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Italia a Tavola Febbraio 2020

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Rocco Pozzulo<br />

Presidente Nazionale Fic<br />

Chi evade le tasse<br />

sfrutta chi le paga<br />

evade le tasse sfrutta chi le<br />

paga». Così ha replicato il<br />

«Chi<br />

Capo dello Stato Sergio Mattarella<br />

alla domanda rivolta da uno studente di<br />

una scolaresca ospite del Quirinale. Ho riflettuto<br />

sulle sue parole: il problema secondo me è legato<br />

soprattutto alla cultura e mentalità della nostra<br />

società. Gli “evasori”, dotati di intelligenza e opportuni<br />

mezzi, sono rei a tutti gli effetti poiché<br />

ignorano il significato del vivere insieme, dove la<br />

“convivenza” obbliga a contribuire, come dice la<br />

nostra Costituzione, secondo le proprie possibilità<br />

alla vita comune, a discapito di chi si vede detrarre<br />

in busta paga gran parte del salario.<br />

La Federazione italiana cuochi si è sempre<br />

sottratta a polemiche e prese di posizione legate a<br />

dinamiche politiche, tributarie, normative. Ma<br />

nelle parole del nostro Presidente della Repubblica<br />

si avverte che esiste in tutta l’opinione pubblica<br />

una reale richiesta di giustizia fiscale e morale. La<br />

questione etica ribadita da Mattarella mi ha fatto<br />

tornare in mente alcune situazioni che al mio insediamento<br />

come presidente Fic, oltre 5 anni fa, ho<br />

riscontrato in alcune piccole associazioni provinciali.<br />

Situazioni discordanti dalla nostra “mission”,<br />

per fortuna poche, ma tali da ledere l’immagine e<br />

parte degli stessi iscritti. Situazioni dove referenti<br />

Fic, collocandosi a capo delle circoscrizioni territoriali,<br />

sfruttavano il loro ruolo di leader per un tornaconto<br />

personale grazie al “volano” che il nostro<br />

marchio federativo può vantare presso enti pubblici<br />

e importanti aziende.<br />

Malcostume che grazie al nostro nuovo percorso<br />

di questi anni è stato a poco a poco debellato,<br />

specie nell’ottica delle nuove dirigenze, nelle quali<br />

si è fondata una mentalità di gruppo, di appartenenza<br />

e del bene comune. Rubare agli altri non è il<br />

solo danno che si possa fare nei confronti di una<br />

collettività. Commette oltraggio anche chi, una volta<br />

insediatosi a capo di un ente o un’istituzione,<br />

sfugge o cerca di sottrarsi ai propri reali doveri di<br />

dirigente, così come chi sfrutta l’apporto e l’impegno<br />

lavorativo silenzioso di altri per la visibilità<br />

personale.<br />

La Fic lavora nell’intento di migliorare sempre<br />

più sul piano gestionale e della trasparenza, anche<br />

in tutte le circoscrizioni territoriali, in modo che<br />

certi vecchi malcostumi siano solo nostalgiche e<br />

lontane reminiscenze. Lavoriamo sempre per lasciare<br />

alle nuove leve future un’associazione credibile<br />

e “sana”, all’insegna della cultura e della mentalità<br />

di gruppo, dedita all’incondizionato beneficio<br />

di tutti.

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