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La Freccia Ottobre 2020

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PRIMA DI SCENDERE<br />

FUORI LUOGO<br />

di Mario Tozzi mariotozziofficial mariotozziofficial OfficialTozzi<br />

[Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]<br />

LE BARENE DI VENEZIA<br />

Venezia non è solo il ricamo di marmo dei palazzi<br />

nobiliari e la struttura urbanistica unica<br />

al mondo, è anche un contesto naturale<br />

straordinario che ha resistito incredibilmente ai secoli.<br />

Come le barene, piccole isole che si creano a causa<br />

delle correnti e vengono colonizzate rapidamente dalla<br />

vegetazione e poi dagli animali, uccelli in primis. Rappresentano<br />

il 20% della <strong>La</strong>guna e affiorano di qualche<br />

decina di centimetri dalle acque che saltuariamente le<br />

sommergono. Sono percorse da canali naturali con andamento<br />

sinuoso e diverticolare e solo pochi veneziani<br />

possono dire di averle davvero toccate con mano. Eppure<br />

è proprio dalle barene che dipende il futuro della<br />

<strong>La</strong>guna: se scompariranno, come si tende a pensare per<br />

via del moto ondoso sollevato dalle grandi navi e dallo<br />

scavo di nuovi canali artificiali, Venezia resterà indifesa<br />

dall’azione erosiva delle correnti che potrebbe compromettere<br />

la stessa resistenza degli edifici cittadini. Infatti<br />

è in corso un progetto per recuperare queste aree utilizzando<br />

lo stesso fango di risulta dalla pulizia dei canali:<br />

piccoli interventi essenziali e non invasivi, il tipo di<br />

manutenzione di cui ha bisogno la Serenissima, non di<br />

opere faraoniche i cui impatti ambientali rischiano poi<br />

di essere negativi.<br />

© bravomike/AdobeStock<br />

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