voce di Magdalena Kožená è<br />

stata registrata a un livello leggermente<br />

basso ma forse più<br />

vicino al reale. Sulla copertina<br />

c’è solo una foto del conduttore<br />

ma il libretto, in inglese e francese,<br />

ha un saggio interessante<br />

che esplora le strade di Fauré<br />

e di Debussy incrociate, e ha<br />

riportati i testi di Verlaine tradotti<br />

inglese.<br />

<strong>SUONO</strong> marzo 2018 87

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!