des vatikanischen Belvedere "Antinous"? - Walter Peter Gerlach ...

Rosso cittadino Florentino.» In Vinegia M.D.XLIII, fol. 109 v: "Sopra le Terme Titiane uicino à santo Martino
in monte, furono gia le Terme di Traiano Imperatore, oue`poco fa furono ritrouate due statue del fanciullo
Antinoo molto amato da Adriano Imperatore, ilquale fu di bellezza eccessiua, stateui poste innanzi per
commandamento di esso Adriano, tale che anchora hoggidi il detto luogo si chiama Adrianello. Le predette
statue furono poste da Leone decimo nel Vaticano, cioè in Beluedere ..."; «L'Antichità di Roma di Andrea
Fulvio antiquario romano conle aggiuntioni et annotationi di G. Ferrucci», Venetia MDL XXXVIII, pag. 55, 67,
identischer Text in den ital. Ausgaben seit 1543 und der lateinischen von 1513 und 1527, fol. XXXVI v;
«L'Antichità di Roma di Andrea Fulvio antiquario romano, di nuovo con ogni diligenza corretta, et ampliata,
con gli adornamenti di disegni de gli edificij Antichi et Moderni. Con le aggiuntioni et annotationi di Girolamo
Ferrucci Romano, tanto intorno à molte cose antiche, come anche alle cose celebri rinovate et stabilite dalla
Santità di N.S. Sisto V.» In Venetia, Per Girolamo Francini Libraro in Roma all'insegna del Fonte MDL
XXXVIII, lib. III, cap. XXIII, pag. 89:" Delle Terme di Traiano & di Filippo Imperatore. Sopra le Terme Titiane
vicino à Santo Martino in monte, furono già le Terme di Traiano Imperatore, ove poco fa furono ritrovate due
statue del fanciullo Antinoo molto amato da Adriano Imperatore, il quale fù di bellezza eccessiva, statevi
poste innanzi per comandamento di esso Adriano, tale che anchora hoggidi il detto luogo si chiama
Adrianello. Le predette statue furono poste da Leone decimo nel Vaticano, cioè in Belvedere ...".
24 J. Bartholomeo Marliano, »Ant. Romae topographia.« Rom 1534, Lib. V., Cap. XI., fol. 109 v:
"Palatium Vespasiani, & Titi apud easdem Thermas, post quas inter ortum, & boream in supercilio montis
apparent ruinae ingentes Thermarum, ut uolunt, Philippi Imp. quidam putat supra thermas Titianas, iuxta
praedictam ecclesiam.S. Martini, fuisse thermas Hadriani, argumento q; ibi repertae sint duae Statuae
Antinoi pueri Hadriano imp. dilectissimi; & q; locus hodie Hadrianellus nuncupetur." Ulisse Aldrovandi, "Delle
statue antiche, che per tutto Roma ... si veggono", in Lucio Mauro, »Le antichità della Città di Roma.«
Venedig 1556, S. 115: "Dietro al simulacro del Tevere nel muro si vede una statua di Antinoo ignuda intiera
a pie, ma senza un braccio, ha una benda avolta su la spalla manca. Fu Antinoo un bellissimo garzonetto, &
amato sinceratamente da Hadriano Imp. E come appresso si dirà, si ritrovano per Roma molte teste di
questo vago fanciullo. Questa statua, che diciamo essere in Belvedere, fu ritrovata al tempo nostro su
l'Esquilie presso à S. Martino in Monti." Bernardo Gamucci, »Libri Quattro dell'antichità della Città di Roma,
raccolte sotto brevità da diversi antichi et moderni scrittori per M. Bernardo Gamucci da San Gimignano.«
Venetia MDLXV, lib. IV, pag. 200: " [...] infra le quali [Nil und Tiber] dietro al simulacro del Teuere si vede la
statua di quell'Antinoo, che per la sua belta, essendo fanciullo, fù tanto caro a Adriano Imperatore [...]." Auch
er kolportiert den Fundbericht, pag. 103: " Erano nell'Esquilino ancora le Terme d'Adriano Imperatore in quel
luogo, dove fù da Simaco, et da Sergio primo edificato la chiesa di San Martino ai monti." und F. Nardini,
»Roma antica«, Rom 1665, lib. III, cap. X, pag. 115: "Anzi essendo presso S. Martino de'Monti nel tempo di
Leone X. trovate due belle statue d'Antinoo fanciullo amato di Adriano in un luogo detto Adrianello, le quali [!]
