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DONNA IMPRESA MAGAZINE cover GIULIA SENIGAGLIA - Dubai

WWW.DIMAGAZINE.IT Giulia, la giovane donna italiana recentemente Vice Direttore per lo Sviluppo presso lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non vive la realtà di Dubai tutti i giorni. Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile (UNEGEEW o UN Women), istituzione che, sotto l'egida dell'ONU, monitora ...

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Giulia, la giovane donna italiana recentemente Vice Direttore per lo Sviluppo presso lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non vive la realtà di Dubai tutti i giorni. Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile (UNEGEEW o UN Women), istituzione che, sotto l'egida dell'ONU, monitora ...

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SUCCESSO<br />

UNA STORIA DI<br />

LUSSO CORAGGIO<br />

E<br />

DA PICCOLA, ASSIEME A MIO FRATELLO GIOVANNI, PASSAVO<br />

TUTTI I MIEI POMERIGGI IN AZIENDA. E ADORAVO STARE LÌ.<br />

La città di Napoli è storicamente sinonimo di grande<br />

prestigio e qualità artigianale, al punto che i più<br />

grandi marchi della moda internazionale si affidano<br />

alle imprese locali per la realizzazione di linee e<br />

prodotti da immettere sul mercato del lusso<br />

mondiale. Ma Napoli è anche sinonimo di quelle<br />

illegalità e contraffazioni che da decenni<br />

condizionano le aziende partenopee, che pur<br />

cercando di fare impresa in maniera onesta si<br />

vedono costrette a sfidare al contempo tanto la<br />

crescente crisi economica quanto il malaffare.<br />

Ornella Auzino, pellettiera dallo spirito combattivo<br />

ed imprenditrice napoletana da generazioni,<br />

rappresenta oggi l’emblema di un riscatto<br />

economico e sociale che si colloca ben al di là della<br />

semplice moda. L’azienda famigliare, nella quale è<br />

nata e cresciuta tra ogni sorta di stoffe e pellami, si<br />

è ritrovata sull’orlo del fallimento; poi la decisione di<br />

prendere in mano il totale controllo dell’attività nel<br />

2013, stabilendo un piano di rilancio basato sulla<br />

indiscutibile qualità dei futuri prodotti, e infine la<br />

coraggiosa decisione di non abbandonare Napoli.<br />

La sua vittoria la rende oggi una delle imprenditrici<br />

più apprezzate e di successo, consentendole anche<br />

di ispirare positivamente le ditte napoletane che<br />

condividono le medesime difficoltà da lei affrontate<br />

nel recente passato. Il talento di Ornella nel<br />

riconoscere a prima vista la qualità di un prodotto,<br />

frutto diretto di generazioni di artigiani di lusso, ne<br />

ha fatto inoltre la più esperta conoscitrice italiana di<br />

pelletteria, pellami e contraffazioni. Sempre più<br />

spesso consultata da privati e grandi firme alla<br />

ricerca di una risposta definitiva ed autorevole, si<br />

cimenta anche con recensioni oggettive di borse di<br />

qualsiasi brand al fine di certificarne l’effettiva<br />

fattura; i risultati sono poi pubblicati sul suo sito<br />

internet e sui social network come Facebook e<br />

Instagram, dove è seguitissima.<br />

Ornella, qual è la tua storia imprenditoriale?<br />

La mia storia è strettamente legata a quella della<br />

mia famiglia. La nostra azienda è stata fondata<br />

negli anni ’70, durante un boom economico che ha<br />

riguardato tutto il mondo della moda e di<br />

conseguenza anche Napoli, la mia città. Dopo dei<br />

TRA<br />

ORNELLA : AUZINO<br />

IMPRENDITRICE - NAPOLI - ITALY<br />

decenni particolarmente favorevoli, nei quali<br />

abbiamo anche lanciato delle nostre linee personali<br />

di borse ed accessori in pelle di pregio, abbiamo<br />

dovuto fare i conti con la crisi economica del settore<br />

che tra gli ultimi anni ’90 ed il 2000 ha spazzato via<br />

molte realtà del mercato tessile, sia locale che<br />

italiano. Ci siamo dovuti adattare alla mancanza di<br />

committenze, lavorando prima come terzisti e poi<br />

come produttori di semilavorati realizzati sottocosto.<br />

Pensavamo solamente a sopravvivere senza<br />

affogare. Poi i pagamenti mancati e la crisi sempre<br />

più soffocante hanno rischiato di farci fallire in modo<br />

definitivo.<br />

Come sei riuscita a rilanciare la tua impresa?<br />

Con moltissimi sacrifici ed altrettanta dedizione,<br />

sfidando ogni giorno la corruzione che mi<br />

circondava e cercando nuova clientela fuori dalla<br />

Campania. Ho anche saputo sfruttare con<br />

lungimiranza le grandi potenzialità del mercato<br />

online, senza mai scendere a compromessi sulla<br />

qualità dei miei prodotti e dei miei servizi. Il sogno<br />

che mi ha guidato attraverso le mille difficoltà è<br />

sempre stato quello di valorizzare la massima<br />

eccellenza della mia città, del mio territorio.<br />

Tra i tuoi attuali committenti ci sono brand di<br />

fama mondiale come Gucci e Prada, e tutti i<br />

prodotti che crei riscuotono un grande<br />

successo tra il pubblico. Come ti fa sentire<br />

questa rivincita sulle avversità?<br />

Quella della pelletteria napoletana è un’arte<br />

secolare che non può e non deve andare perduta.<br />

Mi piace pensare che la mia storia, al di là del<br />

fattore personale, possa simboleggiare anche un<br />

riscatto collettivo e trasmettere un messaggio di<br />

speranza. Ho voluto dimostrare che tutto è<br />

possibile, e un ideale perseguito con costanza è più<br />

forte di qualsiasi ostacolo. Dal mio percorso è<br />

anche nato un libro, un po’ autobiografia e un po’<br />

denuncia, che ho intitolato “Le mie borse”. Nel<br />

volume, che ha ottenuto un gratificante successo<br />

editoriale, ho voluto raccontare la mia esperienza<br />

53<br />

umana e professionale, senza tralasciare le<br />

avversità affrontate per risalire la china e<br />

raggiungere la vetta di un settore tanto complesso. www.dimagazine.it

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