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Download n.143 di DIC2011 - Architetti nell'Altotevere Libera ...

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Progetti<br />

Adolfo F. L. Baratta<br />

La Lusazia è una piccola area situata<br />

nella Germania Orientale: il suo paesaggio<br />

è fortemente caratterizzato dalla<br />

presenza <strong>di</strong> miniere <strong>di</strong> lignite <strong>di</strong>smesse e<br />

da aree che sono tuttora sede <strong>di</strong> attività<br />

estrattiva. Queste ultime hanno acquisito<br />

ancora maggiore importanza dal<br />

momento che la Germania, in una prospettiva<br />

futura, ha deciso <strong>di</strong> rinunciare<br />

alla produzione <strong>di</strong> energia nucleare.<br />

A partire dal 1990, il governo tedesco ha<br />

emanato delle norme severe che impongono<br />

il recupero e la riqualificazione<br />

del paesaggio a seguito della cessazione<br />

dell’attività produttiva.<br />

Nello stesso anno, è stata fondata la IBA<br />

zimmermann+partner architekten<br />

Il recupero delle bio-torri<br />

<strong>di</strong> Lauchhammer,<br />

Germania<br />

(Internationale BauAusstellung) Fürst-<br />

Pückler-Land, un’organizzazione che<br />

ha il compito <strong>di</strong> proporre idee ed elaborare<br />

progetti sugli immobili <strong>di</strong>smessi.<br />

Lauchhammer rappresenta indubbiamente<br />

una delle aree più suggestive della<br />

Lusazia: si tratta <strong>di</strong> una citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong> circa<br />

20.000 abitanti nata negli anni Cinquanta,<br />

quando, contestualmente all’inse<strong>di</strong>amento<br />

<strong>di</strong> un imponente impianto<br />

<strong>di</strong> lavorazione del carbone ad uso metallurgico<br />

(1952), alcuni paesi (come<br />

Muckenberg e Bockwitz) sono rapidamente<br />

cresciuti fino a congiungersi.<br />

In questo luogo, per la prima volta in<br />

assoluto, gli impianti producevano carbone<br />

appropriato per fondere, a partire<br />

dalla lignite (un carbone fossile, ovvero<br />

un se<strong>di</strong>mento fossile, organico e combustibile<br />

originatosi da foreste), secondo<br />

un processo che ha consentito la<br />

fondazione e lo sviluppo dell’industria<br />

pesante. La lavorazione del carbone<br />

20 CIL 143<br />

produceva però anche una grande quantità<br />

<strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> scarto, ricca <strong>di</strong> fenoli, che<br />

una volta utilizzata veniva purificata in<br />

alcune particolari torri, definite bio-torri.<br />

Dopo i profon<strong>di</strong> cambiamenti politici<br />

che hanno interessato l’unificazione<br />

della Germania, molti <strong>di</strong> questi impianti<br />

industriali, così come le fabbriche e le<br />

centrali elettriche, furono smantellate.<br />

Nel 1991, prima che venisse demolito,<br />

circa 15.000 operai lavoravano all’impianto<br />

<strong>di</strong> Lauchhammer, che copriva<br />

una superficie <strong>di</strong> quasi 122 ettari. Gli<br />

unici fabbricati ad essersi salvati, anche<br />

perché hanno continuato a funzionare<br />

fino al 2002, sono proprio le bio-torri.<br />

Disposte in un reticolo <strong>di</strong> 8,0 x 8,0 m,<br />

queste particolari costruzioni sono raggruppate<br />

a gruppi <strong>di</strong> quattro e raggiungono<br />

un’altezza <strong>di</strong> 22,0 m; ogni torre ha<br />

un raggio <strong>di</strong> 2,4 m ed è realizzata con<br />

murature rastremate (da 50,0 a 24,0 cm<br />

<strong>di</strong> spessore) in mattoni pieni faccia a vista.<br />

Le fondazioni alte 3,0 m, le scale<br />

interne e l’elemento <strong>di</strong> chiusura superiore<br />

sono in calcestruzzo armato.<br />

Dopo un lungo <strong>di</strong>battito sulla possibile<br />

destinazione d’uso da attribuire alle torri,<br />

che nel frattempo sono state poste sotto<br />

tutela come patrimonio culturale, l’IBA<br />

e le autorità preposte alla conservazione<br />

hanno ritenuto <strong>di</strong> recuperare le residue<br />

strutture industriali per tutelare l’identità<br />

<strong>di</strong> Lauchammer e mantenere vivo il ricordo<br />

dei primi impianti <strong>di</strong> estrazione<br />

della lignite in Germania.<br />

Con il supporto del Ministero della Cultura,<br />

la Fondazione Bioturme Lauchammer<br />

ha negoziato, con la Società per il<br />

Recupero Paesaggistico Minerario della<br />

Lusazia e della Germania Centrale<br />

(LMBV), il recupero delle bio-torri. In<br />

pochi anni sono stati sviluppati numerosi<br />

progetti per mantenere le costruzioni<br />

nello stato originario e trovare loro una<br />

nuova destinazione d’uso.<br />

Con 1,4 milioni <strong>di</strong> euro, ottenuti per la<br />

maggior parte dal Fondo Europeo per lo<br />

Sviluppo Regionale (EFRE), a partire<br />

dal 2005 un massiccio intervento ha interessato<br />

tutto il comparto e, secondo il<br />

progetto <strong>di</strong> Zimmermann+Partner Ar-

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