hora sono in Belvedere ...". Nichts davon hingegen bei Jean Jacques Boissard, »I pars Romanae urbis
topographiae et antiquitatum ... J(ean) J(acques) Boissardus Vesuntio autore.« Apud Theodor de Bry,
Frankfurt 1597, S.11 ff. Die gleiche Angabe - nun auf den Antinous des Belvedere bezogen - noch bei
Episcopius (= Jan de Bishop), »Signorum veterum icones«, Amsterdam 1669, S. A und 2:" Milo, ut quidam
perperam volunt; quem plerique potioribus conjecturis consentiunt esse Antinoum juvenem illum Bithynum
formosissimum, quem in deliciis habuit Hadrianus Imperator, cui post mortem divinos honores, templa &
sacerdotes decrevit, urbemque in Aegyto condidit Antinoen ab ejus nomine vocatam: ut traduit Boissardus
Topograph. Urbis lib.1 c.1 vers.33. Hujus fit mentio apud Prudent. contrà Symmachum lib. 1 his verbis: Quid
loquar Antinoum caelesti in sede locatum. Artificiosissimum hoc simulacrum repertum est pridem prope
thermas Titi & Ecclesiam S. Martini in montibus, in loco qui vulgo Hadrianello appellatur; unde quidam ibi
fuisse Hadriani thermas contendunt; quas tamen alii ubi nunc est S. Aloisii templum, collocant teste Marliano
lib. 5 c. 11 & lib. 6 c. 7 & Lucio Fauno lib. 4 c. 1.19." Bei F. Bini, »L'Antichità di Roma« 1713, S. 85: " ... fu
trovata nelli bagni di Tito Vespasiano, con due altre statue, l'Antinoo ... le quali furono erette, e portate quivi
sotto al Pontificato di Leone Decimo l'anno 1515." »Roma antica, e moderna«, Roma 1745, Vol. 1, p. 78: "Un
Antinoo parimente nudo, secondo asserisce il Nardini, ritrovato vicino la Chiesa di S. Martino de'Monti nel
Pontificato di Leone X., e secondo il Mercati presso Porta Castello in tempo di Paolo III.". Auf Nardini
verweist noch Ennea Q. Visconti, «Il Museo Pio Clementino», Mailand 1818, S. 40 u. Anm. 1, entscheidet
sich dann aber dagegen, weil bei Vasari in der Vita des Bramante unter den Statuen, die Julius II. und Leo X.
zusammengetragen hatten, ein Antinous nicht vorkomme. In seinen «Opere varie», Bd. 2, 1829, S. 433,
Anm. 1, bleibt er dann aber bei Nardinis Angaben.
25 »Disegno del Doni [Antonio Francesco Doni, 1513 - 1574], partito in piv ragionamenti ne qvali si
tratta della scoltyra et pittvra; de colori, de'getti, de'modegli, con molte cose appartenenti a quest'arti; & si
termina la nobilità dell'una et dell'altra professione. Con historie, essempi, et sentenze. & nel mine alcune
lettere che trattano della medesima materia [...]«, Vinetia appresso Gabriel Giolito di Ferrarii MDXLIX, fol. 51
v, ed. a cura di Mario Pepe, Milano 1970, S. 82, Anm. 225.
26 Lucius Faunus, »Delle antichità della città di Roma ... libri V.«, Venezia 1548, fol. 105 v: "Sopra le
Therme di Tito presso à San Martino in monti sono state ritrouate à di nostri due statue di Antinoo fanciullo
bellissimo, e forte amato da l'Imperatore Adriano, che hora nel bel giardino di Vaticano si ueggono. Et infino