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Estrazione<br />

argilla<br />

Trasporto<br />

argilla<br />

argilla<br />

1.020 kg<br />

gasolio<br />

2,4 kg<br />

gasolio<br />

0,02 kg<br />

Trasporto olio<br />

combustibile BTZ<br />

gasolio<br />

0,086 kg<br />

argilla<br />

1.020 kg<br />

energia<br />

elettrica<br />

1,7 kWh<br />

olio BTZ<br />

25 kg<br />

nastro<br />

poliestere<br />

1 kg<br />

legno<br />

4 kg<br />

polistirene<br />

6,4 kg<br />

acqua<br />

evaporata<br />

38 kg<br />

argilla<br />

polistirene<br />

Deposito Lavorazione<br />

Espansione<br />

1.109 kg<br />

6,4 kg<br />

Cottura<br />

Imballaggio<br />

energia<br />

gasolio<br />

0,15 kg<br />

scarti pasta <strong>di</strong> argilla<br />

127,1 kg<br />

laterizi<br />

porizzati<br />

1.000 kg<br />

scarti<br />

20 kg<br />

acqua<br />

478 kg<br />

energia<br />

elettrica<br />

45 kWh<br />

laterizi<br />

porizzati<br />

1.000 kg Trasporto T laterizi gasolio<br />

imballaggio<br />

5 kg<br />

porizzati<br />

8,5 kg<br />

4. Flowchart del processo produttivo del laterizio (Beccali et alii, 2009).<br />

polistirene<br />

6,4 kg<br />

pasta <strong>di</strong><br />

argilla<br />

1.466,4 kg<br />

energia<br />

elettrica<br />

30,2 kWh<br />

Essiccazione<br />

metano<br />

19,2 kg<br />

acqua evaporata<br />

440 kg<br />

utilizzo<br />

finale<br />

energia<br />

I valori <strong>di</strong> energia incorporata e <strong>di</strong> CO 2 incorporata, riguardando<br />

i materiali, sono riferiti alle fasi “dalla culla al cancello <strong>di</strong> uscita dallo<br />

stabilimento produttivo” (from cradle to gate). L’energia incorporata<br />

non include l’energia solare, l’energia del lavoro umano, il potere<br />

calorifico <strong>di</strong> un materiale (feedstock). Le emissioni <strong>di</strong> CO 2 sono state<br />

associate in base al tipico mix <strong>di</strong> combustibili utilizzato nello specifico<br />

processo produttivo.<br />

Per quanto riguarda il laterizio, i valori sono sud<strong>di</strong>visi in base al<br />

tipo <strong>di</strong> tecnologia utilizzata: 2,7 MJ/kg per “ceramic brick, new technology”;<br />

6,7 MJ/kg per “brick, old tech, av.”; 7,6 MJ/kg per “brick,<br />

old tech, coal” e 5,8 MJ/kg per “brick, old tech, gas”. Per le stesse<br />

categorie vengono poi in<strong>di</strong>cati i valori espressi in MJ/m 3 : 5.310<br />

MJ/m 3 , 13.188 MJ/m 3 , 14.885 MJ/m 3 , 11.491 MJ/m 3 che, se<br />

confrontati con i valori espressi in MJ/kg, presuppongono una<br />

densità del laterizio <strong>di</strong> circa 1.960 kg/m 3 (valore molto elevato<br />

persino per il mattone “faccia a vista” e sicuramente non rappresentativo<br />

<strong>di</strong> un peso specifico “me<strong>di</strong>o”).<br />

Non vengono invece fatte <strong>di</strong>stinzioni in relazione al tipo <strong>di</strong> prodotto;<br />

inoltre, vengono in<strong>di</strong>cati i valori in grammi <strong>di</strong> CO 2 /kg: 138<br />

g <strong>di</strong> CO 2 /kg per “ceramic brick, new technology”; 518 g <strong>di</strong> CO 2 /kg<br />

per “brick, old tech, av.”; 684 g <strong>di</strong> CO 2 /kg per “brick, old tech, coal” e<br />

353 g <strong>di</strong> CO 2 /kg per “brick, old tech, gas”.<br />

La necessità <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione dati contestualizzati ha portato<br />

all’attivazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi gruppi <strong>di</strong> lavoro in Italia. In particolare,<br />

l’ITC-CNR sta lavorando alla costruzione <strong>di</strong> una banca dati nazionale<br />

LCA <strong>di</strong> materiali e prodotti per l’e<strong>di</strong>lizia, commissionata da<br />

ITACA, che costituirà il database <strong>di</strong> riferimento per le valutazioni<br />

ambientali <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio effettuate con l’omonimo protocollo.<br />

