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SALUTE<br />
MICHELA MOIOLI<br />
LA DIETA DI UN ORO OLIMPICO<br />
di Federico Biffignandi<br />
Per vincere un oro olimpico<br />
serve una combinazione<br />
perfetta di tanti fattori: il talento,<br />
ovviamente, la preparazione<br />
atletica, la fortuna, gli avversari, le<br />
condizioni atmosferiche e poi, non<br />
ultima, anche l’alimentazione. Lo sa<br />
bene Michela Moioli, 24enne di Alzano<br />
Lombardo (Bg), che a febbraio<br />
2018 alle Olimpiadi di Pyeongchang<br />
ha conquistato la medaglia d’oro<br />
nello Snowboard cross. Quanto conti<br />
l’alimentazione per un atleta, soprattutto<br />
professionista, è ormai<br />
cosa arcinota; per qualcuno incide al<br />
30%, per qualcuno anche di più, per<br />
Michela Moioli il peso che una dieta<br />
corretta ha in funzione di una performance<br />
raggiunge il 40%.<br />
«Il mio non è uno sport di resistenza<br />
- commenta da Cervinia dove<br />
si trova per una delle prime gare di<br />
Coppa del Mondo - le mie gare durano<br />
poco più di un minuto per cui<br />
non ho regole così ferree a tavola.<br />
Ho imparato le linee guida però grazie<br />
a Elena Casiraghi, una nutrizionista<br />
di Enervit, però non sono ossessiva.<br />
Ho capito sul campo, con<br />
l’esperienza, di cosa avessi bisogno.<br />
Quello che tengo sempre presente è<br />
l’equilibrio tra proteine e carboidrati,<br />
ma non escludo nulla perché il<br />
nostro corpo ha bisogno di tutti i<br />
macronutrienti».<br />
Il periodo delle<br />
gare per i “pro”<br />
richiede una vita<br />
monastica. Soprattutto<br />
quando<br />
la posta in palio è<br />
alta - come può<br />
essere un’olimpiade<br />
- il focus è al<br />
100% su quella<br />
gara. Ma nello<br />
sport vige la legge<br />
per cui la gara al-<br />
La bergamasca<br />
si è laureata<br />
campionessa<br />
olimpica<br />
nell’ultima<br />
edizione dei<br />
giochi, specialità<br />
Snowboard cross.<br />
Ci racconta la sua<br />
alimentazione tra<br />
sfizi e sacrifici,<br />
equilibri e<br />
necessità per<br />
corpo e mente<br />
tro non è che lo specchio dell’allenamento<br />
e allora anche per l’alimentazione<br />
c’è un distinguo abbastanza<br />
netto.<br />
«In estate sono molto più rigida<br />
- ammette Michela - perché è la fase<br />
della preparazione dura, della costruzione<br />
dei muscoli, e il corpo ha<br />
bisogno di un carburante preciso<br />
che permetta di reintegrare ciò che<br />
si è perso, ma che non rappresenti<br />
mai un eccesso.<br />
Durante le gare invece<br />
mi concedo<br />
qualche grasso in<br />
più anche per<br />
sopportare meglio<br />
le temperature<br />
rigide che dobbiamo<br />
affrontare.<br />
Questo anche<br />
perché il mio non<br />
è uno sport dove<br />
un chilo in più o<br />
un chilo in meno<br />
100 ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO <strong>2020</strong>