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DONNA IMPRESA MAGAZINE cover GIULIA SENIGAGLIA - Dubai

WWW.DIMAGAZINE.IT Giulia, la giovane donna italiana recentemente Vice Direttore per lo Sviluppo presso lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non vive la realtà di Dubai tutti i giorni. Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile (UNEGEEW o UN Women), istituzione che, sotto l'egida dell'ONU, monitora ...

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Giulia, la giovane donna italiana recentemente Vice Direttore per lo Sviluppo presso lo “Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding” di Dubai, una organizzazione culturale fondata dall'emiro. Da molti anni ormai, Dubai ha visto la donna avere un ruolo sempre più significativo all'interno della città anche nelle funzioni pubbliche e restano ormai solo alcuni banali stereotipi da parte di chi non vive la realtà di Dubai tutti i giorni. Già nel Maggio 2017 un importante riconoscimento alla visione generale e alle politiche particolari attuate dagli Emirati Arabi Uniti in materia di parità di genere e pari opportunità, era arrivato da parte dell'Ente delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile (UNEGEEW o UN Women), istituzione che, sotto l'egida dell'ONU, monitora ...

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Sulla strada tra aeroporto e porto di una città<br />

da qualche parte dello stivale, un giorno<br />

qualsiasi di un fine agosto in cui nuvole e<br />

pioggia non si decidono a lasciare definitivamente<br />

al sole il posto che gli spetta, io e Mario<br />

comodamente seduti nella cabrio, condividiamo il<br />

viaggio. La meta è ancora lontana tanto vale<br />

scambiarsi qualche confidenza… ed allora mi son<br />

detto: “perché non parlare di musica? In fondo la<br />

musica ha sempre fatto da soundtrack alla nostra<br />

vita”. L’autoradio è accesa, la conversazione si<br />

propaga insieme al suono di una canzone non<br />

conosciuta. “Ma a te, Mario, che musica piace?” “il<br />

rock ed il Soul – mi risponde - quello più classico,<br />

fino al metal…” rincalzo: “ I Guns’n’Roses, i Rolling<br />

Stones?” e lui: “ naturalmente! Sì, però, Selling<br />

England By The Pound erano altra cosa, quello<br />

era un vero capolavoro!” . “Ah, si i Genesis! –<br />

incalzo - per legioni di appassionati di progressive<br />

rock, e di rock music tout court, i Genesis,<br />

perlomeno quelli di prima della svolta pop degli<br />

anni ottanta, sono stati per me un amore assoluto<br />

e non paragonabile ad altri, e persino, in qualche<br />

caso, troppo esclusivo. Un innamoramento che ha<br />

attraversato intatto le decadi, nonostante il<br />

disprezzo dei punk e degli indie-rockers, non solo<br />

restando incastonato per sempre nel cuore degli<br />

antichi ammiratori, ma pure conquistando nuovi<br />

fans tra le più recenti generazioni che si sono<br />

approcciate al progressiv magari attraverso il<br />

viatico dei suoi incroci bastardi col metal. La<br />

musica dei Genesis degli anni Settanta, però, non<br />

viene in sostanza più suonata dal vivo da chi l’ha<br />

creata a suo tempo, giacché, nel corso della rare<br />

reunion con Phil Collins dietro il microfono… i<br />

Genesis hanno privilegiato le canzoni del su citato<br />

periodo pop, predilette dalle masse indistinte. Di<br />

un nuovo tour con Peter Gabriel, poi, si favoleggia<br />

da tempo, se ne sta riparlando proprio in questi<br />

giorni, senza che tale agognata ipotesi si<br />

concretizzi.<br />

La voglia di ascoltare dal vivo certi<br />

brani, però, è palpabile grazie al successo<br />

riscosso dalle tribute band che dedicano ai<br />

Genesis il proprio entusiasta lavoro. Ci pensa,<br />

allora, Steve Hackett, chitarrista della band fino al<br />

1977, e, tra l’altro, titolare di una carriera in qualità<br />

di solista con picchi d’eccellenza, anche molto<br />

recenti (si veda Beyond The Shrouded Horizon) a<br />

riproporre, in studio e dal vivo, con ospiti d’onore<br />

di gran prestigio, quel suono immortale” . “Hai<br />

ragione Jack - sorride -… è stato anche per me<br />

così, lo sai, un amore a prima vista!” “ In<br />

particolare, nel lontano ottobre del 2013, l’axeman<br />

inglese ha tenuto un concerto sold-out alla Royal<br />

Albert Hall, accompagnato da una band con Nad<br />

Sylvan alla voce, Rob Townsend ai fiati e alle<br />

percussioni, Roger King alle tastiere, Lee<br />

Pomeroy al basso e Gary O’Toole alla batteria, lo<br />

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Dee-Jay a confronto<br />

sulle sponde del lago di San Ruffino in occasione della<br />

Regata Velica " Le vele di San Ruffino"<br />

nella foto: Bruno Romano Baldassarri e Mario Mazzaferro<br />

ricordi Mario? La serata, dedicata alla rivisitazione<br />

dei classici dei Genesis, vede ora la luce in<br />

versione doppio CD e DVD, con il titolo Genesis<br />

Revisited: Live At The Royal Albert Hall e lì che<br />

troviamo la magnifica Selling England by the Pund<br />

…. “Vendendo l’Inghilterra per il modico prezzo di<br />

una sterlina ….” “ Già, bei tempi. Grazie caro<br />

amico – mi risponde Mario con la voce di chi<br />

ripercorre in un frangente la sua giovinezza –<br />

questo viaggio a ritroso nel tempo mi ha fatto<br />

riflettere su quanto la musica, e l’amicizia, siano<br />

parte integrante della nostra esistenza".

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