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Le monografie vincitrici del Premio OMI 2018: <strong>La</strong> Sportiva (1^ posto), Assicurazioni Generali, (2^), Velux Italia (3^)<br />
“epurazioni” di opere che, seppur pregevoli, non erano definibili<br />
come monografie istituzionali d’impresa – circa mille<br />
volumi. L’archivio accoglie anche collezioni donate da privati,<br />
come l’attuale Fondo Massimo Orlandini.<br />
Uno dei fini istituzionali dell’Osservatorio è cercare di specificare<br />
che cosa sia una monografia istituzionale d’impresa.<br />
Nell’ambito di questa continua e attenta operazione<br />
semantica resta basilare, sebbene successivamente sviluppata,<br />
la definizione che il presidente Magagnino diede<br />
nel corso del convegno che concluse la prima edizione del<br />
Premio OMI, il 28 maggio 2013: «<strong>La</strong> monografia istituzionale<br />
d’impresa è il racconto del vissuto di tutti gli attori di un’azienda<br />
dal momento in cui essa si istituzionalizza collocandosi<br />
nell’organismo sociale. Si traduce in un documento,<br />
di solito in forma di libro, che diventa uno strumento importante<br />
per la validazione della storia, della reputazione<br />
e delle aspirazioni della società nell’ambito della propria<br />
comunicazione istituzionale». Un tempo, la monografia<br />
d’impresa veniva spesso chiamata “giubilare” perché pubblicata,<br />
come ancora oggi può verificarsi, in occasione di<br />
ricorrenze significative per l’azienda. Poi, con la diffusione<br />
dei termini anglofoni, la si identificò sovente con il termine<br />
company profile. In pratica è un’opera che racconta, in varie<br />
combinazioni, passato, presente e prospettive per il futuro<br />
© Michele Albrigo<br />
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