Progetti Alberto Ferraresi Camminando per le strade strette della Barcellona me<strong>di</strong>evale, il Palau de la Musica Catalana appare improvvisamente allo sguardo e lo cattura. Quando si giunge dal fianco o dal fronte principale, allo stesso modo, il monumento s’impadronisce del visitatore per la ricchezza dei dettagli, dei colori e materiali dei suoi affacci. Essi ripropongono all’esterno l’esplosione espressiva degli interni sovrabbondanti <strong>di</strong> materia e stratificazioni, come se gli spazi al chiuso non fossero in grado <strong>di</strong> trattenere la forza propulsiva proveniente dal cuore del complesso teatrale. Il Palau nasce del resto con l’intento <strong>di</strong> rappresentare ad oscar tusquets blanca Ampliamento del Palau de la Musica Catalana, Barcellona Prima idea per la piazza sul petit Palau. Nella pagina a fianco: l’estensione del Palau fuori terra <strong>di</strong>aloga con le preesistenze monumentali me<strong>di</strong>ante la scelta del colore dei mattoni e le forme arrotondate dei nuovi volumi. FOTOGRAFIE Rafael Vargas un pubblico internazionale la rinascita dello spirito nazionalista catalano, all’inizio del ‘900, e <strong>di</strong> comunicare al mondo questa sua vocazione: l’impossibilità <strong>di</strong> trattenere la copiosa ricchezza decorativa all’ interno del cuore della struttura è conseguente a questo programma comunicativo. Il Palau si trova nelle vicinanze della Cattedrale gotica della città, come pure a pochi passi dal recente mercato <strong>di</strong> Santa Caterina, a firma <strong>di</strong> EMBT Stu<strong>di</strong>o, costituendone ideale punto <strong>di</strong> contatto. Storicamente, data infatti il suo primo assetto all’inizio del secolo scorso, intorno al 1905, in una fase interme<strong>di</strong>a ai due interventi; dal punto <strong>di</strong> vista dei materiali e dei linguaggi architettonici accoglie, poi, in sé due anime, storica e contemporanea, mentre Cattedrale e mercato incarnano rispettivamente il passato e il presente. Domènech i Montaner progettò e <strong>di</strong>resse i lavori del primo teatro, racco- 4 CIL 143 gliendo attorno a sé una squadra <strong>di</strong> capaci artigiani locali. Per intervenire su un’architettura <strong>di</strong> tale spessore, Oscar Tusquets Blanca non ha potuto agire <strong>di</strong>versamente. Ha <strong>di</strong>chiarato: “abbiamo pensato a ciò che avrebbe fatto l'architetto Domènech, se avesse avuto, nella medesima situazione, i materiali e le tecnologie attuali.” Il Palau è un’architettura eminentemente <strong>di</strong> mattoni: in parte composti ad essere maschio murario per <strong>di</strong>venire struttura <strong>di</strong> elevazione; in parte affidati alle capacità strutturali dell’acciaio negli abbinamenti visibili, ad esempio, nei solai a voltine. Il mattone “faccia a vista” dei due prospetti su strada mostra due colorazioni a seconda dell’affaccio principale o laterale: quasi violaceo nel primo caso, rosso acceso nel secondo. Completa la gamma materica e cromatica principale l’applicazione estesa <strong>di</strong> vetri, cristalli decorati e, tornando agli impasti a base d’argilla, <strong>di</strong> maioliche smaltate. Nella collaudata partnership con Carlos Dìaz, Oscar Tusquets si occupa da lungo tempo del Palau, del suo restauro e degli ampliamenti, sia fuori che entro terra. La poliedricità <strong>di</strong> Tusquets, manifesta nelle numerose performance artistiche, architettoniche, <strong>di</strong> design e <strong>di</strong> scrittura, pare caratteristica perfetta per occuparsi <strong>di</strong> tale monumento. Ogni suo intervento sul complesso ha infatti lasciato trasparire la conoscenza profonda della preesistenza, nel riproporre i materiali della storia secondo nuovi aggiornati linguaggi. Acciaio, vetro e soprattutto mattoni si compongono nella prima fase dei lavori nella torre <strong>di</strong> servizio, naturale estensione del principale prospetto, poi nel calpestio della piazza e del ristorante panoramico realizzati a protezione della sottostante nuova sala per concerti da 550 posti, collocata 11 metri sotto terra e della <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> circa 15x30 metri. La torre si impone, libera alla vista, su <strong>di</strong> un vertice dell’isolato occupato dal complesso teatrale. A partire dall’ingresso principale dell’au<strong>di</strong>torium, essa estende la parete in mattoni violacei del Palau sino ad incontrare un telaio metal-
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