69<br />

Laterizio e certificazioni EPD Conoscere il profilo ambientale <strong>di</strong><br />

uno specifico prodotto può consentire <strong>di</strong> rilevare il suo scostamento<br />

dalla me<strong>di</strong>a o dal valore da banca dati, evidenziando la peculiarità ambientale<br />

<strong>di</strong> un determinato processo. Per poter descrivere l’ecoprofilo<br />

<strong>di</strong> un prodotto specifico, contestualizzato rispetto a un preciso stabilimento<br />

produttivo, la valutazione ambientale deve fare riferimento a dati<br />

primari e provvedere ad una analisi LCA ad hoc, il cui esito può essere<br />

reso <strong>di</strong>sponibile e comunicato attraverso le certificazioni ambientali<br />

<strong>di</strong> prodotto, come l’EPD (Environmental Product Declaration).<br />

La “<strong>di</strong>chiarazione ambientale <strong>di</strong> prodotto” è uno schema <strong>di</strong> certificazione<br />

volontaria, che rientra fra le politiche ambientali comunitarie<br />

(Politica Integrata <strong>di</strong> Prodotto-IPP). L’EPD rappresenta uno strumento<br />

per comunicare informazioni oggettive, confrontabili e cre<strong>di</strong>bili<br />

relative alla prestazione ambientale <strong>di</strong> prodotti e servizi; queste<br />

EPD devono basarsi sull’analisi del ciclo <strong>di</strong> vita, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo<br />

del Life Cycle Assessment, fondamento metodologico da cui scaturisce<br />

l’oggettività delle informazioni fornite.<br />

Pur esistendo attualmente, peraltro, <strong>di</strong>versi schemi <strong>di</strong> certificazione<br />

EPD, l’Italia ha aderito all’International EPD System, nato in Svezia ma<br />

<strong>di</strong> valenza internazionale.<br />

In Germania, lo schema <strong>di</strong> certificazione della “<strong>di</strong>chiarazione ambientale<br />

<strong>di</strong> prodotto” è stato sviluppato dalla AUB (Arbeitsgemeinschaft<br />

Umweltverträgliches Bauprodukt), che rappresenta la federazione tedesca<br />

dei produttori <strong>di</strong> materiali da costruzione, e dall’IBU (Institut<br />

Bauen und Umwelt), Istituto per le Costruzioni e l’Ambiente che vede<br />

il coinvolgimento <strong>di</strong> esperti in<strong>di</strong>pendenti provenienti dal mondo<br />

della ricerca e delle istituzioni pubbliche (Ministero delle Costruzioni,<br />

Agenzie per l’Ambiente) per la verifica delle valutazioni, tenendo<br />

conto dei lavori <strong>di</strong> standar<strong>di</strong>zzazione internazionali (ISO e CEN).<br />

Relativamente al laterizio, sono state prodotte due certificazioni<br />

EPD: una italiana, dell’azienda Ziegel Gasser, e una tedesca, del<br />

consorzio Mein Ziegelhaus, nella quale è riportato l’ecoprofilo<br />

“me<strong>di</strong>o” della produzione <strong>di</strong> blocchi porizzati in Germania.<br />

Uso dei dati ambientali I dati ambientali costruiti attraverso una<br />

valutazione LCA possono trovare <strong>di</strong>verse utili applicazioni <strong>di</strong> orientamento<br />

progettuale e ottimizzazione dei processi.<br />

I progettisti possono così scegliere materiali a basso impatto ambientale<br />

comparando prodotti simili ma provenienti da <strong>di</strong>fferenti stabilimenti<br />

produttivi (con <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> processo <strong>di</strong> produzione, <strong>di</strong><br />

energia usata, <strong>di</strong> filiera <strong>di</strong> approvvigionamento) o caratterizzati da<br />

<strong>di</strong>fferenti risorse impiegate (per esempio, con <strong>di</strong>versa quantità <strong>di</strong> materiale<br />

riciclato). Queste peculiarità sono evidenziabili solo quando si<br />

hanno a <strong>di</strong>sposizione dati primari specifici, veicolati dalla certificazione<br />

ambientale <strong>di</strong> prodotto EPD.<br />

Occorre sottolineare come il confronto tra prodotti alternativi debba<br />

essere impostato a parità <strong>di</strong> prestazione, in<strong>di</strong>viduando una unità funzionale,<br />

ad esempio la conducibilità termica del prodotto, attraverso la<br />

quale quantificare il flusso <strong>di</strong> riferimento oggetto della valutazione,<br />

ossia la quantità <strong>di</strong> materiale necessaria a sod<strong>di</strong>sfare la prestazione attesa.<br />

È evidente come la valutazione ambientale possa contribuire a ottimizzare<br />

la scelta del tipo <strong>di</strong> materiale (per esempio scegliere un rive-<br />

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