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<strong>2020</strong> è scandito,<br />
oltre che dalle calde<br />
L’autunno<br />
tonalità rosso-arancio e<br />
dai tipici sapori di stagione, dal Giro<br />
d’Italia (approfondimenti alle pp. 50-<br />
59) che accompagna le escursioni<br />
nei dintorni delle tappe dell’attesissima<br />
gara.<br />
Si può partire da Termoli, seguendo<br />
la corsa ciclistica dalla sponda<br />
adriatica fino all’Alto Adige. Questo<br />
piccolo borgo antico sorge su un<br />
promontorio roccioso che guarda il<br />
mare e accoglie, nel centro, la Cattedrale<br />
romanica, tra le più belle in<br />
Molise, mentre dal lato dell’antica<br />
cinta muraria spicca il Castello Svevo,<br />
di probabile origine normanna.<br />
Le radici lontane, i percorsi guidati<br />
dalla natura che predomina selvaggia,<br />
la vastità dei panorami, le<br />
antiche vie della transumanza (Patrimonio<br />
immateriale dell’umanità<br />
dal 2019) e la biodiversità della regione<br />
la rendono un posto dove è<br />
bello perdersi, respirando la storia,<br />
il valore delle tradizioni e il senso di<br />
comunità.<br />
Ma quello che può offrire il Molise,<br />
un cuore racchiuso tra Abruzzo, <strong>La</strong>zio,<br />
Campania e Puglia, non è per<br />
tutti, perché realmente apprezzato<br />
solo da chi viaggia annusando autenticità.<br />
Qui l’avventura (anche a<br />
tavola) è genuina e, accantonata la<br />
voglia di mare e sole della stagione<br />
estiva, si viaggia con gli occhi e con<br />
il palato alla scoperta delle peculiarità<br />
stagionali.<br />
Salendo in Abruzzo, non distante<br />
dalla tappa di Ortona (CH) del Giro<br />
d’Italia, l’autunno dà il meglio di sé<br />
nelle avventure a piedi. Tra i percorsi<br />
escursionistici adatti a tutti,<br />
c’è quello nella Riserva naturale regionale<br />
del <strong>La</strong>go di Penne. Si parte<br />
dal Centro visite dell’area protetta,<br />
dove la prima parte, circa un chilomentro,<br />
è adatta anche a persone<br />
con difficoltà motorie. Si attraversa<br />
poi l’area floro-faunistica con le anatre<br />
mediterranee, le lontre e l’orto<br />
botanico, proseguendo sulla strada<br />
asfaltata in direzione Collalto fino a<br />
una piccola fontana, per imboccare<br />
a destra il sentiero che costeggia il<br />
versante nord della collina. Si entra<br />
poi nel bosco misto, scrigno di biodiversità,<br />
per ammirare il querceto<br />
con roverelle, noccioli, biancospini<br />
e sanguinelli nel piano intermedio, e<br />
aceri e ornielli più in alto. Giunti infine<br />
al Centro di educazione ambientale<br />
A. Bellini, si possono visitare il<br />
laboratorio di falegnameria, la fattoria<br />
didattica e il piccolo osservatorio<br />
astronomico.<br />
Più in alto, il gusto autunnale di una<br />
città balneare si assapora visitando<br />
Civitanova Marche che, oltre a cultura<br />
e divertimento, offre un’enogastronomia<br />
locale capace di accontentare<br />
anche i palati più esigenti.<br />
Ma la bellezza di Civitanova è legata<br />
soprattutto ai pittoreschi scorci della<br />
città alta che rendono giustizia<br />
all’immensità del mare e alla bellezza<br />
del paesaggio circostante.<br />
Abbazia di Novacella, vicino Bressanone (BZ)<br />
© Alex Filz<br />
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