re i combattenti per la Fede de

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— 392 — scuhura ed architettura , con le quali nobilissime arti addolcendo quegli ani mi barbari, ebbe con loro cosiffatta entratura da poter tanto giovare alla pa tria sua ('). (•) Sansovino. Aggiunta al Supplemento delle Croniche. Lib. XV. ΚΥΠΡΙΑΚΗ ΒΙΒΛΙΟΘΗΚΗ
ESTRATTI DALLE SCRITTURE DI CASA TORRES irv AQUILA NECOTIATO, ET CONCLUSIONE DI LEGA CONTRA IL TURCO, TRA PIO V. SOMMO PONTEFICE , RE CATTOLICO ET SUA SIGNORIA DI VENETI A , SCRITTA DAL CLARISSIMO MICHEL SURIANO AMBASCIATOR VENETO L'ANNO MDLXXI. (*) Dipoi che a persuasione di Pio V. sommo Pontefice il Serenissimo Rè Cattolico mandò la commissione alli Illustrissimi Cardinali Granvela et Pacecho et suo ambasciatore Don Giovanni de Zuniga ; et la Serenissima Signoria di Venetia mandò la sua all'Ambasciator Suriano per trattare et concludere la lega tra il Papa Re et Venetiani, et furono riconoscimi li mandati et reputati sufficienti ; il Pontefice al primo di Luglio , havendo fatto chiamare alla sua presenza 1 deputati del Rò et l'Ambasciatore di Venetia, fece con parole gravi et piene di prudenza nn lungo discorso dello stato delle cose presenti, delle difficoltà che ha la Christlanità , et delli uffici) che ha fatti Sua Santità come Padre universale ; et della necessità prima di ricorrere a Dio per placare l'ira sua mossa contro di noi per li nostri peccati , et poi di trattare di unire le forze delli Principi Christian! contra il comun nemico, et principalmente quelle del Rè et della Signoria ; et che havendo fatto ufficij per questa unione , et trovandola ben disposta , bora che ha giusta causa et manifesta di non fidarsi de* Turchi, ha poi mandato Monsignor de Torres al Re , il quale ha slmilmente trovato benissimo disposto; et havendo visti li mandali dell'uno et dell'altro Principe delle loro persone, li quali laudò molto di prudenza , di esperienza ci di bontà , gli haveva fatti chiamare alla sua presenza , per eccitarli tutti, se bene crederla, che non fusse necessaria in tanta occasione, che parla da se stessa, a trattare et concludere con buon animo una lega et unione, delli loro Principi, per reprimere l'insolenza et furore di questo Cane; et per non lassarlo andare acquistando maggiori forze, per che siccome bora haveva mossa guerra contra la Signoria, senza alcuna ragione , così non pensava ad altro che di opprimere la Christianità a parte a parte, come ha fatto sin bora , che tutto quello che ha 1' ha tolto a' Christiani. Considerò poi, che questa saria un' esempio glorioso presso li nostri posteri, li quali havrian questa cagione d'imputarne di negligenza per haver lassalo passare un' occasion tale, dove havemo così manifesta la giustitìa dal canto nostro, se bene sempre havemQ giustitia contro un Infedele, et come sì ha quando si ha (*) Si è conservata la ortografia dell' originale; né abbiamo voluto indurre mutazione di sorte nelle parole, aviegnacchè spesso sceme di senso. 2S * ΚΥΠΡΙΑΚΗ ΒΙΒΛΙΟΘΗΚΗ
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