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PRIMA DI SCENDERE<br />
FUORI LUOGO<br />
di Mario Tozzi mariotozziofficial mariotozziofficial OfficialTozzi<br />
[Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]<br />
LE BARENE DI VENEZIA<br />
Venezia non è solo il ricamo di marmo dei palazzi<br />
nobiliari e la struttura urbanistica unica<br />
al mondo, è anche un contesto naturale<br />
straordinario che ha resistito incredibilmente ai secoli.<br />
Come le barene, piccole isole che si creano a causa<br />
delle correnti e vengono colonizzate rapidamente dalla<br />
vegetazione e poi dagli animali, uccelli in primis. Rappresentano<br />
il 20% della <strong>La</strong>guna e affiorano di qualche<br />
decina di centimetri dalle acque che saltuariamente le<br />
sommergono. Sono percorse da canali naturali con andamento<br />
sinuoso e diverticolare e solo pochi veneziani<br />
possono dire di averle davvero toccate con mano. Eppure<br />
è proprio dalle barene che dipende il futuro della<br />
<strong>La</strong>guna: se scompariranno, come si tende a pensare per<br />
via del moto ondoso sollevato dalle grandi navi e dallo<br />
scavo di nuovi canali artificiali, Venezia resterà indifesa<br />
dall’azione erosiva delle correnti che potrebbe compromettere<br />
la stessa resistenza degli edifici cittadini. Infatti<br />
è in corso un progetto per recuperare queste aree utilizzando<br />
lo stesso fango di risulta dalla pulizia dei canali:<br />
piccoli interventi essenziali e non invasivi, il tipo di<br />
manutenzione di cui ha bisogno la Serenissima, non di<br />
opere faraoniche i cui impatti ambientali rischiano poi<br />
di essere negativi.<br />
© bravomike/AdobeStock<br />
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